Ferrari, Leclerc avrebbe perso comunque: strategia McLaren decisiva

Al netto dei problemi sofferti sulla vettura numero 16, la tattica della Ferrari avrebbe tolto la vittoria al monegasco

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Zander Arcari

analista specializzato di Formula 1

In pista per la prima volta all'età di 7 anni, Zander Arcari ha sempre amato la massima categoria del motorsport. Da circa 10 anni è un analista specializzato di Formula 1, per Virgilio Motori racconta le complesse sfide legate al mondo della Formula 1.

Pubblicato: 6 Agosto 2025 10:36

Ferrari ha perso una gara che poteva vincere con Leclerc. I problemi sofferti al Gran Premio di Ungheria sono noti, sebbene ci siano varie teorie. Una somma di grattacapi che hanno rallentato la vettura numero 16. Tuttavia, analizzando i dati e tenendo presente la strategia McLaren, le possibilità di vittoria del monegasco si erano comunque ridotte di parecchio per l’approccio scelto dal muretto italiano. Capiamo perché.

McLaren: i team radio per “sviare le indagini”

Alla tornata numero sette viene comunicato a Piastri la possibilità di realizzare un singolo pit stop. Si parla dello stato delle gomme per capire se la strategia pensata poteva andare in porto. Ovviamente era troppo presto per prendere una decisione, e proprio per questo è piuttosto chiaro che, nel briefing pre-gara della McLaren, si era già stato scelto di sdoppiare la tattica con le due MCL39.

  • T.S.: “Oscar, alcuni piloti stanno parlando di realizzare una sola sosta. Pensi che un solo cambio gomme sia possibile?
  • O.P.: “Per il momento mi sento comodo sulle gomme. Ma resta comunque difficile sapere quanti giri possono ancora fare.
  • T.S.: “Ok, capito.

D’altra parte, il team di Woking giocava a due punte contro l’unica della Ferrari e, a maggior ragione, realizzare due strategia dissimili era la mossa corretta per allargare il ventaglio di possibilità. Una pratica comune in F1, specie se possiedi una vettura solida che fa funzionare a prescindere qualsiasi metodo per affrontare un Gran Premio, sapendo che la tua monoposto ha nella gestione delle coperture uno dei punti forti.

L’undercut su Leclerc: mossa per costringere Charles alla doppia sosta

Al passaggio numero 18, quindi, dopo alcune chiacchiere relative agli pneumatici, il team britannico realizza la mossa vincente. In quel momento Leclerc aveva circa 2,8 di vantaggio su Piastri. L’undercut a Budapest non aveva l’efficacia adatta per permettere all’auto numero 81 di passare il ferrarista se quest’ultimo avesse risposto al giro successivo effettuando la sosta.

  • T.S.: “Box per sorpassare Leclerc, box per sorpassare Leclerc. Serve un giro out super rapido per fare funzionare questa strategia. Uscirai in pista molto vicino a Bortoleto.

McLaren, sebbene via radio sottolinei l’importanza del primo giro con le gomme nuove per far funzionare la scelta, mette in atto questa operazione per costringere la Rossa a cambiare le gomme. Il muretto Ferrari stava facendo la gara su Piastri e non avrebbe mai rischiato di allungare lo stint di altri giri, con la possibilità di perdere la posizione in pista sul pilota australiano. A questo punto il gioco è fatto.

Le conferme sulla gestione gomme

Le simulazioni della McLaren avevano ampiamente previsto come la MCL39 fosse in grado di tagliare il traguardo con una sola sosta. Al giro 21 chiedono a Norris lo stato delle sue coperture, avendo conferma che la strategia studiata a tavolino è ampiamente funzionante. Lando è stato molto bravo a farla funzionare, ma il merito maggiore resta quello della vettura, capace di trattare le gomme in maniera sopraffina.

  • W.J.: “Lando, come sono le gomme?
  • L.N.: “C’è un pochino di degrado, ma probabilmente è la situazione migliore che potevamo immaginare.
  • W.J.: “Ok, notizia ottima.

Cinque tornate più tardi, dopo aver analizzato i dati relativi alle coperture, arriva la conferma definitiva sull’auto numero 4: Norris realizzerà una sosta singola, potendo girare tranquillamente per 40 passaggi con le Pirelli cerchiate di bianco. Una strategia che permetterà alle due McLaren di ritrovarsi al termine del terzo stint e giocarsi la vittoria. Non è la prima volta che il team ragiona in questo modo e ci azzecca.

  • W.J.: “Allora Lando, stiamo seriamente considerando una strategia a una sola sosta. Sarebbero quindi 40 giri con le gomme Hard. Vai con questa.
  • L.N.: “Sì certo, perché no!

Piastri punta Norris

La sosta arriva al giro 32, con Lando che rientra in pista in quarta posizione. L’altro cambio gomme per Leclerc viene effettuato al passaggio 41, montando la mescola Hard. Ed è proprio in questo momento che Piastri cambia obiettivo: non fa più la gara su Charles, ma su Norris. Una mossa per arrivare a fine gara e giocarsi la vittoria con il compagno di squadra, poi resa molto più semplice dai problemi Ferrari.

  • T.S.: “Lando ha già fatto 6 giri sulle Hard. Vuoi priorizzare l’undercut su Leclerc o seguire il delta di Norris?
  • O.P.: “Se mi confermi che la situazione di Lando è realistica, seguiamo lui.”

Ferrari avrebbe perso lo stesso

Come abbiamo spiegato lunedì, a quel punto la Ferrari del monegasco soffre diversi problemi. Tra le cause c’è la gestione power unit che, con ogni probabilità, non ha funzionato a dovere. L’altra situazione riguarda le pressioni, ma di certo non per controllare l’usura del fondo. Ne parleremo dettagliatamente in uno scritto dedicato. Per riassumere il discorso, possiamo dire che Leclerc avrebbe perso lo stesso.

La strategia della McLaren era vincente a prescindere: Lando per l’unica sosta e un ritmo comunque sempre super, Piastri per ritardare il secondo cambio gomme pur avendo un passo velocissimo. Pertanto, anche senza i guai sofferti sulla vettura numero 16, con ogni probabilità le due MCL39 avrebbero tagliato il traguardo prima di Charles. Aspetto che a livello strategico deve far riflettere in Cavallino Rampante.