Maurizio Cocco assolto dopo 3 anni in carcere in Costa d’Avorio, il legale accusa: "Nessun aiuto dal governo"
In Costa d'Avorio l'ingegnere Maurizio Cocco è stato assolto in via definitiva: era stato accusato prima di narcotraffico e poi di frode fiscale
È stato assolto Maurizio Cocco, l’ingegnere italiano di Fiuggi arrestato nel maggio 2022 e rimasto per 3 anni in carcere in Costa d’Avorio. L’uomo era stato accusato prima di narcotraffico, poi di frode fiscale. La sentenza della Corte d’Appello di Abidjan mette fine a un incubo giudiziario durato oltre 1.000 giorni.
- La reazione della moglie di Maurizio Cocco
- L'accusa dell'avvocato al governo italiano
- Il ritorno in Italia
La reazione della moglie di Maurizio Cocco
Assunta Giorgilli, la moglie di Maurizio Cocco, ha pubblicato su Facebook un post carico di gioia.
“Finalmente anche oggi una bellissima notizia, 3 anni da innocente, oggi è uscita la sentenza dopo che gli avvocati ivoriani avevano fatto appello, anche per frode reato assolto in formula piena. Ora dobbiamo smaltire 3 anni di ingiustizia. Non sarà facile, ma uniti torneremo una famiglia. Grazie!”, ha esultato la donna.
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Costa d’Avorio
L’accusa dell’avvocato al governo italiano
Poche settimane fa l’ingegnere era stato scarcerato dietro il pagamento di una cauzione da 150.000 euro, un’enormità soprattutto rispetto al costo della vita e agli stipendi medi in Costa d’Avorio.
L’avvocato Mario Cicchetti, legale italiano di Maurizio Cocco, sottolinea l’assenza di qualsiasi sostegno da parte del governo italiano durante tutta la vicenda.
“La corte – ha dichiarato il legale parlando con l’Ansa – ha riconosciuto l’innocenza del nostro connazionale della quale eravamo da sempre convinti e per la quale, unitamente ai colleghi ivoriani, ci siamo strenuamente battuti, anche contro il totale disinteresse manifestato dalla premier, dal ministro degli Esteri e da tutta la classe politica, nessuno escluso, da me reiteratamente sollecitati ad interessarsi della vicenda”.
E ancora: “A dispetto delle dichiarazioni rilasciate in occasione della sua recente liberazione che descrivevano il nostro governo in prima linea per la tutela, anche dei diritti minimi, del connazionale, nessun aiuto gli è pervenuto ed ha dovuto scontare, da innocente, tre anni in misura preventiva in uno dei carceri peggiori al mondo in una condizione di detenzione ben oltre i limiti della umana sopravvivenza”.
“Condizione, anche questa, denunciata in più occasioni al nostro Governo al quale non mancherò di chiedere conto”, ha aggiunto l’avvocato.
Cocco, 62 anni, si era trasferito ad Abidjan per motivi correlati alla sua attività di ingegnere. Il 30 maggio 2022 venne arrestato dopo essere stato convocato con un pretesto da un generale che conosceva. Inizialmente accusato di traffico internazionale di stupefacenti e riciclaggio, venne associato a un’operazione che portò all’arresto di oltre 60 persone.
Ma i narcotrafficanti coinvolti lo scagionarono, escludendo qualsiasi rapporto con lui. Nonostante l’assenza di prove, Cocco è rimasto rinchiuso in condizioni disumane nel carcere africano: 200 detenuti in 50 metri quadrati di cella.
Nel frattempo, un suo socio d’affari, italo-calabrese, è stato arrestato ed estradato in Italia. Nel maggio 2024 una condanna a due anni per frode fiscale (già scontati in custodia cautelare) sembrava aprire la strada al rimpatrio.
Ma solo oggi, grazie all’appello presentato dai suoi legali ivoriani, arriva l’assoluzione definitiva.
Il ritorno in Italia
Attualmente Maurizio Cocco si trova ancora in Costa d’Avorio per sottoporsi a cure urgenti. Il suo rientro in Italia è previsto entro la metà di agosto.
