Come riparare un’auto ammaccata da soli con uno sturalavandini

Riparare un'auto ammaccata da soli è possibile e senza spendere una fortuna, visto che basta uno sturalavandini: così non ti toccherà chiamare un professionista

Foto di Manuel Magarini

Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

In certi casi, sì, lo sturalavandini può essere un utile strumento per riparare un’auto soggetta a una piccola ammaccatura. Sebbene non sia stato concepito a questo scopo, sa rivelarsi prezioso, in piena emergenza, a patto di usarlo nella maniera corretta. Nessuno te lo ha mia spiegato? È naturale. Del resto, in commercio esistono delle risorse apposite, capaci di svolgere il lavoro in modo mirato. Ma, si sa, i problemi arrivano nel momento in cui meno te lo aspetti. Magari proprio quando avresti bisogno del kit, lo hai dimenticato a casa o comunque ti è impossibile procurartelo a stretto giro. Andiamo allora a scoprire qual è la giusta tecnica da seguire. I requisiti sono minimi, giusto un po’ di abilità manuale (comunque affinabile) e spirito di iniziativa. Premesso ciò, riuscirai a svolgere la mansione senza chiedere aiuto a terzi.

Il procedimento passo dopo passo

Pulisci, innanzitutto, l’ammaccatura e asciugala. Assicurati che la superficie sia priva di sporco o detriti, potenzialmente in grado di ostacolare l’aderenza. Applica un po’ di vaselina o acqua intorno al bordo: ti permetterà di creare una maggiore aderenza sulla carrozzeria. Colloca lo sturalavandini sopra l’ammaccatura (la ventosa deve essere centrata direttamente sulla bozza) e premilo contro. Non eccedere nella forza applicata, sennò rischi di danneggiare la vernice, mandando in fumo il tuo impegno. Ormai ci siamo quasi, ti resta un ultimo passaggio: con un movimento deciso, tira lo sturalavandini verso di te e staccalo dalla carrozzeria. Se le bolle sono state provocate dalla grandine puoi anche attuare un metodo differente.

Il procedimento appena illustrato risulta efficace esclusivamente in caso di ammaccature piccole e poco profonde. Altrimenti, sarà pressoché inutile, una vera perdita di tempo, e ti toccherà recarti da un professionista, esperto in tali interventi. La probabilità di successo è poi influenzata dal tipo di pannelli: se in lamiera sottile, avrai più chance; se in alluminio oppure in acciaio, più spessi, sarà meno facile portare a termine il compito. Ed è poi da considerare il punto esatto del danno. Infatti, se vicino a una bordatura o a una nervatura della carrozzeria, potrebbe non avere abbastanza presa per tirarla fuori.

Le alternative disponibili in commercio

In definitiva, il trucchetto funziona giusto in alcuni casi, e, del resto, sarebbe pretenzioso chiedere il contrario! In compenso, ha il pregio di essere ben più economico di rivolgersi a un vero specialista. Come ti abbiamo già detto, il metodo è semplice ed eseguibile da chiunque e in pochi minuti. Niente lunghi pomeriggi da dedicare, ma giusto un breve intervallo della giornata ti consentirà di rimediare al disagio. Presta, però, attenzione a eseguire i passaggi enunciati alla lettera.

Lasciarsi prendere dalla smania di improvvisare, di cavarsela in totale autonomia, rischia di lasciarti un forte rammarico in un successivo frangente. Anziché rimediare al problema, lo andrai a peggiorare: un pugno in un occhio. A ogni modo, in presenza di dubbi o incertezze ti conviene contattare un bravo professionista. In alternativa, sono disponibili dei kit per la riparazione delle ammaccature o l’asciugacapelli. A prescindere da quale scegli, mi raccomando, lavora con delicatezza, onde evitare di peggiorare la situazione.