Obbligo di casco su e-bike: le regole da conoscere per viaggiare in sicurezza

Scopri quando l'uso del casco è obbligatorio per la bicicletta elettrica e quali sono le informazioni da conoscere per viaggiare in conformità con la legge

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Fabio Lepre

giornalista

Appassionato di motori e narratore delle storie dell'industria dell'auto. Sempre alla ricerca di notizie sul mondo delle 4 ruote e delle novità normative.

Il Codice della Strada stabilisce le norme relative all’uso del casco su e-bike. Per i conducenti di biciclette elettriche, il casco non è obbligatorio, a differenza di quanto previsto per bambini e adolescenti fino ai 14 anni, per i quali il casco è sempre richiesto, indipendentemente dal tipo di bicicletta utilizzata.

Gli adulti conservano invece la libertà di scegliere se indossare o meno il casco quando si spostano su e-bike o biciclette a pedalata assistita.

Casco su e-bike, quando bisogna indossarlo

La normativa in vigore definisce due categorie di biciclette elettriche: le Pedelec e le S-Pedelec. Mentre le Pedelec sono classificate come biciclette a pedalata assistita, paragonabili ai tradizionali velocipedi muscolari e non richiedono l’uso del casco per gli adulti, le S-Pedelec sono una categoria più simile alle motociclette, equipaggiate con un motore più potente e indipendente dai pedali.

Per i guidatori delle S-Pedelec, il Codice della Strada impone obblighi molto simili a quelli dei veicoli motorizzati: è necessario indossare il casco, oltre a possedere un’assicurazione valida, una targa riconoscibile, un patentino o una patente di tipo AM e un certificato di circolazione. Queste normative riflettono il maggior rischio associato alla maggiore potenza e velocità delle S-Pedelec rispetto alle Pedelec che sono trattate come comuni biciclette sul fronte della sicurezza stradale, esentando gli adulti dall’obbligo del casco.

La normativa in vigore

L’Europa regolamenta l’uso dei seggiolini per bambini sulle biciclette con la normativa EN014344. Ma come si applica questa norma alle e-bike? Secondo la direttiva europea 2002/24/CE, le biciclette a pedalata assistita sono equiparate alle biciclette tradizionali, permettendo quindi l’installazione di seggiolini senza particolari restrizioni legali. In ogni caso è fondamentale effettuare valutazioni prudenti prima di procedere.

Le e-bike sono generalmente adatte per l’uso urbano, turistico e il trekking moderato, ma non per la guida ad alta velocità o su terreni difficili. Di conseguenza, pur essendo tecnicamente possibile montare un seggiolino su una e-bike, occorre moderare la velocità e adottare un’attenzione extra quando si trasportano bambini, per garantire la loro sicurezza.

Al contrario, le e-bike che dispongono di un motore autonomo, capace di operare anche senza l’ausilio dei pedali, sono considerate ai fini legali paragonabili a ciclomotori. In questi casi, la legge vieta l’installazione di seggiolini per bambini. Anche se non richiesto esplicitamente dalle normative, gli esperti raccomandano l’utilizzo di un casco omologato per i bambini trasportati su e-bike per aumentare la sicurezza in occasione degli spostamenti.

Quali sono gli altri obblighi per i ciclisti

Anche se non sempre richiesti per legge, esistono vari dispositivi di sicurezza che ogni ciclista dovrebbe considerare per migliorare la propria visibilità e protezione mentre è in sella a una e-bike. Questi accessori sono utili per chi si sposta frequentemente in condizioni di scarsa illuminazione o su strade trafficate.

Dispositivi fondamentali per la sicurezza sono le luci anteriori e posteriori. La luce anteriore, di colore bianco, e quella posteriore, di colore rosso, assicurano che il ciclista sia visibile agli automobilisti di notte o in condizioni di scarsa visibilità.

