Il focus di questo articolo è sulla trasmissione della moto, sulla quale è possibile intervenire, per poter ottimizzare e personalizzare le prestazioni, ad un prezzo non troppo elevato, anzi, accessibile alla maggior parte degli utenti. Come funziona la trasmissione? Trasferisce la coppia dell’albero secondario del cambio alla ruota, in questo modo permette alla moto di muoversi. Vediamo quali sono le componenti principali che formano la trasmissione di una motocicletta, la loro funzione e quando dovrebbero essere sostituite.
Indice
Trasmissione finale a catena: come si compone
Vi sono tre differenti categorie di trasmissioni finali per moto:
- a cinghia;
- a cardano;
- a catena, quella più usata in assoluto e su cui infatti ci concentriamo in questo articolo.
La trasmissione a catena, in particolare, si suddivide in differenti elementi portanti, che sono il pignone, la corona e appunto la catena.
Che cos’è il pignone della moto?
Approfondiamo il discorso sul pignone, spiegando di che cosa si tratta e a che cosa serve. In particolare, è una piccola ruota dentata con uno spessore di circa 0,5 centimetri. La ruota che costituisce il pignone possiede da un minimo di 10 a un massimo di 18 denti. Si tratta di un elemento che è direttamente collegato all’alberino secondario del cambio e che esegue un moto rotante andando ad attivare la catena. Quest’ultima, a sua volta, non appena attivata, riesce a muovere la corona, l’obiettivo è chiaramente far avanzare la moto stessa. I pignoni delle due ruote in genere vengono realizzati in acciaio temprato, ma ogni motociclista può decidere di optare per modelli forati, che rendono la motocicletta più leggera e agile.
La catena e la corona della moto
Abbiamo spiegato che cos’à il pignone, non possiamo non definire brevemente anche la catena e la corona della moto. La prima è formata da una serie di anelli (ovvero le maglie della catena) collegati tra di loro attraverso delle piastrine. Viene realizzata in acciaio temprato e garantisce una resistenza alle sollecitazioni molto alta, oltre ad una notevole flessibilità. Tra una maglia e l’altra le catene hanno delle guarnizioni, che possono essere di tre tipologie differenti: O-ring, X-ring e Z-ring.
Passiamo invece a definire che cos’è in particolare la corona, si tratta di una ruota dentata che trasmette il movimento alla moto stessa. Ma come si compone esattamente? È formata da un minimo di 36 denti fino ad un numero massimo di 64 denti. I materiali utilizzati per realizzarla in genere sono l’acciaio o l’ergal, la differenza sostanziale tra i due sta nel fatto che il primo assicura senza alcun dubbio una resistenza più elevata, mentre il secondo offre delle prestazioni migliori per quanto riguarda la leggerezza, ma tende ad usurarsi più rapidamente. La scelta del materiale dipende dalla tipologia di utilizzo che si intende fare della propria moto.
Rapporto di trasmissione della moto: di che cosa si tratta
Una volta che abbiamo approfondito che cos’è il pignone e tutti gli altri elementi che fanno parte della trasmissione della moto, è necessario sapere e capire quali sono tutti gli elementi da conoscere del rapporto. Innanzitutto, il motore trasferisce la potenza alla ruota posteriore attraverso la trasmissione primaria, rappresentata dal cambio, e la trasmissione finale che, come abbiamo visto, è composta dai tre elementi di cui abbiamo appena parlato, ovvero la catena, il pignone e la corona.
Il rapporto di trasmissione dipende dalle loro dimensioni e dalla divisione del numero dei denti della corona per quelli del pignone. Il rapporto è più corto se la corona è più grande o il pignone è più piccolo, questo garantisce una notevole accelerazione sul breve, ma ne risente sicuramente la velocità massima. Se invece abbiamo la corona più piccola e il pignone più grande, allora il rapporto è più lungo, la moto vanta quindi ottime prestazioni sulla velocità massima ma non sul breve.
Cambio pezzi della trasmissione: come fare
Generalmente, dopo aver percorso circa 30.000 chilometri, è necessario sostituire la trasmissione finale. È possibile farlo anche prima, soprattutto quando la moto viene usata molto sui terreni più difficoltosi. Il pignone o la corona in realtà possono essere sostituiti già dopo 5-10.000 km.
I costi per il cambio di questi elementi in genere sono accessibili, si spendono dai 100 ai 150 euro per le moto 125 e 300 euro per una moto 1000. Per la sostituzione del pignone della motocicletta e degli altri elementi della trasmissione è bene affidarsi ad un professionista del settore.