Milano sta vivendo una trasformazione della mobilità urbana che ha l’obiettivo di promuovere la sostenibilità e ridurre l’impatto ambientale del traffico cittadino. Tra le misure c’è l’introduzione della possibilità per le biciclette di circolare contromano su alcune strade, in un contesto normativo e infrastrutturale adeguato. Questa scelta ha generato un dibattito tra sostenitori e critici, ma è senza un passo nella direzione di una mobilità più inclusiva e moderna.
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Il contesto normativo delle biciclette contromano e le novità legislative
Il Codice della Strada italiano ha storicamente vietato la circolazione contromano per tutti i veicoli, incluse le biciclette. Con l’obiettivo di promuovere l’uso di mezzi di trasporto sostenibili, le recenti modifiche normative hanno però introdotto il doppio senso ciclabile, già diffuso in molte città europee. La Legge 120 del 2020 ha stabilito che i Comuni possono autorizzare la circolazione contromano delle biciclette su strade a senso unico per gli altri veicoli, a condizione che siano rispettate determinate regole. Tra queste, il limite di velocità non deve superare i 30 km/h e deve essere garantita un’adeguata segnaletica verticale e orizzontale. Questo cambiamento normativo ha aperto la strada a sperimentazioni importanti in molte città italiane, tra cui Milano.
L’attuazione del doppio senso ciclabile a Milano
Milano è stata tra le prime città italiane a recepire questa innovazione legislativa, implementandola in diverse aree della città. L’amministrazione comunale ha individuato le strade più adatte a ospitare il doppio senso ciclabile sulla base di criteri di sicurezza e fattibilità. Le vie interessate sono generalmente quelle meno trafficate, con larghezza sufficiente per consentire la coesistenza tra veicoli motorizzati e biciclette. La scelta è stata accompagnata dall’installazione di segnaletica chiara e visibile, che informa sia i ciclisti che gli automobilisti delle nuove regole. In alcuni casi, sono state create corsie ciclabili dedicate, che separano fisicamente i ciclisti dal resto del traffico, garantendo maggiore sicurezza.
La possibilità di circolare contromano offre vantaggi per i ciclisti. In primo luogo, consente di accorciare i percorsi, rendendo gli spostamenti più rapidi e convenienti. Questo incentivo può aumentare l’utilizzo della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano, contribuendo a ridurre il traffico motorizzato e le emissioni inquinanti. Il doppio senso ciclabile facilita l’accesso ai luoghi di interesse, come scuole, uffici e negozi, rendendo la città più vivibile per chi sceglie una mobilità sostenibile.
Dal punto di vista della pianificazione urbana, il doppio senso ciclabile è un’opportunità per integrare meglio la bicicletta nella rete dei trasporti cittadini, favorendo un modello di mobilità multimodale. L’obiettivo a lungo termine è di rendere Milano una città sempre più a misura di ciclista, in linea con gli standard di altre metropoli europee come Amsterdam e Copenaghen.
Le preoccupazioni sulla sicurezza stradale
Nonostante i vantaggi, la circolazione contromano delle biciclette solleva alcune preoccupazioni legate alla sicurezza stradale. Una delle critiche riguarda il rischio di incidenti, soprattutto nelle intersezioni e nei tratti di strada più stretti. Gli automobilisti potrebbero non essere abituati a prestare attenzione ai ciclisti provenienti in senso opposto, aumentando la possibilità di collisioni.
Per mitigare questi rischi, l’amministrazione comunale di Milano ha avviato una campagna di sensibilizzazione rivolta sia ai ciclisti che agli automobilisti. L’obiettivo è educare tutti gli utenti della strada a rispettare le nuove regole e a promuovere una convivenza più sicura. Inoltre, le forze dell’ordine stanno intensificando i controlli per garantire il rispetto delle normative e prevenire comportamenti pericolosi.
Le reazioni della cittadinanza e degli esperti
L’introduzione del doppio senso ciclabile ha diviso l’opinione pubblica. Da un lato, molti cittadini e associazioni ambientaliste hanno accolto con favore questa iniziativa, considerandola un passo avanti verso una mobilità più sostenibile e inclusiva. Dall’altro lato, alcuni residenti e automobilisti esprimono perplessità, temendo un aumento del caos stradale e dei rischi per la sicurezza.