Pronta la moto del futuro, mai vista una “creatura” simile

La moto del futuro ha un’anima da androide: Yamaha pronta a presentare Motoroid2, il concept che inaugura un nuovo rapporto tra il pilota e il suo mezzo

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Alessandra Caraffa

Esperta di automotive

Laureata in filosofia, è SEO Copywriter e Web Editor. Si occupa principalmente di mondi digitali e prospettive future - anche in ambito di motori.

La moto del futuro è una compagna di vita più simile a un androide che non a un semplice veicolo: sarà esposta, insieme ad altri concept futuristici di Yamaha, al Japan Mobility Show di Tokyo, in programma alla fine del mese.

Si chiama Motoroid2 ed è l’incredibile evoluzione di un concept presentato dalla Casa giapponese nel 2017: ora come allora, la promessa è quella di ridefinire le prospettive per il futuro della mobilità a partire da un nuovo rapporto tra pilota e veicolo. La moto del futuro, nella visione di Yamaha, è un partner fidato capace di riconoscere il proprietario e reagire al suo volto.

Motoroid2, il concept Yamaha al Salone di Tokyo

Il concept Motoroid2 sarà presentato al Japan Mobility Show 2023, al via il prossimo 26 ottobre. Il Salone di Tokyo, da sempre un luogo deputato a immaginare le possibilità di un futuro eccitante per la mobilità urbana, sarà il primo palcoscenico di sei nuovi concept Yamaha destinati a diventare di riferimento per il futuro.

Tra le nuove creature della Casa giapponese, spiccano uno scooter autobilanciato, un buggy con motore a idrogeno e Motoroid2, una moto senza manubrio che somiglia vagamente a un transformer. Rispetto al Motoroid originale, svelato per la prima volta nel 2017, la nuova versione si è evoluta: grazie allo sviluppo della tecnologia Active Mass Center Control System (AMCES), il Motoroid2 è in grado di autobilanciarsi, alzarsi autonomamente dal cavalletto e riconoscere il suo proprietario. Ben oltre il concetto di moto, il Motoroid2 si presenta come un veicolo per la mobilità personale che inaugura una nuova visione del rapporto tra il pilota e suo mezzo.

La filosofia di Yamaha vede il suo ideale costruttivo nel Jin-Ki Kanno, la “seducente euforia che si prova nel diventare tutt’uno col mezzo”. Motoroid2 sembra nascere per esaltare al massimo questo principio, e introdurre il pilota a un nuovo rapporto con la moto, che diventa “un partner insieme a cui risuonare armoniosamente”.

Yamaha Motoroid2, mai vista una moto così
Fonte: Ufficio Stampa Yamaha
L’aspetto da naked di Motoroid2 nasconde un’anima da androide: la moto reagisce alle azioni del pilota

La moto-androide di Yamaha, una “creatura vivente”

Il primo concept Motoroid lasciava già intuire che nelle nuove “creature” Yamaha avremmo visto interagire meccanica e robotica in un concentrato di tecnologia che rimanda direttamente, per estetica e funzioni, a scenari fantascientifici e iperfuturistici.

Presentata come la moto intelligente del futuro, Motoroid2 è già molto più di una moto: l’aspetto da naked, spezzato dall’assenza del manubrio, nasconde un perno e un braccio oscillante che permettono al posteriore della moto di muoversi indipendentemente dall’anteriore.

Il telaio del Motoroid2 è progettato per reagire alle azioni del pilota in maniera realistica e complementare, come un partner fidato: tutto ciò è reso possibile dalla nuova struttura a foglia, che rende il concept diverso da ogni altra moto.

Il motore, rigorosamente elettrico, di Motoroid2 trova spazio nel mozzo posteriore ed è alimentato da una batteria centrale. Ma il vero cuore pulsante della moto-androide è nella sua natura di “creatura vivente”, frutto di una ricerca tesa a indagare le possibilità di una rinnovata interfaccia uomo-macchina.

Yamaha si è quindi concentrata sullo sviluppo e sull’evoluzione di due tecnologie: l’Active Mass Center Control System per il rilevamento dell’assetto e l’autobilanciamento, e il sistema AI di riconoscimento delle immagini che permette a Motoroid2 di riconoscere il volto del proprietario e di reagire alle espressioni del suo viso.