50enne di Campobasso accecato dalla gelosia fa vivere un inferno all'ex moglie

Un cinquantenne di Campobasso è stato posto agli arresti domiciliari per atti persecutori nei confronti della sua ex moglie.

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Un cinquantenne di Campobasso è stato posto agli arresti domiciliari per aver violato il divieto di avvicinamento alla sua ex moglie. L’ordinanza di aggravamento della misura cautelare è stata emessa dal Tribunale di Campobasso nel pomeriggio del 10 giugno 2025, su richiesta della locale Procura della Repubblica, a causa di atti persecutori e lesioni personali aggravate.

La decisione del Tribunale

Secondo quanto si legge sul sito della Polizia di Stato, il Giudice per le Indagini Preliminari di Campobasso ha deciso di sostituire il divieto di avvicinamento, che includeva il braccialetto elettronico di controllo, con gli arresti domiciliari. Questa misura è stata applicata a un uomo di cinquanta anni, accusato di atti persecutori e lesioni personali aggravate nei confronti della sua ex moglie.

Un comportamento reiterato

Nel corso degli anni, l’indagato ha sottoposto la vittima a continue telefonate, messaggi, pedinamenti, insulti e scenate in pubblico, oltre a violenze fisiche che le hanno causato lesioni personali. Queste azioni sono state motivate da una gelosia incontrollabile, aggravata dall’abuso di alcol. La situazione ha costretto la donna a ricorrere all’assistenza psicologica.

Le indagini della Polizia

Le accurate indagini della Sezione Reati contro la Persona della Squadra Mobile della Questura di Campobasso hanno portato alla precedente emissione di un’ordinanza di divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico, come previsto dall’art. 282 ter c.p.p. Tuttavia, l’indagato ha continuato con le sue condotte persecutorie, spingendo la vittima a rivolgersi nuovamente alla Polizia di Stato.

L’aggravamento della misura

Le nuove indagini hanno permesso al Pubblico Ministero di supportare la richiesta di aggravamento della misura, che è stata accolta dal GIP. L’indagato è stato quindi posto agli arresti domiciliari, con controllo tramite braccialetto elettronico. La Squadra Mobile della Polizia di Stato ha eseguito l’ordinanza, rintracciando l’uomo a Roma e riportandolo presso la sua abitazione a Campobasso.

Un fenomeno preoccupante

Le vicende di questo tipo sono sempre più frequenti. Solo quest’anno, le Forze di Polizia di Campobasso hanno trattato più di 40 casi di “Codice Rosso”. La Procura è impegnata in un’attività costante di contrasto a questo fenomeno, per prevenire che tali condotte sfocino in reati più gravi.

Polizia repertorio IPA

Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.