Minacce di morte a Roberto Gualtieri sui social, post choc di Silvio Hilic: "Tocca a te e alla tua famiglia"
Gravi minacce di morte contro Roberto Gualtieri: Silvio Hilic, armato di fucile, lo attacca sui social dopo la demolizione delle ville abusive
Musica gangsta balcanica, sguardo duro e un fucile da guerra in mano. Poi la minaccia: “Questo è per te, sindaco, e per la tua famiglia. Come ha buttato giù la nostra casa, io butterò la sua. Tempo al tempo. Lo Stato non mi fa paura”. Le parole sono di Silvio Hilic, uno dei residenti di via Arzachena a Rocca Cencia, periferia est di Roma, che con un video pubblicato sui social ha lanciato pesanti intimidazioni contro il sindaco Roberto Gualtieri e i suoi familiari.
Silvio Hilic minaccia Roberto Gualtieri
Hilic, volto noto nella zona e vicino ai clan sinti Komarov-Hilicic, storicamente legati ai Casamonica, è cresciuto nelle due ville abusive che il Comune di Roma e il Municipio delle Torri hanno demolito nei giorni scorsi.
Come riporta La Repubblica, dopo lo sgombero l’uomo ha pubblicato online una serie di post minacciosi, culminati con la fotografia che lo ritrae armato.
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Roberto Gualtieri
Nella didascalia, la frase che ha fatto scattare l’allarme delle forze dell’ordine: “Lo Stato non mi fa paura”.
Il 28 ottobre le forze dell’ordine avevano identificato 33 persone tra le famiglie Komarov e Hilicic, radicate da oltre vent’anni nelle abitazioni poi abbattute.
Quelle case, circondate da capitelli, statue e arredi in stile rococò, erano considerate dagli investigatori un simbolo di potere criminale nella periferia romana.
Le indagini a Roma
Gli inquirenti ritengono che Hilic non sia un semplice “leone da tastiera”.
Negli ambienti investigativi, infatti, il suo nome è collegato a esponenti del gruppo Komarov, già coinvolti in episodi di sangue.
Uno dei più gravi risale alla notte tra il 12 e il 13 gennaio 2024, quando un conflitto a fuoco tra bande rivali a Pantano causò la morte di un ragazzo di 14 anni, Alexandu Ivan.
La pubblicazione delle immagini armate, insieme ai toni minacciosi contro il sindaco, ha spinto la Digos e i Carabinieri del Nucleo Investigativo ad aprire un fascicolo d’indagine.
I messaggi di solidarietà a Gualtieri
Subito dopo la diffusione del video, il 31 ottobre sono arrivati i messaggi di solidarietà a Gualtieri.
“Si tratta di un gesto vile che non scalfisce la determinazione delle istituzioni», ha dichiarato Tobia Zevi, assessore capitolino al Patrimonio.
Anche Nicola Franco, presidente del Municipio VI, ha espresso vicinanza al sindaco: “Questi personaggi hanno spadroneggiato per anni. Ora basta. Serve continuare a contrastarli con decisione”.
Per Andrea Casu, deputato del Pd, “chi pensa di intimidire con la violenza troverà sempre una risposta ferma dello Stato”.
Come riporta LaPresse, in serata Gualtieri ha ringraziato per i messaggi di solidarietà e ha ribadito il suo impegno “contro le mafie per affermare la legalità”.
ANSA / Facebook Silvio Silvietto