Milano, nuove regole per Area B e C: per i camion cambia tutto

A partire dal mese di ottobre sono cambiate le regole per la circolazione delle auto nella città di Milano, nuovi divieti e tariffe per le Aree B e C

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Laura Raso

AUTOMOTIVE SPECIALIST

Cresciuta nel paese della Moto Guzzi, coltiva la passione per i motori e trasforma l’amore per la scrittura in lavoro, diventando Web Content Editor esperta settore automotive.

Come sappiamo il capoluogo lombardo è soggetto a importanti limitazioni del traffico urbano, dettate dalle regole previste per l’Area B e l’Area C che interessano l’intera città, tra le più trafficate del nostro Paese, capitale della moda e sede di una moltitudine di aziende e luoghi di lavoro. A partire dallo scorso 2 ottobre sono previste nuove regole, e noi avevamo già anticipato tutte le novità per coloro che circolano per le strade di Milano. Ma oggi c’è un cambiamento per quanto riguarda i camion. Vediamolo nel dettaglio.

Le novità a Milano

La primissima novità prevista dal 2 ottobre è il divieto di entrata all’interno dell’Area B per tutti i grandi tir e per i pullman che superano le 5 tonnellate non dotati del sistema di rilevamento di ciclisti e pedoni e dell’adesivo che segnala gli angoli ciechi. In particolare, i veicoli interessati da questa novità sono quelli facenti parte delle categorie M3 – ovvero destinati al trasporto di persone con più di otto posti a sedere e massa massima superiore a 5 tonnellate – e N3 – per il trasporto di merci, dotati di massa massima superiore a 12 tonnellate.

Ma oggi le carte in tavola, a meno di due mesi dall’introduzione delle nuove regole, sono ulteriormente cambiate. Che cosa è successo? L’obbligo dei sensori dell’angolo cieco per i camion e i bus che entrano in Area B è stato annullato da parte del Tar Lombardia, in seguito al ricorso che era stato fatto da Sistema Trasporti e Assoti. Gli enti locali infatti, come anche il Comune di Milano, non ha il potere di imporre l’installazione di sistemi tecnologici sui veicoli.

Si tratta di un potere che compete esclusivamente allo Stato, che definisce i criteri per l’omologazione dei cosiddetti apparecchi e strumenti utili alla sicurezza stradale. La giunta milanese aveva introdotto il divieto di accesso nell’Area B per tutti i mezzi pesanti non dotati di questi sensori. Lo scopo era diminuire il numero di incidenti in città, visto che spesso i camionisti e autisti di pullman non riesco a vedere gli utenti deboli presenti sulla loro traiettoria, proprio a causa dei cosiddetti angoli bui del veicolo.

Ma la decisione non può spettare al Comune, così dice il Tar, che non ha nemmeno la possibilità di rivendicare il Regolamento dell’UE che impone i sensori ai mezzi pesanti dal 7 luglio 2024, perché si tratta comunque di un’azione di competenza statale.

L’amministrazione comunale della città di Milano però insiste e pensa a un appello al Consiglio di Stato. L’assessora alla Mobilità, Arianna Censi, commenta: “Riteniamo questa misura essenziale per proteggere ciclisti e pedoni, e per dare più sicurezza a coloro che utilizzano in maniera sempre più frequente le due ruote o si muovono a piedi. Comunque, non è più rimandabile un intervento da parte del governo”.

Ricordiamo che l’Area B è la zona a traffico limitato che interessa praticamente quasi l’intero capoluogo lombardo, attiva dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 19.30. Per tutti coloro che dimostrano di avere in essere un contratto d’acquisto del sistema di rilevamento, e che quindi provvederanno al più presto a dotare il loro veicolo di questa funzionalità, è prevista una proroga del divieto sino al 31 dicembre 2024. Ma a questo punto, capiremo come andrà a finire la questione nelle prossime settimane.

Le regole erano destinate a cambiare ancora a partire dal mese di ottobre del prossimo anno, visto che il divieto in quella data dovrebbe riguardare anche i camion più piccoli (con un peso da 3,5 a 12 tonnellate) e i bus fino a 5 tonnellate, con proroga al 31 dicembre 2025 (quindi in particolare i mezzi che rientrano nelle categoria M2 – trasporto di persone con più di otto posti a sedere oltre al conducente e massa massima non superiore a 5 tonnellate- e N2 (veicoli destinati al trasporto di merci, aventi massa massima superiore a 3,5 tonnellate ma non superiore a 12 tonnellate). Ma anche in questo caso, non ci resta che attendere sviluppi.

I divieti ambientali

Per quanto riguarda invece i divieti che riguardano l’ambiente non sono previste novità particolari. Dal primo ottobre 2023 è scattata però la cosiddetta Fase 2 dell’Area B. Che cosa significa? Gli ingressi che venivano autorizzati a coloro che guidano veicoli alimentati a benzina fino a Euro 2 e diesel fino a Euro 5 sono stati limitati a 25 per i residenti e 5 per i non residenti. I conducenti che hanno provveduto a montare il sistema move-in seguono un’altra regola: il limite in questo caso quindi non dipende dal numero di accessi all’Area ma ai chilometri percorsi e al tipo di auto, si parla di 2.000 chilometri per i veicoli diesel Euro 5 e di 600 chilometri per le vetture a benzina Euro 3.

Nell’Area B ci sono le telecamere, che monitorano la situazione e fotografano all’ingresso le targhe dei veicoli. Chi accede senza averne diritto rischia una sanzione tra 163 e 658 euro. In caso di recidiva nel biennio, se si commette cioè la stessa infrazione due volte in due anni, si va incontro alla pena accessoria della sospensione della patente da 15 a 30 giorni.

Cosa cambia in Area C

Innanzitutto l’Area C corrisponde a tutta la zona del centro di Milano. In questo caso a cambiare sono le tariffe: a partire dal 30 ottobre la tariffa che era di 5 euro è passata a 7,50 euro, mentre per i veicoli di servizio si è passati da 3 a 4,50 euro. Per i residenti è di 3 euro a partire dal 41esimo ingresso.

Dall’inizio di ottobre sono entrati in vigore nuovi divieti per i mezzi abilitati al trasporto di cose e per i bus fino a Euro 2 alimentati a benzina, fino a Euro 4 alimentati a diesel e alcuni Euro 5 diesel. L’aumento del ticket per l’Area C era nell’aria da tempo, lo avevamo visto. Chi acquista il biglietto deve attivarlo: è necessario associare il PIN identificativo alla targa di riferimento, per poter autorizzare l’accesso del veicolo e la sua circolazione all’interno dell’Area C.

L’attivazione del biglietto viene confermata con un messaggio e deve essere fatta entro la mezzanotte del giorno in cui è avvenuto l’accesso, se il ticket è stato rilasciato da un’autorimessa, oppure entro la mezzanotte del giorno dopo per chi lo ha acquistato nelle altre modalità possibili.