Violenza privata a Crotone, vicino tormenta un imprenditore e piazza una recinzione su una strada pubblica

A Crotone un uomo è stato sottoposto a braccialetto elettronico per atti persecutori e violenza privata contro un imprenditore.

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È stato eseguito un provvedimento di divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico nei confronti di un uomo accusato di atti persecutori e violenza privata ai danni di un imprenditore, titolare di un locale a Crotone. L’ordinanza, emessa dal GIP del Tribunale locale, è stata applicata dopo la denuncia della vittima e a seguito di indagini condotte dalla Squadra Mobile. L’uomo è anche indagato per il reato di invasione di terreni di proprietà comunale.

Le indagini e la denuncia dell’imprenditore

Stando alle informazioni pubblicate sul sito della Polizia di Stato, la vicenda ha avuto inizio quando un imprenditore di Crotone ha presentato una denuncia presso la Questura, riferendo di essere stato oggetto di una serie di comportamenti minacciosi, aggressivi e violenti da parte di un uomo. Secondo quanto dichiarato, l’indagato avrebbe messo in atto una serie di azioni persecutorie con l’intento di danneggiare la vittima, provocandogli un grave e persistente stato di ansia e paura, tanto da costringerlo a modificare le proprie abitudini di vita.

L’attivazione del Codice Rosso e le indagini della Squadra Mobile

Ricevuta la denuncia, la sezione specializzata “Reati contro la persona” della Squadra Mobile ha immediatamente attivato la procedura prevista dal cosiddetto “Codice Rosso”, che garantisce una corsia preferenziale per i casi di reati gravi contro la persona. Gli investigatori hanno così avviato approfondimenti che hanno permesso di ricostruire una serie di episodi minatori e aggressivi compiuti dall’indagato. L’uomo, infastidito dalla vicinanza tra la propria abitazione e l’attività commerciale dell’imprenditore, avrebbe ostacolato la libertà imprenditoriale della vittima con azioni reiterate e intimidatorie.

Le testimonianze e le prove raccolte

Le dichiarazioni della persona offesa sono state supportate da quelle di altri testimoni e da documentazione acquisita dagli inquirenti. Dalle indagini è emerso che l’indagato, nel tentativo di impedire il passaggio e il parcheggio sul suolo pubblico che conduceva al locale dell’imprenditore, avrebbe occupato arbitrariamente un terreno comunale, installando una recinzione sulla strada pubblica. Questi comportamenti hanno aggravato la situazione di disagio e paura vissuta dalla vittima.

L’intervento della Procura e il provvedimento cautelare

Gli esiti delle indagini sono stati trasmessi alla Procura della Repubblica di Crotone, guidata dal procuratore Dott. Domenico Guarascio. Sulla base delle risultanze investigative, la Procura ha richiesto una misura cautelare nei confronti dell’indagato. Il GIP del Tribunale di Crotone ha accolto la richiesta, disponendo il divieto di avvicinamento alla vittima e l’applicazione del braccialetto elettronico, misura eseguita immediatamente dagli agenti della Squadra Mobile.

Il ruolo della Polizia di Stato e l’impegno contro la violenza

Il provvedimento adottato rappresenta, secondo la Polizia di Stato, il risultato della determinazione e della professionalità con cui le forze dell’ordine affrontano ogni giorno i reati previsti dal “Codice Rosso”. L’azione tempestiva degli agenti e la collaborazione tra le istituzioni hanno permesso di tutelare la vittima e di contrastare efficacemente ogni forma di violenza. Il Questore della Provincia di Crotone, Dott. Renato Panvino, ha sottolineato l’importanza di un impegno costante nel prevenire e reprimere simili episodi.

Un caso che accende i riflettori sulla tutela delle vittime

La vicenda di Crotone mette in evidenza l’importanza di strumenti come il “Codice Rosso” e delle misure cautelari a tutela delle vittime di atti persecutori e violenza privata. L’applicazione del braccialetto elettronico rappresenta una risposta concreta e immediata per garantire la sicurezza delle persone esposte a comportamenti minacciosi e aggressivi. Il caso dimostra anche quanto sia fondamentale la collaborazione tra cittadini, forze dell’ordine e magistratura per contrastare efficacemente i reati contro la persona.

Conclusioni

La rapida attivazione delle procedure di tutela e la sinergia tra Polizia di Stato, Procura e Tribunale hanno permesso di intervenire tempestivamente a difesa dell’imprenditore vittima di atti persecutori, violenza privata e invasione di terreni. Il caso di Crotone rappresenta un esempio di come la legge e le istituzioni possano offrire risposte efficaci e immediate a chi si trova in situazioni di pericolo e disagio, riaffermando l’impegno quotidiano delle forze dell’ordine nella lotta contro ogni forma di violenza.

Polizia repertorio IPA

Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.