Giubbotti o bretelle riflettenti aumentano la visibilità del ciclista. Il Codice della Strada rende obbligatorio l’uso di questi dispositivi per chi pedala fuori dai centri abitati, dalla mezz’ora dopo il tramonto fino a mezz’ora prima dell’alba, e nelle gallerie.

Essenziale per segnalare la propria presenza, il campanello è indispensabile non solo su strade e piste ciclabili, ma anche in aree pedonali, contribuendo a prevenire incidenti.

Per chi si muove tra le vie cittadine o strade affollate, uno o due specchietti retrovisori possono fare la differenza, permettendo di vedere chi si trova dietro senza la necessità di voltarsi.

Come fare a scegliere il casco per e-bike

I caschi per bicicletta si compongono di diversi elementi progettati per offrire comfort e sicurezza. La calotta esterna è generalmente realizzata in policarbonato o, nei modelli più avanzati, in fibra di carbonio. È trattata con una vernice lucida che la protegge dalla corrosione causata dagli agenti atmosferici. È anche l’elemento più visibile del casco, spesso progettato con estetica ricercata.

La calotta interna è di solito realizzata in poliuretano espanso o materiale schiumato e quindi saldata a quella esterna. Durante un impatto, si deforma per assorbire l’energia cinetica, contribuendo alla sicurezza del ciclista.

Composto da una rotella che agisce su due segmenti graduati, il sistema di fissaggio posteriore permette di regolare il casco per una perfetta aderenza alla testa. Questa personalizzazione assicura che il casco rimanga in posizione in caso di urto o movimenti bruschi.

Realizzati in materiali come gomma, pelle o cordura, i cinturini sono essenziali per mantenere il casco stabile e prevenire che scivoli o si sposti a causa del vento o di movimenti rapidi della testa.

Le misure del casco

Un casco troppo largo può risultare inefficace in caso di cadute, mentre uno troppo stretto può essere scomodo durante la pedalata, specialmente su lunghe distanze.

Per trovare la taglia corretta, il ciclista deve misurare la circonferenza della propria testa nella zona più larga, generalmente poco sopra le orecchie. Questa misurazione permetterà di identificare la taglia precisa del casco necessaria per una protezione ottimale.

Le principali dimensioni disponibili sul mercato sono generalmente classificate in tre categorie:

  • taglia S: va da 54 a 56 cm di circonferenza;
  • taglia M: comprende misure da 56 a 58 cm;
  • taglia L: varia da 58 a 60 cm.

Ogni produttore può avere una leggera variazione nelle misure, ma queste dimensioni sono abbastanza standardizzate e permettono ai ciclisti di selezionare un casco che garantisca il massimo della sicurezza e del comfort durante l’uso di una e-bike.

La differenza tra i vari materiali

La scelta del materiale influisce sulla resistenza e durabilità del casco e sulla capacità di proteggere in caso di incidenti.

Il policarbonato è il materiale predominante per la calotta esterna dei caschi. Notoriamente leggero e resistente agli urti, il policarbonato offre protezione contro le abrasioni, rendendolo ideale per la sicurezza quotidiana.

Il pvc è un’alternativa leggera, resistente e più economica rispetto al policarbonato. Tende a essere meno duraturo e dunque può influenzare la frequenza di sostituzione del casco.

Spesso riservata ai modelli di alta gamma, la fibra di carbonio è celebre per la sua straordinaria leggerezza e resistenza superiore agli urti. Questo materiale non solo aumenta la protezione ma riduce anche il peso del casco, migliorando il comfort durante la guida.

Prediletto per la calotta interna, il poliuretano espanso, aiuta ad assorbire l’energia dell’urto. La sua capacità di deformarsi durante una caduta lo rende essenziale per attenuare l’impatto sul cranio.

Alcuni caschi di ultima generazione adottano schiume di diversa densità posizionate in punti sensibili del casco. Questo approccio mira a fornire livelli di protezione variabili, adeguandosi alle diverse esigenze di sicurezza del ciclista.