Quando nell’automobilismo si parla di regina, il pensiero corre fulmineo verso un’unica vettura: la Lancia Delta. La berlina compatta torinese si è guadagnata questo titolo nobiliare sul campo, grazie alle sue incredibili vittorie nel mondo rally, dove tutt’ora guarda tutti dall’alto. La sua straordinaria epopea sportiva conta su 6 titoli costruttori consecutivi, 4 piloti iridati e oltre 40 vittorie singole. Come lei nessuna mai. Il mito della Delta non accenna a essere scalfito e non passa mai di moda, nonostante siano passati oltre trent’anni dal suo pensionamento agonistico.
Intanto, presso l’Heritage Hub di Stellantis Luca Napolitano, Brand Lancia CEO e Roberto Giolito, Head of Stellantis Heritage, hanno consegnato la Certificazione di Autenticità a una Lancia Delta HF 4WD del 1986 molto particolare, perché di proprietà di Massimo “Miki” Biasion. Il pilota italiano è uno dei fautori della leggenda, perché tra le sue mani la gloriosa Lancia si è imposta in tutto il mondo e lui ha messo in bacheca due campionati del mondo rally (1988 e 1989).
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Breve storia della Delta
La Lancia Delta nasce nel 1979 come berlina compatta di profilo medio-alto, seppur derivata dal pianale della “cugina” Fiat Ritmo. Il suo papà stilistico è Giorgetto Giugiaro, il designer del secolo, che le ha conferito un aspetto proporzionato e quasi austero, nella sua classica configurazione a due volumi. Quando nel 1986 il famoso Gruppo B viene chiuso per le evidenti criticità e per la pericolosità manifesta, il mondiale rally vira sul Gruppo A che adotta una significativa rivoluzione, perché si passa da prototipi dalla potenza esagerata a delle derivate di serie. Ed è in quel momento che nasce la storia sportiva della Delta, che nelle sue varie evoluzioni vincerà sei titoli consecutivi tra il 1987 e il 1992.
Quindi la storia sportiva della Delta nasce un po’ per caso, in quanto il Gruppo Fiat si ritrova in casa un’auto già pronta e consolidata, alla quale viene installata la trazione integrale che farà le sue fortune. Dunque, il 1986 è il primissimo periodo della carriera mondiale della Delta, che esordisce sulle scene con la denominazione 4WD, per poi diventare Integrale (che ha raggiunto dei prezzi collezionistici impressionanti).
La Lancia Delta HF 4WD di Biasion
L’esemplare di Miki Biasion è uno dei primi, e adesso può contare sulla certificazione che attesta l’autenticità dell’auto, frutto di un approfondito esame tecnico-storico da parte di Lancia, grazie a una stretta collaborazione fra i tecnici di Heritage e quelli del Marchio, per definire in modo chiaro e pertinente l’identità dell’esemplare. Ai proprietari delle auto che hanno superato l’esame, viene consegnata una documentazione dettagliata tra cui la “Certificazione di Autenticità”, la placca di certificazione “Lancia Classiche” e un cofanetto con il book che racchiude la storia dell’auto, i criteri di intervento e le foto dei componenti valutati.
Un mito che ritorna
Il nome Delta ciclicamente torna negli affari di Lancia, perché dopo la prima versione ce ne sono state altre due, una a metà anni Novanta e una nella prima decade del terzo millennio. Adesso, si vocifera da più parti, questo modello tornerà nella gamma del costruttore di origine torinese che, secondo i piani di Stellantis, dovrebbe vivere un nuovo rinascimento (per approfondire). La futura Delta dovrebbe essere completamente elettrica e ispirarsi stilisticamente alla sua antenata di successo, con lancio nell’orbita di mercato fissato nel 2028. Non resta che attendere un nuovo capitolo di questa storia d’amore infinita.