Il furbetto vuole saltare la coda in Tangenziale: il finale è epico

Un incidente blocca il traffico nella Tangenziale di Torino e il furbetto prende la corsia di emergenza, convinto di passare indisturbato: non sarà così

Foto di Manuel Magarini

Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Pubblicato: 22 Novembre 2024 12:30Aggiornato: 25 Novembre 2024 10:34

Voleva fare il furbo e, invece, la sua sfacciataggine gli costerà caro. Quando si dice il karma. A nessuno piace sobbarcarsi code infinite, ma qualcuno tenta di aggirare il sistema, come il conducente torinese, pizzicato con le ‘mani in pasta’. Mentre in Tangenziale gli altri guidatori attendevano pazientemente che la circolazione veicolare potesse riprendere regolarmente, ha pensato di sorpassare in blocco quelli che lo precedevano usando la corsia d’emergenza.

Tanto nessuno lo avrebbe beccato, o no? Suo malgrado, si sbagliava. La scorribanda terminata male è accaduta sulla Tangenziale Nord di Torino, in direzione sud Savona-Piacenza, in prossimità dello svincolo di Venaria Reale.

Ritorno al lavoro movimentato

Il lunedì mattina è per natura un giorno affollato. Dopo un week-end di relax, trascorso insieme ad amici e parenti, tocca tornare al lavoro. Un uomo, al volante di un’utilitaria, ha avuto la poco brillante idea di mettersi in corsia d’emergenza. Così avrebbe sorpassato in serie il resto degli automobilisti, fermi in seguito a un incidente.

Peccato che gli sia sfuggito un ‘dettaglio’: tra le vetture incolonnati c’erano degli… ospiti speciali. Due pattuglie della Polizia Stradale di Torino-Settimo, a loro volta imbottigliati. Senza esitazione, gli agenti hanno intrapreso l’inseguimento. Messosi dietro il trasgressore con i lampeggianti accesi, lo hanno costretto a fermarsi entro pochi metri. E ora saranno dolori.

Occupare la corsia d’emergenza crea un ostacolo alla circolazione di veicoli davvero in difficoltà (guasti, sinistri, malori), mettendo a repentaglio la vita di chi necessita di un pronto intervento. Inoltre, l’occupazione contribuisce a creare ingorghi e rallentamenti. In sostanza, anche se potrebbe non aver toccato i ‘picchi’ del signore di 68 anni di Treviso autore nei giorni scorsi di infrazioni da record, la condotta attuata viene vista di cattivo occhio dalla normativa in vigore.

Cosa dice il Codice della Strada

Il legislatore prevede, infatti, delle pene severe per chi si macchia di determinate pratiche. “Chi utilizza la corsia di emergenza senza una valida ragione – dispone l’art. 176 del Codice della Strada – è soggetto a sanzioni pecuniarie che vanno da 430 a 1.731 euro, decurtazione di 10 punti dalla patente e possibile sospensione della stessa”.

In linea di massima, è proibito percorrere la corsia di emergenza in autostrada o sulle tangenziali che ne dispongono, salvo situazioni particolari. In fede al nome attribuito, devono sussistere degli episodi gravi, di vera e comprovata emergenza. Sulla definizione della corsia, riportata nell’art. 3, il Codice della Strada spiega come si tratti di “corsie adiacenti alla carreggiata, riservate unicamente al transito dei mezzi di soccorso e alle soste di emergenza dei veicoli”.

Altrimenti, come avrà constatato il ‘furbetto’ della nostra storia viene applicato un regime duro. Oltre a una multa salata, colui che commette l’infrazione perde dieci punti della licenza di guida, soggetta a possibile sospensione. In tali circostanze, la sospensione della patente va un minimo di due a un massimo di sei mesi. Sarà compito della prefettura stabilire la pena specifica da comminare al responsabile, una volta esaminati gli atti.