Perché la i ha il puntino? Negli ultimi anni, grazie alle nuove tecnologie, si scrive sempre meno a mano e quaderni e penne sono ormai utilizzati quasi esclusivamente sui banchi di scuola: se chiedete ai vostri genitori o ai vostri nonni quali erano gli errori che le loro maestre proprio non sopportavano, è probabile che vi rispondano che non mettere i puntini sulle i era considerato molto grave. Perché la i ha il puntino? In grammatica, quello sopra la lettera i è chiamato “punto sovrascritto” e si usa solo quando si scrive in minuscolo, sia in stampatello, che in corsivo: il suo utilizzo deriva dall’alfabeto di origine latina, nel quale cominciò ad essere considerato un segno distintivo per migliorare la leggibilità dei manoscritti, a partire dal Medioevo. Mettere quello che all’inizio era un accento sopra le i, infatti, impediva che, quando queste lettere si scrivevano di seguito, potessero essere scambiate per una “u”: un termine come sciistico, ad esempio, rischiava di venire letto “scustico”. In tempi successivi, l’uso del puntino venne esteso anche alle i isolate, soprattutto se vicine a lettere con più di una gamba, come la m e la n. L’utilizzo sistematico dei puntini sulle i si diffuse nel XV secolo, diventando una regola di scrittura per tutti anche dopo l’invenzione della stampa. Oggi hai imparato perché la i ha il puntino!