Produzione sostenibile di batterie: Stellantis non si ferma

Storico accordo tra Stellantis e CTR: l'intesa è finalizzata ad aumentare la produzione di litio a basse emissioni per le batterie delle auto elettriche

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Silvio Frantellizzi

Giornalista Pubblicista

Giornalista pubblicista dal 2014, da oltre 10 anni scrive sul web occupandosi di vari argomenti: sport, cronaca, motori, musica, cinema e videogame.

Prosegue il progetto di produzione sostenibile di batterie da parte di Stellantis: il super Gruppo automobilistico investe oltre 100 milioni di dollari per produrre litio geotermico in California e promuovere la decarbonizzazione della filiera di veicoli elettrici.

Stellantis ha stilato un nuovo accordo che prevede un incremento della fornitura di idrossido di litio per batterie: si passerà da 25.000 a 65.000 tonnellate all’anno. Grazie alla struttura modulare del processo produttivo integrato di CTR, verrà garantita una scalabilità efficiente, oltre alla riduzione delle emissioni di carbonio al minimo impatto.

Stellantis, svolta sulle batterie elettriche

Il litio prodotto in California consentirà ai veicoli BEV del Gruppo Stellantis di accedere agli incentivi previsti dall’Inflation Reduction statunitense. A fronte dell’investimento di Stellantis che nel mese di maggio ha inaugurato la prima gigafactory in Francia, CTR si è impegnata a fornire fino a 65.000 tonnellate di idrossido di litio per batterie all’anno per una durata complessiva di dieci anni.

L’obiettivo è quello di raggiungere entro il 20230 il 100% del mix di vendite con autovetture BEV in Europa e il 50% con autovetture e veicoli commerciali leggeri BEV negli Stati Uniti d’America, nell’ambito del piano strategico denominato Dare Forward 2023.

I grandi propositi in termini di elettrificazione non finiscono qui perché Stellantis, dopo aver puntato sulle vendite online con ingenti investimenti, mira anche a  diventare un’azienda a zero emissioni di anidride carbonica, obiettivo da raggiungere entro l’anno 2038.

L’inizio della fornitura di idrossido di litio per batterie da parte di CTR per Stellantis che nei mesi scorsi aveva annunciato un accordo in Australia per nichel e cobalto, è previsto per il 2027: l’azienda automobilistica prevede di andare a creare 480 posti di lavoro tramite accordi dedicati e fino a 940 posti di lavoro garantiti direttamente dal progetto quando entrerà a pieno regime.

Una partnership storica

Carlo Tavares, il CEO di Stellantis, ha parlato così dei progetti del super gruppo e dell’accordo con CTR: “La nostra spinta alla decarbonizzazione, leader del settore, si fonda su sistemi produttivi a basse emissioni e su una filiera sostenibile per la realizzazione dei nostri veicoli elettrici. Il recente accordo con CTR è un elemento importante del nostro impegno a favore dei clienti e del pianeta nel percorso da noi intrapreso per offrire una mobilità pulita, sicura e accessibile in Nord America”.

Gli fa eco Rod Colwell, Chief Executive Officer di CTR che ha spiegato l’importanza della partnership con Stellantis: “Questo importante investimento di Stellantis in CTR rappresenta un’eccezionale pietra miliare per la nostra azienda e rafforza ulteriormente il nostro impegno a favore della produzione sostenibile di batterie per veicoli elettrici – ha dichiarato Colwell – con la rapida diffusione dei veicoli elettrici negli Stati Uniti e in tutto il mondo, garantire la fornitura di materiali per batterie prodotti responsabilmente non è mai stato così importante”.

Rod Colwell ha poi spiegato che “localizzando la filiera delle batterie” si possono “ridurre al minimo i rischi correlati alla catena di fornitura” e “creare centinaia di posti di lavoro in una comunità economicamente svantaggiata”. Il dirigente ha inoltre dichiarato che CTR “non vede l’ora di lavorare insieme a Stellantis per stabilire nuovi standard di riferimento per l’intero settore in termini di affidabilità, efficienza e sostenibilità”.