Batterie al sodio al posto di quelle al litio: cosa cambia per la mobilità elettrica

Le batterie al sodio sono un'importante novità per quel che riguarda la mobilità elettrica: ecco perché le aziende puntano su questa nuova tecnologia

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Andrea Piva

Giornalista

Torinese, classe 1987, giornalista pubblicista con la voglia di raccontare quello che accade nel mondo e la fortuna di riuscire a farlo. Tra le mie passioni ci sono il cinema, lo sport e tutto ciò che è inerente al mondo dei motori e alle continue evoluzioni tecnologiche (e sostenibili) dei mezzi a quattro e a due ruote.

Le batterie stanno diventando sempre più un elemento fondamentale per le automobili, soprattutto ora che le varie aziende del settore stanno investendo sempre di più sulle vetture elettriche. E a proposito delle batterie, la ricerca scientifica ne sta sviluppando sempre di nuove, più efficienti e più sicure: da quelle allo stato solido fino alle batterie al sodio. Ed è proprio su quest’ultime che andiamo ora a soffermarci.

Cosa sono le batterie al sodio?

Le batterie al sodio sono delle batterie composte da celle agli ioni di sodio anziché agli ioni di litio, come quelle tradizionali. Il motivo principale per cui diverse aziende specializzate nella realizzazione di batterie per automobili stanno puntando su questa nuova tecnologia è legata ai costi di produzione ma anche alla sicurezza.

Nonostante i prezzi delle classiche batterie agli ioni di litio stiano continuando a diminuire, quelle agli ioni di sodio sono comunque più bassi. Questo perché per realizzarle non sono necessari elementi rari o costosi, come per per esempio il nichel o il cobalto. In totale è stato calcolato che le celle agli ioni di sodio potrebbero essere più economiche del 20% o del 30% rispetto alle celle agli ioni di litio. Un risparmio dato anche dal fatto che nelle batteria al sodio è possibile utilizzare come collettore l’alluminio anziché il rame.

Abbiamo però anche detto che le batterie al sodio sono più sicure rispetto a quelle al litio, questo perché hanno una maggiore tolleranza alle temperature estreme (in particolare a quelle fredde) e hanno un rischio di incendio minore, questo perché l’elettrolita ha un punto di infiammabilità più elevato.

Quanto durano le batterie agli ioni di sodio?

Le batterie agli ioni di sodio hanno una vita che va tra i 100 e i 1.000 cicli. L’azienda indiana KPIT ha però riportato che le proprie batterie possono avere una durata di 6.000 cicli all’80% della capacità.

Le batterie al sodio sostituiranno quelle al litio nelle automobili elettriche?

A questo punto è lecito domandarsi se le batterie al sodio sono destinate, nel giro di poco tempo, a a sostituire quelle tradizionali al litio nelle automobili elettriche. Secondo gli analisti di S&P Global è improbabile che ciò avvenga ma viene ritenuto più probabile che queste batterie possano essere destinate più che altro ai veicoli della micromobilità, come per esempio le biciclette elettriche o i monopattini.

Almeno in una fase iniziale, queste nuove batterie non dovrebbero riguardare da vicino le automobili elettriche per via delle loro prestazioni, che non garantiscono (a differenze per esempio delle batterie allo stato solido) un’autonomia particolarmente lunga. Questo perché le celle agli ioni di sodio sono fisicamente più grandi rispetto a quelle al litio e, detto in parole semplici, all’interno delle batterie ce ne stanno di meno.

Insomma, se è vero è che è ancora presto per poter sperare di vedere le batterie agli ioni di sodio su di un’automobile elettrica, è altrettanto vero che questa tecnologia in futuro possa essere adattata proprio le vetture a zero emissioni. Gli ingegneri e gli scienziati di tutto il mondo sono già al lavoro per questo obiettivo.