Moto e scooter sbarcano nelle corsie preferenziali a Milano

La decisione presa dal Consiglio comunale di Milano, riguardante l'apertura delle corsie preferenziali alle due ruote, non trova appoggio completo

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Tommaso Giacomelli

GIORNALISTA AUTOMOTIVE

Nato e cresciuto a Lucca, laureato in Giurisprudenza a Pisa, sono riuscito a conciliare le due travolgenti passioni per auto e scrittura. Una grande fortuna.

Come cambia la mobilità a Milano. L’ultima decisione da parte del Consiglio comunale del capoluogo lombardo, presieduto dal sindaco Giuseppe Sala, fa storcere il naso a più di qualcuno. La maggioranza, infatti, ha votato per permettere ai motocicli di transitare nelle corsie preferenziali delle strade milanesi, una scelta che non piace soprattutto a Carlo Monguzzi, consigliere comunale del gruppo Europa Verde Beppe Sala sindaco, che sulla propria pagina Facebook, afferma che tale decisione è stata presa con il “nostro voto contrario“.

Il pomo della discordia

Come tuona Monguzzi dalle sue pagine social, la scelta di far transitare scooter e moto sulle corsie preferenziali di Milano sarebbe – secondo lui – un vero passo indietro per la mobilità, oltre che per la sicurezza che verrebbe messa a dura prova. I mezzi pubblici, in questa maniera, andranno a mischiarsi con schegge impazzite a due ruote, aumentando il rischio di sinistri in modo sensibile.

Lo stesso Monguzzi ha commentato così: “Analoga richiesta venne presentata anni fa, ma fu respinta perché le corsie devono servire a far viaggiare i mezzi pubblici senza ostacoli e in sicurezza. Stiamo proprio tornando indietro”. Sempre secondo il consigliere comunale di Europa Verde, l’obiettivo dovrebbe essere quello di incentivare e favorire il trasporto pubblico locale e non i mezzi privati, anche se la realtà sta dimostrando che la strada intrapresa è tutto il contrario.

Marco Mazzei, consigliere comunale della Lista Sala, presidente della sottocommissione Mobilità Attiva e Accessibilità di Palazzo Marino nonché ciclista urbano è dalla parte di Monguzzi: “L’accesso alle corsie preferenziali per ciclomotori e motoveicoli è concesso solo nel 12% delle città italiane, quindi è evidente che ci sia una larghissima condivisione a livello nazionale sul fatto che questi mezzi non devono usare queste corsie“. Nei prossimi mesi si vedrà quali effetti concreti imporrà questo ordine del giorno.

Come cambia la viabilità di Milano

La corsia preferenziale della Cerchia dei Navigli non sarà, dunque, più riservata soltanto a bus e taxi, perché verrà aperta alla circolazione di moto e motorini, con ogni probabilità. E lo stesso destino sarà proposto a tante altre corsie riservate oggi ai mezzi pubblici. Ma come mai questo cambiamento? La mozione è stata presentata dal leghista Samuele Piscina dopo una serie di emendamenti concordati con la maggioranza.

Il testo di Piscina, facendo leva sui dati Istat dell’incidentalità di moto e motorini, chiedeva l’apertura tout court delle preferenziali sia per questioni di sicurezza, sia per alleviare i flussi del traffico. “Anche i dati dell’Istat evidenziano che a Milano la categoria che subisce maggiori incidenti sono proprio i motociclisti. Dare loro accesso ad alcune corsie preferenziali sarebbe una fonte di sicurezza maggiore perché permetterebbe loro di evitare il contatto con le auto“, sostiene la posizione di Piscina.

La mediazione, richiesta dall’assessorato alla Mobilità e dal Pd richiedeva una visura preventiva da parte degli uffici. Al termine dell’iter, la proposta è stata accettata. Il Consiglio si è espresso con 22 voti favorevoli, 5 contrari e 7 astenuti. Dunque, la viabilità di Milano continua a mutare, non soltanto dopo i cambiamenti apportati ad Area B e Area C. Così, dopo il caos multe che ha coinvolto il capoluogo lombardo, ira non resta che aspettare il riscontro della vita reale e se questa decisione, all’apparenza impopolare, si rivelerà utile e azzeccata.