Volvo: la sicurezza del futuro è già qui

Volvo, l’auto che ascolta: inclusività, design e sicurezza per tutti

Pubblicato: 23 Luglio 2025 14:17

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Serena Cappelletti

giornalista e automotive specialist

Giornalista, autrice e conduttrice di programmi tv, PR specializzata, sempre nel settore dell'Automotive. L'ultima esperienza l’ha vista responsabile della comunicazione dell'Autodromo Nazionale Monza. Interviste esclusive, prove auto e un nuovo format video: Serena è il volto [e la voce] di Virgilio Motori.

Progettare per la vita reale, con al centro la persona: il metodo svedese che cambia il paradigma aziendale.

La sicurezza non è solo una questione di tecnologia, ma di cultura. E Volvo Cars lo dimostra da decenni, mettendo al centro ogni individuo – senza distinzioni – nel processo di progettazione e innovazione. Dal design all’ingegneria, passando per la leadership inclusiva, l’azienda svedese è un caso esemplare di come visione, rispetto e concretezza possano creare automobili migliori. Per tutti.

Design che accoglie, sicurezza che protegge

Volvo non progetta auto per i test, ma per la vita reale. Lo ha dichiarato con orgoglio Lotta Jakobsson, Senior Technical Specialist del Volvo Safety Centre, durante l’incontro stampa “Volvo esempio di Women Empowerment” tenutosi al Volvo Studio di Milano. Un’occasione per raccontare come la Casa svedese interpreti la sicurezza come valore universale e continuo, che si costruisce a partire dall’ascolto delle persone e dall’analisi dei dati reali sugli incidenti.

Non è un caso che molte delle innovazioni di Volvo – come gli airbag laterali o il sistema WHIPS per la protezione dal colpo di frusta – siano nate proprio dallo studio approfondito del comportamento umano in caso di urto. Jakobsson, che ha dedicato 35 anni alla biomeccanica, ha ideato anche il primo manichino da crash test che riproduce una donna incinta: un simbolo tangibile di come l’approccio Volvo sia realmente inclusivo e concreto.

L’auto disegnata per tutti

Nel design Volvo la forma segue la funzione, ma la funzione segue le persone. Katharina Sachs, Senior Exterior Designer e mente dietro l’aspetto della nuova EX30, ha raccontato come in Volvo non esista l’auto per “l’utente medio”, ma un approccio che tiene conto delle esigenze di tutti. “Il nostro obiettivo è creare uno spazio che promuova benessere e accessibilità”, ha spiegato Sachs.

Non si tratta solo di stile – volutamente sobrio e rassicurante – ma di usabilità quotidiana: dall’altezza dei comandi alla visibilità, ogni dettaglio è pensato per accogliere e non per escludere. L’ambiente interno, poi, deve essere un rifugio, un’estensione del proprio modo di essere, un luogo dove si possa guidare in serenità e sicurezza.

Una leadership basata sulla fiducia

Nel 2024 le donne rappresentavano il 50% dell’Executive Management Team Volvo, il 31% della senior leadership e il 27% dell’intera forza lavoro. Numeri già significativi, che il marchio punta a migliorare: 34% di donne leader entro il 2030, parità retributiva entro il 2027.

Chiara Angeli, Head of Commercial Operations di Volvo Car Italia, è una delle voci più autorevoli di questa trasformazione. In azienda dal 1996, ha scalato posizioni chiave grazie a un ambiente che – come racconta lei stessa – “ti valorizza come persona, prima ancora che come professionista”. Ed è proprio questo il cuore dell’approccio Volvo: mettere l’individuo al centro. Un valore che si riflette anche nel Volvo Studio di Milano, dove cultura, arte e tecnologia si incontrano per costruire una comunità.

Non un premio, ma un riconoscimento di sistema

Il premio Sandy Myhre – conferito a Volvo dal WWCOTY (Women Worldwide Car Of The Year), unica giuria automobilistica al mondo interamente femminile – è un segno concreto di come il brand scandinavo stia cambiando il volto del settore automotive, tradizionalmente maschile e poco permeabile al cambiamento. Ma in Volvo non si tratta di marketing: sono i dati e i risultati a parlare.

Sandy Myhre ha dichiarato: “È una questione di prodotti, ma anche di attitudine aziendale. Volvo dà concrete opportunità a tutti, in un settore ancora oggi segnato da stereotipi. È un esempio per l’intera industria.”

Premio Sandy Myhre
Ufficio Stampa Volvo
Premio Sandy Myhre – conferito a Volvo dal WWCOTY (Women Worldwide Car Of The Year)

Oltre le stelle dei crash test

Fin dal 1970, Volvo raccoglie e analizza i dati degli incidenti stradali che coinvolgono le proprie vetture. È da lì che nascono i progressi della sicurezza, non da laboratori sterilizzati. Con l’iniziativa E.V.A. (Equal Vehicles for All), Volvo ha reso pubblici i propri dati e i propri manichini di test, affinché tutta l’industria potesse progettare veicoli più sicuri per ogni tipo di corpo, indipendentemente da genere, statura o peso. Una mossa coraggiosa e generosa, che dimostra come per Volvo il concetto di leadership significhi anche responsabilità collettiva.

Il futuro si costruisce sulle persone

Nel 2024 Volvo ha registrato risultati economici da record: 763.389 vetture vendute e 400,2 miliardi di corone svedesi di fatturato. Ma il vero successo non si misura in numeri. Si misura nella capacità di restare fedeli ai propri valori e di evolvere in coerenza con essi. Che si parli di sostenibilità ambientale o inclusione sociale, la strategia Volvo è sempre stata chiara: mettere al centro le persone. Perché non esiste sicurezza senza rispetto e non esiste progresso senza umanità.