Dagli scarti della raccolta di olive nasce l’auto del futuro

Ford trasforma gli scarti della raccolta di olive in componenti per l'auto

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Christian Luca Di Benedetto

Esperto di smart mobility

Passione, determinazione e un cuore che batte al ritmo del gioco: un narratore sempre in prima linea. Laureato in Scienze Politiche e appassionato di motori.

Nel contesto attuale dell’industria automobilistica, la sostenibilità ambientale è diventata una priorità fondamentale. Ford ha recentemente lanciato il progetto COMPOlive, un’iniziativa innovativa che promette di rivoluzionare il settore automobilistico, trasformando gli scarti della raccolta di olive in componenti per l’auto del futuro. Questa iniziativa non solo ridurrà l’uso della plastica, ma contribuirà anche a combattere l’inquinamento locale, evitando la nociva combustione dei rifiuti.

In Ford siamo sempre alla ricerca di metodi innovativi per diventare più sostenibili e a volte l’ispirazione può arrivare dai luoghi più improbabili. – Afferma la responsabile del progetto Inga Wehmeyer, di Ford – Utilizzando gli scarti degli alberi di ulivo siamo riusciti a sostituire una quantità significativa di materie prime derivate dal petrolio nei componenti per gli interni. Le fibre sostenibili vantano una finitura estetica riconoscibile e saranno visibili direttamente ai nostri clienti“.

Il potenziale dei scarti degli alberi di ulivo

La raccolta delle olive è un’attività agricola comune in tutto il mondo, specialmente in regioni come l’Andalusia, in Spagna, che è la principale produttrice di olio d’oliva al mondo. Tuttavia, questa attività genera enormi quantità di scarti vegetali, solitamente smaltiti attraverso metodi inquinanti come la combustione. Ford ha riconosciuto il potenziale di questi scarti e ha intrapreso il progetto COMPOlive per trasformarli in una risorsa preziosa.

Gli ingegneri Ford hanno iniziato con una fase di simulazione intelligente, valutando virtualmente i materiali ottenuti dagli uliveti in termini di robustezza, resistenza e modellabilità. Questa fase ha permesso loro di ottimizzare il processo produttivo prima di procedere con la creazione di prototipi. Il materiale biocomposito finale è composto per il 40% da fibre provenienti dagli alberi di ulivo e per il 60% da polipropilene riciclato. Questo materiale viene riscaldato e stampato a iniezione nella forma desiderata del componente automobilistico.

Sostenibilità e benefici ambientali:

L’utilizzo di materiali biocompositi ottenuti dagli scarti degli uliveti rappresenta una svolta ecologica nell’industria automobilistica. Riducendo significativamente l’uso di plastica derivata dal petrolio, Ford contribuisce in modo tangibile alla lotta contro il cambiamento climatico. Inoltre, evitando la combustione dei rifiuti, si riduce l’inquinamento atmosferico e l’impatto negativo sulla salute delle comunità locali.

Attualmente, Ford sta valutando l’applicabilità del processo su scala industriale. Se questa iniziativa dovesse dimostrarsi efficace, potrebbe essere implementata nella produzione di nuove generazioni di veicoli elettrici. Questo rappresenterebbe un passo importante verso un’industria automobilistica più ecologica e sostenibile.

L’impegno di Ford per la sostenibilità:

Il progetto COMPOlive si inserisce nell’ambito dell’impegno più ampio di Ford per la sostenibilità ambientale, noto come “Road to Better”. Questo impegno mira a costruire un futuro dei trasporti più sostenibile, inclusivo ed equo, in cui ogni individuo possa godere della libertà di muoversi e perseguire i propri obiettivi. La trasformazione degli scarti della raccolta di olive in componenti automobilistici sostenibili è solo uno dei tanti passi avanti che Ford sta compiendo verso questo obiettivo.

Ford sta dimostrando un impegno reale nella promozione della sostenibilità ambientale attraverso l’innovativo progetto COMPOlive. Utilizzando gli scarti degli alberi di ulivo per creare materiali biocompositi, l’azienda sta contribuendo in modo significativo alla riduzione dell’uso della plastica e all’abbattimento dell’inquinamento locale. Questo processo potrebbe ben presto rivoluzionare l’industria automobilistica, aprendo la strada a una nuova generazione di veicoli ecologici.

Ford sta dimostrando che l’ispirazione per soluzioni sostenibili può venire anche dai luoghi più inaspettati, come gli uliveti spagnoli, e che il futuro dei trasporti sarà più verde ed efficiente grazie a iniziative come questa.