In tutti gli eserciti, i soldati hanno compiti diversi, a seconda del tempo trascorso dal momento in cui si sono arruolati e della carriera che intraprendono. Ma perché i militari hanno i gradi? L’uso del grado fu introdotto nell’Antica Roma, grazie alla riforma delle Legioni voluta nel 107 a.C. dal Console Caio Mario: i legionari erano abili guerrieri che fin da piccoli venivano addestrati in apposite scuole, ma per coordinarli e guidarli in battaglia occorreva che ci fossero delle figure autoritarie, in grado di comandare e ideare delle strategie vincenti nelle frequenti guerre che si combattevano in quei tempi. Per ordine di importanza, dopo l’imperatore, che era il capo supremo dell’esercito, venivano i senatori, i tribuni e i centurioni, che gestivano le singole truppe. Questo sistema, che si chiama “gerarchia”, si può rappresentare come una piramide, dove il gradino più basso è rappresentato dai soldati semplici, che devono solo obbedire agli ordini di tutti i gradini sopra di loro, che acquistano sempre più responsabilità man mano che si avvicinano al vertice, rappresentato da un capo di stato. Tutti gli eserciti del mondo sono organizzati più o meno nello stesso modo e sulle divise dei soldati vengono applicati dei distintivi di diversa forma e colore, che ne rendono subito riconoscibile il grado e, quindi, il ruolo nelle forze armate. Oggi hai imparato perché i militari hanno i gradi!