Jaguar dice “addio” alle berline: è la fine di un’era

Jaguar non produrrà più berline: la Casa britannica punterà su auto completamente elettriche e a ruote alte, fatta eccezione per una GT a quattro porte

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Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Jaguar si appresta ad un futuro completamente elettrico. Come diversi marchi prima di lei, la Casa britannica, specializzata in bolidi altamente prestazionali, salirà a bordo del treno che conduce dritto dritto alla prossima era della mobilità. Indugiare significherebbe esporsi a possibili grossi rischi, come apparire obsoleti, retaggio di un’epoca non destinata a tornare.

I piani vagliati da Jaguar vanno, però, oltre all’alimentazione, bensì interessano la scelta della carrozzeria. Entro la fine del 2024 dismetterà l’attuale portafoglio prodotti, malgrado annoveri delle opere sublimi quali le berline XE ed XF, la sportiva F-Type e il SUV F-Pace. Invece di attuare dei semplici restyling o passare alla prossima generazione, i progettisti fanno tabula rasa, prevedendo un assortimento composto da tre BEV, accomunate dalla cura maniacale nei dettagli, nel pieno stile della compagnia.

I piani dal 2025 in poi

Il primo capitolo consisterà in una GT (Gran Turismo) a 4 porte. Una belva di inaudita cattiveria, nella quale i clienti troveranno un fantastico alleato per far mangiare la polvere ai rivali in pista. Lo strapotere del motore (non meglio identificato) renderà lustro al talento della squadra interna, la cui fama eccezionale l’accompagna.

Quindi, nel 2026 il Costruttore svelerà un SUV di lusso di generose dimensioni, affinché gli occupanti percepiscano il massimo comfort, un ulteriore tratto distintivo del brand fin dalla sua fondazione. Il terzo pilastro, in programma nel 2027, è rappresentata dal crossover mid-size, altrettanto caratterizzato dall’opulenza.

Ciascun modello del terzetto vedrà la luce su piattaforma modulare JEA, che consentirà ai tecnici di lasciarsi guidare dalla fantasia e dal vasto sapere, senza sottostare a vincoli ingombranti. Tra le caratteristiche avanzate preannunciate, il pianale permetterà di avere una batteria a 800 volt, la trazione integrale, funzioni di connettività avanzate e un’autonomia fino a 700 km. Il timore dei guidatori di rimanere a piedi legato alle full electric non avrà, insomma, ragion di esistere.

Niente dura per sempre

L’addio alla gamma Jaguar dei giorni nostri costituisce una tappa fondamentale nel processo di rinnovamento. Bolidi quali la XE, la XF, la F-Type e la F-Pace hanno scritto la storia dell’azienda, ma, come si suol dire in questi casi, il passato è passato. Lo hanno capito pure le icone della Motor Valley, tipo Ferrari con il suo “SUV-non SUV” Purosangue, rivelatosi un successo straordinario. O, ancora, Lamborghini con Urus, capace di lasciare, a propria volta, una nitida impronta sul mercato.

Attrezzarsi in vista del futuro implica ascoltare i gusti e le esigenze della platea odierna. Ergo, le macchine a ruote alte avranno il netto predominio nel portafoglio Jaguar, con l’unica eccezione costituita dalla Gran Turismo, comunque capiente a sufficienza da ospitare una famiglia intera.

L’annuncio rispecchia il recente trend di settore, ciononostante in rete trapela anche della preoccupazione. Ciò poiché l’abbandono di esemplari indimenticabili potrebbe comportare il licenziamento di un buon numero di dipendenti, le cui competenze smetterebbero di apparire all’avanguardia. Inoltre, bisogna conoscere la reazione dei sostenitori di lunga data perché l’abbandono delle berline e la concomitante era interamente elettrica determina un forte distacco dal passato. E l’uomo, si sa, è un animale abitudinario.