L’11 luglio 1899 nasce Fiat, Torino scrive la storia dell’auto

La storia di Fiat nasce l'11 luglio 1899, quando un gruppo di visionari si lanciò nell'avventura imprenditoriale determinato a cambiare il mondo delle auto

Foto di Manuel Magarini

Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Pubblicato: 12 Luglio 2020 10:48Aggiornato: 20 Ottobre 2024 19:03

L’11 luglio del 1899 viene fondata a Torino la Fabbrica Italiana Automobili Torino, quella che ancora oggi conosciamo come FIAT, durante un periodo di grande espansione industriale per la città piemontese. Grazie alle avvedute scelte commerciali, il marchio del Lingotto avrebbe cambiato la storia delle quattro ruote nella nostra penisola, rendendola una maggiori potenze.

La firma dell’atto costitutivo

A Palazzo Bricherasio viene firmato l’atto costitutivo, rogato dal notaio Ernesto Torretta. I nove soci fondatori sono Giovanni Agnelli, Ernesto Torretta, Roberto Biscaretti di Ruffia, Emanuele Cacherano di Bricherasio, Lodovico Scarfiotti, Michele Ceriana Mayneri, Alfonso Ferrero di Ventimiglia, Cesare Goria Gatti, Luigi Damevino. Prima della grande firma però si sono susseguite moltissime riunioni tra i soci, discussioni su quelle che potevano essere le opportunità derivanti da una società automobilistica e sul futuro del settore dell’automotive.

Il Caffè Burello è un locale torinese diventato famoso perché il luogo in cui si sono svolti tutti i vari incontri tra i soci prima di arrivare all’atto costitutivo, bar all’angolo tra corso Vittorio Emanuele e via Urbano Rattazzi, vicino alla stazione ferroviaria di Porta Nuova. È proprio alla Pantalera, così veniva chiamato il Caffè Burello, che si incontravano tutti i grandi appassionati di motori di fine Ottocento ed è qui che prende forma anche l’idea delle vetturette Welleyes prodotte da Ceirano e progettate da Faccioli.

Le nomine

Il presidente della società FIAT, proclamato proprio quel lontanissimo 11 luglio 1899, è Ludovico Scarfiotti. Il vice presidente è Emanuele Cacherano di Bricherasio, il noto Giovanni Agnelli viene invece nominato segretario del consiglio. I consiglieri sono Michele Ceriana, Alfonso Ferrero di Ventimiglia, Cesare Goria Gatti, Carlo Racca, Roberto Biscaretti di Ruffia e Luigi Damevino. Per vedere la primissima fabbrica FIAT bisogna aspettare l’anno successivo: nel 1900 viene, infatti, realizzato lo stabilimento produttivo di auto della giovanissima Fabbrica Italiana Automobili Torino in Corso Dante a Torino.

Dall’impianto escono 24 autovetture, realizzate grazie al lavoro dei 35 operai assunti. Nel gruppo degli investitori e fondatori che abbiamo visto, i firmatari dell’atto costitutivo, spicca subito Giovanni Agnelli, ex ufficiale di cavalleria e appassionato di meccanica, conosciuto fin da subito per la sua determinazione e un’ottima visione strategica. Solo tre anni dopo la fondazione di FIAT egli diventa amministratore delegato.

In questa veste organizza un giro d’Italia in automobile, per pubblicizzare l’azienda. Un evento accolto con successo, terminato all’Esposizione di Milano. La prima macchina nata a marchio FIAT è la 4 HP, nel 1904 su tutte le vetture del brand torinese appare il marchio ovale su fondo blu, disegnato da Carlo Biscaretti. Spesso rivestita di un ruolo cruciale nell’economia del territorio, FIAT vanta una storia infinita di passione e “italianità”. Le modalità di condurre gli affari sono cambiati, gli uomini nella sala di comandi pure, ma la natura di auto del popolo è rimasta nel nuovo millennio.

Con le brillanti intuizioni degli inizi, si è dato vita a un impero, dove, oltre ai marchi italiani (da Alfa Romeo a Lancia), la compagnia ha anche acquisito storiche realtà internazionali, tra cui la Chrysler, consolidandosi, senza mai fermarsi, sulla scena europea e mondiale.