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KIDS RAGAZZI 05 AGOSTO 2019

Perché le Olimpiadi si chiamano così?

Le prossime saranno a Tokyo, in Giappone, nel 2020. Ma perché le Olimpiadi si chiamano così? I giochi olimpici nacquero nel 776 a.C., durante il regno di Ifito, in Grecia, una terra dove ci si preoccupava molto di educare i ragazzi a mantenersi in ottima forma fisica per poter affrontare le guerre e le sfide della vita: la prima edizione di questa manifestazione sportiva si tenne nella città di Olimpia, in riva al fiume Afeo, perché si trovava in mezzo alla penisola greca ed era quindi raggiungibile abbastanza facilmente da atleti di tutto il Paese. Gli storici, però, pensano che ad inventarli nel 1700 a.C. sia stato Pelope, uno sfortunato ragazzo che fu strozzato da suo padre per essere offerto come sacrificio agli dei, come portata principale di un sontuoso banchetto da… cannibali: secondo la leggenda, Giove si impietosì e lo resuscitò, sotto gli occhi stupefatti dei presenti. Per festeggiare il pericolo scampato, Pelope decise di organizzare delle gare di pugilato, lotta libera e corsa proprio nella città di Olimpia. Nell’antica Grecia, andare in palestra era un modo per diventare forti e vincenti come gli eroi della mitologia, come ad esempio Ercole e Teseo, ma all’esercizio fisico si abbinava spesso lo studio di filosofia e matematica, per sviluppare anche la mente. Oltre all’Olimpica, che era la più prestigiosa, esistevano altre tre manifestazioni sportive: la Pitia, la Nemea e l’Istmica. Oggi hai imparato perché le Olimpiadi si chiamano così!

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