Rivolta nelle carceri di Terni, Spoleto e Aosta, protesta dei detenuti per il caldo e reparti distrutti

Rivolta nelle carceri d'Italia: a Terni, Spoleto e Aosta i detenuti hanno protestato per sovraffollamento e caldo eccessivo: la situazione

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Rivolta in varie carceri d’Italia: sono stati segnalati numerosi disordini, soprattutto a Terni, dove i detenuti hanno protestato per il sovraffollamento e l’eccessivo caldo all’interno delle celle. Manifestazioni e violenza anche a Spoleto, dove la Polizia è intervenuta con idranti. Ad Aosta, tre detenuti si sono barricati per giorni nel reparto di transito.

Rivolta nelle carceri: i disordini di Terni

Rivolta nelle carceri di tutta Italia, la prima dopo l’istituzione del nuovo reato da parte del DL Sicurezza. I disordini hanno interessato i penitenziari di diverse parti d’Italia.

Uno dei maggiori disordini si è registrato a Terni, dove i detenuti hanno protestato per il caldo e il sovraffollamento. La struttura, in effetti, può ospitare 400 persone, ma i detenuti sono attualmente 600. Inoltre, le temperature nelle celle superano i 40 gradi.

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Una foto di archivio dell’ingresso del carcere di Terni

I detenuti hanno danneggiato impianti elettrici, suppellettili e telecamere, appiccando anche incendi in vari locali. Nella rivolta, un agente è rimasto ferito e un intero reparto è stato distrutto.

La rivolta è stata sedata solo dopo alcune ore. Sembra che i disordini siano nati dall’azione di un detenuto che, nel corso di una videochiamata con la famiglia, si sarebbe procurato un taglio in gola.

Cos’è successo a Spoleto

La rivolta ha interessato anche le carceri di Spoleto, dove per “motivi futili e pretestuosi” legati alla distribuzione del vitto, i detenuti avrebbero iniziato a devastare “suppellettili, porte, infissi impianti elettrici”: questo è quanto hanno riportato i sindacati della penitenziaria.

I sindacati hanno inoltre raccontato che i detenuti avrebbero proseguito la rivolta scagliando “bombolette di gas verso il personale di polizia penitenziaria intervenuto”.

È stato necessario l’intervento della Polizia Penitenziaria con l’ausilio di idranti per spegnere gli incendi.

Le proteste di Aosta

Nel carcere di Aosta, infine, tre detenuti sono rimasti barricati nel reparto di transito per più di tre giorni.

La rivolta è avvenuta con ausilio di bastoni e sostanze oleose: sembra che i tre detenuti abbiano sparso sul pavimento dei detergenti.

In questo modo, hanno reso molto difficile l’intervento da parte del personale di sicurezza.

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