Cos’è la trazione posteriore, pro e contro

La trazione posteriore è una soluzione utilizzata spesso sulle vetture sportive e di lusso. Ecco i vantaggi e gli svantaggi di questa architettura

Pubblicato: 14 Ottobre 2024 09:00

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Francesco Menna

ingegnere meccanico

Laureato in Ingegneria Meccanica, sono un appassionato di motori e musica. Quando non scrivo, suono la chitarra. Il mio sogno? Lavorare nel mondo automotive.

La trazione posteriore è una configurazione tecnica non molto diffusa sui veicoli stradali. Spesso associata a vetture sportive e di lusso, questa soluzione prevede che la potenza del motore venga trasferita alle ruote posteriori, lasciando a quelle anteriori solo il compito di sterzare. Sin dai primi modelli di auto, la trazione posteriore ha avuto un ruolo fondamentale nell’evoluzione del design e della dinamica di guida, offrendo un’esperienza di guida distinta rispetto ad altre configurazioni come la trazione anteriore o integrale. Ma cosa rende così speciale questa scelta tecnica? Quali sono i vantaggi e le criticità legati a questa impostazione? Scoprire i pro e i contro di questa soluzione ci aiuterà a capire perché, nonostante l’avanzata di altre soluzioni, essa mantenga un posto di rilievo nel cuore degli appassionati e degli ingegneri.

Le differenze fra trazione anteriore e posteriore

La scelta tra trazione anteriore e posteriore in un’automobile incide significativamente sul comportamento su strada del veicolo, influenzando fattori come maneggevolezza, stabilità e prestazioni. Nel primo caso, la potenza e la coppia erogate dal motore sono trasmesse alle ruote anteriori, che hanno il compito sia di spingere l’auto in avanti, sia di sterzare. Questa configurazione offre diversi vantaggi, tra cui una maggiore efficienza nei consumi grazie a una trasmissione più semplice e un peso complessivo inferiore. Inoltre, la maggiore aderenza delle ruote anteriori, dovuta al peso del motore posto sopra di esse, garantisce una buona stabilità su strada, soprattutto in condizioni di bagnato. Tuttavia, presenta alcuni limiti, come una minore agilità in curva rispetto alla trazione posteriore e una maggior tendenza al sottosterzo.

In un’automobile a trazione posteriore, la potenza del motore viene invece trasmessa alle ruote posteriori. Questa configurazione conferisce al veicolo una maggiore agilità e un comportamento di guida più coinvolgente, grazie a un migliore bilanciamento dei pesi e a una risposta più diretta agli input dello sterzo. Tuttavia, tale configurazione richiede una guida più attenta, soprattutto su superfici scivolose, poiché le ruote posteriori possono perdere aderenza più facilmente, provocando slittamenti o, nei casi peggiori, testacoda.

Vantaggi e svantaggi di questa soluzione

La trazione posteriore offre diversi vantaggi che la rendono una scelta popolare nel mondo delle auto sportive e di lusso. Ecco i principali:

  • maggiore agilità: la trazione posteriore conferisce all’auto una guida più reattiva e divertente. Le ruote motrici al posteriore offrono un comportamento più neutro in curva e permettono di sfruttare al meglio le prestazioni del veicolo;
  • migliore bilanciamento dei pesi: il motore, posizionato longitudinalmente, contribuisce a distribuire meglio il peso sull’auto, migliorandone la maneggevolezza e la stabilità;
  • trazione in accelerazione: su superfici asciutte, la trazione posteriore offre una migliore aderenza in accelerazione, poiché il peso dell’auto tende a trasferirsi sulle ruote posteriori, aumentando il grip disponibile;
  • sensazioni di guida più coinvolgenti: la trazione posteriore trasmette al conducente sensazioni più intense e dirette, rendendo la guida più appagante e divertente.

Nonostante i numerosi vantaggi, questa particolare soluzione presenta anche alcuni aspetti negativi che è bene considerare:

  • minor aderenza su superfici scivolose: questo tipo di trazione è più sensibile alle condizioni atmosferiche avverse come pioggia, neve o ghiaccio. Le ruote posteriori, che hanno il compito di far accelerare l’auto, possono perdere aderenza più facilmente, provocando slittamenti e rendendo la guida più impegnativa.
  • maggiore complessità meccanica: la trasmissione è generalmente più complessa rispetto a quella usata nel caso della trazione anteriore, in quanto l’albero di trasmissione è più lungo e si usano dei componenti aggiuntivi. Quanto appena detto vale nel caso in cui il motore sia posizionato all’anteriore. Con propulsore centrale o posteriore, quanto appena detto non è da considerare. L’aggiunta di componenti extra si traduce in un peso maggiore e in costi di manutenzione potenzialmente più elevati;
  • comportamento sovrasterzante: in condizioni limite, le auto a trazione posteriore tendono a sovrasterzare, ovvero il posteriore dell’auto tende a slittare verso l’esterno della curva. Questo comportamento può essere meno intuitivo per i guidatori meno esperti e richiede una maggiore attenzione. Di solito, infatti, le auto stradali sono progettate per puntare più al sottosterzo;
  • consumi leggermente superiori: nel caso si faccia riferimento ad un’auto con motore anteriore e trazione posteriore, a causa della trasmissione più complessa e del peso maggiore, si possono verificare consumi di carburante leggermente superiori.

La trazione posteriore offre un’esperienza di guida più coinvolgente e sportiva, ma richiede una maggiore attenzione e abilità da parte del conducente, soprattutto in condizioni di bassa aderenza. La scelta tra anteriore e posteriore dipende dalle proprie esigenze e preferenze personali. Se si cerca un’auto comoda, pratica e sicura in ogni condizione, la trazione anteriore potrebbe essere la scelta più adatta. Se invece si desidera una vettura sportiva e divertente da guidare, quella posteriore potrebbe offrire maggiori soddisfazioni, pur richiedendo una guida più attenta.