Pretensionatore delle cinture, cos’è e a cosa serve

Il pretensionatore è un dispositivo che consente di salvare la vita dei passeggeri di un'auto in caso di impatto violento. Ecco come funziona

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Francesco Menna

ingegnere meccanico

Laureato in Ingegneria Meccanica, sono un appassionato di motori e musica. Quando non scrivo, suono la chitarra. Il mio sogno? Lavorare nel mondo automotive.

Pubblicato: 6 Luglio 2024 09:00

Il pretensionatore delle cinture di sicurezza è un dispositivo fondamentale per la sicurezza passiva dei veicoli moderni. Introdotto inizialmente negli anni ’80, ha rivoluzionato il modo in cui le cinture di sicurezza proteggono i passeggeri in caso di collisione. Ma cos’è esattamente e quale ruolo svolge nel garantire la nostra incolumità? Nonostante oggi sia scontata la sua presenza, capiremo quanto, in realtà, una sua assenza o malfunzionamento, potrebbe rappresentare una vera e propria mancanza fondamentale. Ha un forte impatto sulla sicurezza stradale e questo dispositivo collabora con altri sistemi di sicurezza del veicolo per ridurre il rischio di lesioni gravi o mortali.

Come funziona il pretensionatore delle cinture

Il pretensionatore delle cinture di sicurezza è un dispositivo che si attiva durante una collisione per ridurre lo spazio tra il passeggero e la cintura di sicurezza. Questo meccanismo permette alla cintura di aderire saldamente al corpo del passeggero, migliorando la protezione. Il funzionamento del pretensionatore comincia dal rilevamento dell’impatto. In particolare, I veicoli moderni sono dotati di sensori che rilevano improvvise decelerazioni o collisioni. Questi possono essere accelerometri o sensori a pressione situati in vari punti del veicolo.

Quando viene rilevata una imminente collisione, i sensori inviano un segnale elettronico all’unità di controllo del pretensionatore. Il cuore di quest’ultimo è costituito da un meccanismo di attivazione che può essere basato su:

  • un piccolo “esplosivo” come nel caso del pirotecnico;
  • un motore elettrico;
  • un gas compresso.

Le tre tipologie verranno approfondite in un secondo momento. Nella maggior parte dei casi, il pretensionatore utilizza una carica pirotecnica (un piccolo esplosivo). Quando il segnale elettronico giunge a destinazione, la carica esplode. L’esplosione genera gas ad alta pressione che viene utilizzato per attivare un pistone, collegato al meccanismo di avvolgimento della cintura di sicurezza, che a sua volta avvolge rapidamente la cintura di sicurezza su un rullo, riducendo immediatamente il gioco della cintura e stringendola saldamente attorno al passeggero.

Dopo che il pretensionatore ha svolto la sua funzione iniziale di tensionamento rapido della cintura, il sistema di ritenuta deve permettere un po’ di movimento controllato del passeggero. Questo è necessario per dissipare l’energia dell’impatto e prevenire lesioni dovute a un’eccessiva compressione. Il rilascio graduale avviene grazie a limitatori di sforzo integrati nel sistema delle cinture di sicurezza.

Il pretensionatore funziona in stretta collaborazione con altri sistemi di sicurezza del veicolo, come gli airbag. In un incidente, mentre il pretensionatore si attiva per tendere la cintura e mantenere il passeggero in posizione, gli airbag si gonfiano per fornire un cuscino protettivo e attutire eventuali parti del corpo che potrebbero continuare a muoversi per inerzia dopo l’impatto. Questo coordinamento riduce significativamente il rischio di lesioni gravi alla testa, al torace e ad altre parti del corpo. I pretensionatori sono progettati per essere altamente affidabili e duraturi. Tuttavia, dopo un incidente in cui sono stati attivati, è fondamentale sostituirli, insieme alle cinture di sicurezza, per garantire la sicurezza continua del veicolo.

Quante tipologie esistono

Come già anticipato, esistono varie tipologie di pretensionatori per cinture di sicurezza. In particolare, il più semplice è quello meccanico. Funziona con una molla precaricata che viene sbloccata da un sistema meccanico in caso di urto violento. Essa si distende rapidamente, tendendo la cintura e avvicinando il corpo del passeggero al sedile. Questo sistema è più semplice ed economico, ma meno efficiente del pretensionatore pirotecnico.

Il pretensionatore pirotecnico, invece, utilizza una piccola carica esplosiva che viene innescata da una centralina elettronica in caso di urto. L’esplosione fa sì che un gas azioni un pistone, il quale tende la cintura in modo ancora più rapido e con una forza maggiore rispetto al sistema citato in precedenza. Questo tipo di pretensionatore offre una migliore protezione, soprattutto in caso di urti frontali ad alta velocità, ma è più costoso e complesso.

In entrambi i casi, entra in azione in frazioni di secondo prima dell’impatto, garantendo che la cintura sia ben tesa e in grado di trattenere il passeggero in modo efficace. Infine, esiste quello con attivazione elettrica. L’utilizzo di un motorino elettrico offre alcuni vantaggi rispetto ai sistemi tradizionali:

  • maggiore precisione e controllo: l’elettronica permette di modulare la forza di tensionamento in base al tipo di urto e alle caratteristiche del passeggero;
  • attivazione selettiva: il pretensionatore può essere attivato solo per i sedili occupati, ottimizzando il funzionamento del sistema;
  • l’elettronica facilita l’interazione con airbag, sistemi di controllo della stabilità e altri dispositivi di sicurezza.

I pretensionatori elettrici, con la loro precisione e versatilità, migliorano sia la sicurezza che il comfort di guida in una varietà di situazioni. Quelli a gas compresso, meno comuni ma efficaci, forniscono un’alternativa meccanicamente semplice con una risposta altrettanto veloce. In definitiva, il pretensionatore delle cinture di sicurezza è una tecnologia avanzata e vitale per la sicurezza stradale, salvando vite umane e riducendo il numero e la gravità delle lesioni in caso di incidente. Con il continuo progresso tecnologico, possiamo aspettarci ulteriori miglioramenti e innovazioni che rafforzeranno ancora di più la nostra sicurezza sulle strade.