Climatizzatore manuale o automatico, guida alla scelta e alla manutenzione

I pro e i contro di queste due tipologie di climatizzatore presenti ormai in ogni veicolo, che rendono più piacevoli i viaggi

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Barbara Crimaudo

giornalista e automotive specialist

Laureata in editoria e giornalismo, ha trasformato la sua passione per le due e quattro ruote in lavoro, diventando tester editor e collaborando con importanti realtà editoriali italiane

Pubblicato: 12 Giugno 2024 19:03

Il climatizzatore auto è uno degli elementi più importanti per tutti coloro che utilizzano quotidianamente questo mezzo per muoversi. Sia in inverno che in estate, l’aria condizionata ha negli ultimi anni migliorato i tragitti, durante il viaggio e anche nel momento di rientrare in auto, fredda o calda a seconda della stagione. Col passare degli anni sono nati poi i climatizzatori automatici che possono sostituire quello manuale, lasciando che l’automobilista pensi solamente alla strada, senza doversi distrarre dalla temperatura e modalità migliore per rendere tranquillo e comodo il tragitto verso la propria meta. Prima di capire come funziona e quali sono i vantaggi del climatizzatore auto manuale o automatico, vediamo come è il sistema.

Come funziona l’aria condizionata auto

L’impianto dell’aria condizionata è stato progettato per adattarsi alle esigenze di ogni automobilista, quindi è possibile regolare la temperatura attraverso le manopole. In estate, quando nell’abitacolo è presente l’aria calda e accendiamo il condizionatore, questa viene raffreddata nel momento in cui fa ingresso nell’evaporatore, all’interno del quale circola un liquido freddo. Successivamente è compito del compressore mettere in circolazione questo fluido all’interno dell’impianto.

Mentre nel passaggio successivo il liquido refrigerante passa attraverso il condensatore dove si liquefà prima di essere inviato in un serbatoio, all’interno del quale vengono trattenute impurità e umidità. Nell’ultimo passaggio il liquido viene vaporizzato ed immesso nell’ambiente per rinfrescare l’abitacolo.

I componenti dell’impianto di aria condizionata

Qualora si presenti l’esigenza di dover cambiare le componenti dell’impianto di aria condizionata, vi elenchiamo quali sono:

  • condensatore;
  • valvola di espansione;
  • evaporatore;
  • compressore;
  • filtro;
  • centralina elettronica di gestione.

Attenzione, la centralina elettronica e l’evaporatore sono installati all’interno dell’abitacolo, mentre le parti del sistema sono posizionate nel vano motore.

Altro fattore da prendere in considerazione è la manutenzione dell’impianto di condizionamento e prevenire che odori sgradevoli fuoriescano al momento del suo utilizzo. Per evitare il ristagno di germi e batteri è una buona abitudine prima di spegnere il motore di portare il riscaldamento al massimo. In questo modo si impedisce anche la formazione di muffe nell’evaporatore, perché l’aria calda asciuga le parti eventualmente inumidite all’interno dell’impianto. Qualora, invece, si avvertono cattivi odori al momento dell’avvio del condizionatore auto, prima di spegnere il motore si dovrà disattivare l’aria condizionata e far partire la ventola al massimo della sua potenza così da impedire alla condensa di ristagnare.

Quali sono i costi

Un climatizzatore automatico ha un costo maggiore rispetto a quello manuale, che può arrivare anche a molte centinaia di euro. La scelta di installarlo o meno è una decisione che deve prendere il guidatore, in quanto non tutti i modelli lo prevedono di serie. Nonostante sia un beneficio per la guida e la permanenza in auto, molti decidono di indirizzare quei soldi ad altri accessori, come i sensori di parcheggio, i tergicristalli o fari diurni e notturni che si attivano in automatico. Altre comodità possono essere i finestrini posteriori e la regolazione degli specchietti elettrici.

Quanto inquinano?

L’uso del climatizzatore comporta costi anche in termini di consumo di carburante e di inquinamento. Non è raro infatti sentire un affaticamento dell’auto quando viene attivato il climatizzatore, sia nei viaggi lunghi che in quelli più brevi. Utilizzando quello manuale, è possibile diminuire la potenza del getto d’aria o spegnerlo completamente, agendo sulle manopole. L’automatico invece comporta una spesa maggiore perché mantiene costante la temperatura scelta e la sua attività, togliendo potenza al motore e utilizzando maggiore quantità di benzina o di gasolio.

Durata dei viaggi e regolazione: parlando di tempo, il climatizzatore manuale richiede alcuni minuti per scegliere la modalità migliore per ottenere la temperatura gradita. Con l’automatico, invece, occorre semplicemente impostare i gradi che si intendono avere all’interno dell’auto, sicuri che al resto penserà il sistema. È doveroso però ricordare che un modo per rinfrescare l’abitacolo è anche abbassare i finestrini o lasciare le portiere aperte per qualche minuto prima di entrare in auto, senza dover necessariamente sfruttare il climatizzatore.