Omicidio di Gemona, Mailyn chiedeva di uccidere Alessandro Venier da mesi: "Veniva picchiata e minacciata"

Da mesi Alessandro Venier avrebbe perpetrato violenze contro la compagna Mailyn Monsalvo: i nuovi dettagli sull'omicidio di Gemona

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Mailyn Castro Monsalvo per mesi avrebbe subito percosseminacce di morteumiliazioni da Alessandro Venier. Per questo da tanto tempo chiedeva di ucciderlo, specialmente da quando nel mese di gennaio era nata la loro bambina. Lo ha riferito Lorena Venier durante l’interrogatorio di convalida del fermo per l’omicidio del figlio a Gemona (Udine). L’uomo “minimizzava la sua depressione post partum”, ha raccontato, e in un’occasione le avrebbe detto: “Ti porto in Colombia e ti annego nel fiume, tanto laggiù non ti cerca nessuno”.

Mailyn maltrattata e minacciata?

Come riporta Repubblica, nel corso dell’udienza di convalida dell’arresto davanti al gip del Tribunale di Udine Lorena Venier, l’infermiera di 61 anni arrestata per l’omicidio del figlio Alessandro Venier, ha rivelato che la nuora Mailyn Castro Monsalvo da mesi le avrebbe chiesto più volte di uccidere l’uomo.

La 61enne ha riferito che “fin dal giorno della nascita della loro bambina, a gennaio” Mailyn “mi chiedeva di uccidere mio figlio Alessandro”.

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L’ingresso dell’autorimessa in cui il cadavere di Alessandro Venier è stato nascosto all’interno di un bidone, sezionato in tre parti. I dettagli della madre Lorena sull’omicidio di Gemona: “Mailyn chiedeva di ucciderlo da mesi”

La 30enne avrebbe chiesto ripetutamente di uccidere il compagno perché “veniva picchiata con violenza, insultata e più volte minacciata di morte” con frasi del tipo: “Ti porto in Colombia e ti annego nel fiume, tanto laggiù non ti cerca nessuno”.

Soprattutto, sempre secondo le parole di Lorena Venier riportate da Repubblica, il figlio Alessandro “minimizzava la sua depressione post partum“.

Le mancate denunce

Agli investigatori che l’hanno ascoltata Lorena Venier ha spiegato che nonostante le ripetute violenze che hanno infine portato le due donne a porre fine alla vita dell’uomo, in nessuna circostanza è stata esposta denuncia nei confronti di Alessandro.

Le due, infatti, avrebbero temuto ritorsioni. A tal proposito la 61enne spiega che “quando ho deciso di denunciarlo mi ha tirato un pugno alla schiena“.

Le indagini sull’omicidio di Gemona

Come noto, l’omicidio di Alessandro Venier (35 anni) a Gemona (Udine) potrebbe essersi consumato nel contesto di esasperati dissapori famigliari fatti di maltrattamenti e minacce. Sua madre Lorena Venier e la compagna Mailyn Castro Monsalvo, di origini colombiane, lo avrebbero ucciso perché sarebbe stato un uomo violento e soprattutto per impedirgli di partire per la Colombia insieme alla compagna e alla figlia nata a gennaio.

A dare l’allarme, il 31 luglio, è stata la 30enne con la chiamata al 112. Le due donne hanno confessato le loro responsabilità nell’omicidio. Sul caso sono in corso i lavori della Procura di Udine, che sta cercando di ricostruire i giorni precedenti al 21 luglio, quando si è consumato il macabro delitto.

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