Multa da una città mai visitata: diritti e procedure di contestazione

Ricevere una multa in una città in cui non si è mai stati può accadere per errori di trascrizione, scambio di targhe o dalla clonazione della targa del veicolo

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Fabio Lepre

giornalista

Appassionato di motori e narratore delle storie dell'industria dell'auto. Sempre alla ricerca di notizie sul mondo delle 4 ruote e delle novità normative.

Pubblicato: 28 Marzo 2017 10:22Aggiornato: 9 Novembre 2024 09:49

Ricevere una multa per un’infrazione commessa in una città in cui non si è mai stati può essere destabilizzante e, spesso, lascia chi riceve la sanzione senza una chiara idea su come muoversi. Questo tipo di situazione può verificarsi a causa di errori amministrativi, errori di trascrizione della targa o, nei casi peggiori, a causa della clonazione della targa del proprio veicolo.

Multa da una città mai visitata, cosa verificare

Appena si riceve la notifica della multa, la prima cosa da fare è leggere il verbale per capire di cosa si tratta. Gli elementi da verificare sono:

  • data e ora dell’infrazione;
  • descrizione del veicolo;
  • dettagli dell’infrazione.

Se la multa è stata rilevata tramite sistemi di sorveglianza elettronica come autovelox o telecamere di zona a traffico limitato, richiedere le immagini o i video dell’infrazione. Questa domanda serve a verificare l’effettiva presenza del proprio veicolo sul luogo indicato e potrebbe mettere in luce errori o discrepanze, come una targa simile ma non identica o un veicolo di colore o modello diverso.

Per dimostrare che il veicolo non era presente nel luogo indicato, è utile raccogliere ogni documento o prova che possa confermare la posizione al momento dell’infrazione. Per esempio:

  • ricevute di pedaggi autostradali o parcheggi;
  • testimonianze di terzi;
  • registri GPS.

Il ricorso in autotutela per le multe in città in cui non si è mai stati

Il ricorso in autotutela è una procedura con cui chiedere all’ente che ha emesso la multa di rivalutare il verbale e, se ci sono i presupposti, annullarlo per errore. Questo è il primo passo consigliato, poiché consente di chiarire la situazione direttamente con chi ha emesso la multa senza costi aggiuntivi. Per presentare il ricorso in autotutela bisogna inviare la richiesta per iscritto all’organo accertatore utilizzando una raccomandata con ricevuta di ritorno o una Pec.

Quindi allegare tutta la documentazione necessaria che dimostri la presenza in un luogo differente da quello in cui è stata contestata l’infrazione. Dopodiché descrivere dettagliatamente le ragioni della contestazione.

Il ricorso in autotutela è una procedura gratuita, ma non sospende i termini di presentazione del ricorso formale. Di conseguenza è consigliabile parallelamente valutare anche altre opzioni di ricorso.

Il ricorso al prefetto o al giudice di pace

Se il ricorso in autotutela non dovesse produrre risultati, è possibile presentare un ricorso formale al prefetto: entro 60 giorni dalla notifica della multa. Il prefetto ha il compito di esaminare il caso e decidere se confermare o annullare la sanzione.

Oppure al giudice di pace entro 30 giorni dalla notifica della multa. Il Giudice di Pace ascolta le motivazioni e può decidere di annullare la multa se le prove presentate sono convincenti.

Entrambe le procedure richiedono di rispettare i termini e le modalità di presentazione e di allegare ogni prova disponibile. Presentare ricorso al prefetto è gratuito, mentre il ricorso al giudice di pace ha un costo variabile, di solito a partire da 43 euro. I tempi di risposta possono variare: il prefetto deve rispondere entro 120 giorni, mentre il giudice di pace potrebbe impiegare più tempo a seconda del carico di lavoro.

La clonazione della targa: fenomeno in crescita

In alcuni casi, la ricezione di una multa proveniente da un luogo mai visitato può indicare un problema di clonazione della targa per eludere controlli e sanzioni. In questo caso la prima cosa da fare è denunciare la clonazione alle forze dell’ordine per avviare le indagini e per evitare altri problemi. Dopodiché richiedere una nuova targa alla Motorizzazione Civile.

Dopo aver intrapreso tutte le azioni necessarie, monitorare il procedimento e mantenere aperte le comunicazioni con l’autorità che ha emesso la sanzione. Significa chiedere aggiornamenti regolari e, se necessario, consultare un legale specializzato in diritto stradale per assistenza.