Oggi, 12 agosto 2025, analizziamo i prezzi aggiornati dei principali carburanti in Friuli Venezia Giulia: benzina, gasolio, GPL e metano. In questo articolo troverai i valori medi attuali, una spiegazione dettagliata delle componenti che determinano il costo finale alla pompa e un approfondimento sulle dinamiche fiscali e industriali che influenzano ogni giorno il prezzo dei carburanti.
Il prezzo dei carburanti in Friuli Venezia Giulia
Ultimo aggiornamento: 12 agosto 2025
TIPOLOGIA | EROGAZIONE | PREZZO MEDIO (€) |
---|---|---|
Benzina | SELF | 1.735 |
Gasolio | SELF | 1.677 |
GPL | SERVITO | 0.685 |
Metano | SERVITO | 1.416 |
Come si compone il costo dei carburanti
Il prezzo della benzina in Italia è il risultato di una struttura complessa che combina elementi fiscali e industriali. La componente fiscale rappresenta la parte più rilevante, incidendo per circa il 58% sul prezzo finale. Questa quota comprende accise e IVA, che vengono applicate direttamente dal legislatore e rappresentano una voce fissa e difficilmente modificabile nel breve periodo. La parte restante, pari al 42%, è la cosiddetta componente industriale. Quest’ultima si suddivide a sua volta in due elementi principali: il costo della materia prima e il margine lordo degli operatori. Il costo della materia prima, che incide per circa il 30% sul prezzo totale, è fortemente influenzato dalle quotazioni internazionali del petrolio e dalle variazioni del cambio euro/dollaro. Queste oscillazioni possono determinare variazioni anche significative nel prezzo alla pompa. Il margine lordo, che rappresenta il 12% del prezzo, è invece la quota su cui i distributori possono intervenire direttamente, ad esempio per politiche commerciali o per far fronte ai costi di gestione delle stazioni di servizio. Comprendere questa suddivisione aiuta a capire perché il prezzo della benzina possa variare anche in presenza di oscillazioni minime del prezzo del greggio o delle imposte.
Per quanto riguarda il gasolio, la struttura del prezzo presenta alcune differenze rispetto alla benzina. La componente fiscale incide per il 45% sul prezzo finale, mentre la componente industriale pesa per il restante 55%. All’interno della quota industriale, il costo della materia prima rappresenta circa il 45% del prezzo totale e, come per la benzina, è soggetto alle fluttuazioni delle quotazioni internazionali e al tasso di cambio euro/dollaro. Il margine lordo degli operatori, che ammonta al 10%, costituisce la parte sulla quale i gestori delle stazioni di servizio possono intervenire per modificare il prezzo alla pompa, ad esempio in risposta alla concorrenza o a variazioni nei costi operativi. Questa struttura rende il prezzo del gasolio particolarmente sensibile sia alle dinamiche di mercato internazionali sia alle strategie commerciali dei distributori. Inoltre, la minore incidenza delle tasse rispetto alla benzina fa sì che le variazioni della componente industriale abbiano un impatto più diretto sul prezzo finale pagato dai consumatori.
Fonte: Osservatorio prezzi Mimit