Aria condizionata in auto: quando fare la ricarica e quanto costa

L'aria condizionata in auto, come a casa, è importante in quanto consente di viaggiare freschi anche nelle giornate più calde. Occorre provvedere alla manutenzione dell'impianto

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Laura Raso

automotive specialist

Cresciuta nel paese della Moto Guzzi, coltiva la passione per i motori e trasforma l’amore per la scrittura in lavoro, diventando Web Content Editor esperta settore automotive.

Pubblicato: 28 Giugno 2018 09:40Aggiornato: 22 Luglio 2024 15:47

Giornate di caldo torrido in tutta Italia, anche al nord e nelle zone dove ha tardato ad arrivare l’estate. Oggi le temperature sono davvero torride e quindi uno degli elementi che salva la vita degli automobilisti costretti a macinare chilometri in macchina è senza alcun dubbio il condizionatore.

Bene usarlo, è vero, ma quanto è importante sapere come provvedere alla sua manutenzione, per evitare problemi e danni e soprattutto che si scarichi e non funzioni proprio quando necessario? E allora una domanda sorg spontanea: quando è necessario ricaricare l’aria condizionata dell’auto?

Ricarica aria condizionata auto: i segnali

Con la ricarica dell’aria condizionata per l’auto si ripristina la quantità di gas refrigerante che si trova nel circuito del condizionatore: il giusto raffreddamento avviene, infatti, se questo è a livello, in caso contrario si osserva un calo dell’efficienza. Ma come si può fare a capire che il condizionatore della propria auto necessita di una ricarica? Ci sono alcuni segnali che possono aiutarci, tra cui:

  • la minore capacità di raffreddare l’abitacolo;
  • la fuoriuscita di cattivi odori proprio dalle bocchette dell’aria condizionata.

Quando procedere alla ricarica

In linea generale, è consigliabile ricaricare il climatizzatore ogni due anni o ogni 60.000 chilometri percorsi. Con la stessa cadenza temporale è necessario anche andare a sostituire il filtro disidratatore, importante perché cattura le impurità presenti nell’aria e contribuisce all’assorbimento dell’umidità.

E ancora non è tutto, perché è necessario, più o meno ogni 15.000 chilometri, provvedere anche alla sostituzione del filtro dell’abitacolo. Se, poi, fuoriesce troppo cattivo odore, allora bisogna provvedere anche alla pulizia totale dell’evaporatore.

Come si ricarica l’aria condizionata dell’auto

In che cosa consiste la procedura di rifornimento di gas? Innanzitutto è bene sapere che la ricarica può essere effettuata presso i distributori di carburante attrezzati o le officine specializzate, in entrambi i casi è necessario che il centro sia in possesso di apposita abilitazione.

E che dire del prezzo del servizio? Il costo della ricarica oscilla in genere tra i 100 e i 300 euro, variazione che dipende sia dal modello del veicolo che dalla quantità di gas refrigerante che l’impianto può contenere, generalmente compresa tra 470 g e 1 kg.

Un’informazione in più, che bisogna conoscere

Le auto immatricolate a partire dal primo gennaio 2017, devono essere ricaricate solo con il gas R1234yf, come prevedono le normative europee vigenti.  Invece tutti gli altri modelli, fabbricati prima di quella data, possono essere rabboccati con il precedente R134A, che ancora oggi è in commercio. In circolazione, inoltre, ci sono ancora mezzi talmente datati, da montare climatizzatori che funzionano con un tipo di gas non più disponibile: in questi casi, è necessaria la conversione dell’impianto.

La tendenza per il prossimo futuro sarà quella di utilizzare soltanto gas a basso impatto ambientale, per limitare l’effetto serra favorito dalle emissioni degli impianti più vetusti.

Detto ciò, possiamo affermare con certezza che ricaricare da soli il climatizzatore dell’auto non è di certo un’operazione facile e può comportare dei rischi; motivo per il qual, se non si è più che esperti, è meglio far effettuare l’operazione a personale specializzato.