Certificato di proprietà (ex foglio complementare): cos’è

Il Certificato di proprietà (ex foglio complementare) serve per l'immatricolazione, il trasferimento di proprietà, l'aggiornamento della carta di circolazione

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Fabio Lepre

giornalista

Appassionato di motori e narratore delle storie dell'industria dell'auto. Sempre alla ricerca di notizie sul mondo delle 4 ruote e delle novità normative.

Pubblicato: 21 Marzo 2024 13:34

La circolazione in auto richiede il possesso di una serie di documenti tra cui è centrale il Certificato di proprietà. Si tratta infatti del documento che conferma lo stato giuridico del veicolo e ne identifica il proprietario. Rilasciato dalle unità territoriali dell’Aci, sostituisce il precedente foglio complementare e viene registrato nel Pubblico registro automobilistico.

Nonostante la sua importanza, il Certificato di proprietà è spesso trascurato, forse perché non è obbligatorio averlo con sé durante la circolazione ovvero non bisogna mostrarlo nel caso di controlli stradali. È comunque indispensabile per accedere ai servizi del PRA, come il passaggio di proprietà. Tra l’altro dal 5 ottobre 2015, il Certificato di proprietà viene rilasciato in formato digitale anziché cartaceo. Con due conseguenze per gli automobilisti: la riduzione del numero di documenti da conservare in auto e la diminuzione del rischio di smarrimento o furto del certificato.

Certificato di proprietà (ex foglio complementare): a cosa serve

Il Certificato di proprietà (ex foglio complementare) attesta la legittima proprietà di un veicolo. Viene emesso principalmente dal Pubblico registro automobilistico o da agenzie specializzate nell’immatricolazione. Come accennato, oggi è rilasciato solo in formato digitale e garantisce una maggiore sicurezza contro la contraffazione e il rischio di smarrimento. Le informazioni essenziali presenti nel certificato di proprietà sono:

  • i dati anagrafici del proprietario come nome, cognome, data di nascita, residenza;
  • la targa del veicolo;
  • la data di immatricolazione;
  • il numero di telaio;
  • le specifiche del veicolo come il tipo di alimentazione, la classe energetica;
  • la presenza di eventuali ipoteche o gravami registrati, come fermi amministrativi.

Sebbene il Certificato di proprietà sia fondamentale per il trasferimento di proprietà non è richiesto durante i controlli standard. Il suggerimento è di conservare questo documento in un luogo sicuro.

Il passaggio di proprietà di un veicolo

Il passaggio di proprietà di un veicolo richiede una serie di formalità da rispettare. A iniziare dalla produzione della documentazione necessaria, come il certificato di residenza e una copia del documento di identità, e quelli che identificano il veicolo, come la carta di circolazione. Viene quindi richiesto un atto di vendita autenticato e la firma del venditore deve essere certificata al PRA, la Motorizzazione civile o un notaio. Entro 60 giorni dall’autenticazione, il passaggio di proprietà deve essere formalmente registrato e deve essere emesso il Certificato di proprietà aggiornato dall’Aci. Quindi è richiesta la modifica della carta di circolazione con il coinvolgimento della Motorizzazione civile.

Come ottenere il Certificato di proprietà digitale

Il Certificato di proprietà digitale è un documento archiviato nei sistemi informatici dell’Aci (Automobile club d’Italia). Nella fase di acquisto di un veicolo, all’intestatario viene rilasciata una ricevuta contenente un codice che consente l’accesso al documento. Per accedere al Certificato di proprietà digitale ci sono tre modalità:

  • la scansione del codice QR presente sulla ricevuta con un telefono abilitato: genera la visualizzazione del documento;
  • il collegamento al sito web indicato sulla ricevuta e l’inserimento del codice ricevuto: consente di scaricare il documento;
  • l’utilizzo della funzione “consulta il certificato di proprietà digitale” nella sezione dedicata del sito dell’Aci: permette di accedere al documento.

Il Certificato di proprietà digitale può essere richiesto alle unità territoriali dell’Aci al costo di 6 euro. In alternativa è disponibile il servizio online Visuranet al costo di 8,81 euro.

La vendita di un’auto senza il foglio complementare

Per la vendita del proprio veicolo ci sono due strade percorribili: rivolgersi a un’agenzia di pratiche automobilistiche, pagando una commissione per l’intermediazione. Oppure procedere in autonomia con conseguente risparmio di denaro. In questo secondo caso bisogna redigere un atto di vendita che può essere compilato sul retro del certificato di proprietà o tramite una scrittura privata.

Questa opzione permette di includere la clausola “visto e piaciuto” che tutela il venditore da eventuali cambi di idea dell’acquirente. Quindi l’atto di vendita deve essere autenticato negli uffici dell’Aci oppure in quelli del Comune, allo Sportello telematico dell’automobilista, tramite le agenzie automobilistiche convenzionate, il notaio o la Motorizzazione civile.

Se ci si rivolge all’Aci o a un’agenzia di pratiche automobilistiche occorre registrare in contemporanea il passaggio di proprietà. In caso contrario si ha a disposizione un periodo di 60 giorni dalla firma dell’atto. Viene quindi rilasciato un nuovo Certificato di proprietà con i dati aggiornati dell’acquirente e contemporaneamente viene aggiornata anche la carta di circolazione.

Il passaggio di proprietà comporta alcune spese da sostenere, tra cui l’imposta provinciale di trascrizione, i costi dovuti al Pra, l’imposta di bollo e l’adeguamento del libretto di circolazione. I documenti necessari per la vendita dell’auto sono;

  • l’atto di vendita;
  • il Certificato di proprietà;
  • le copie dei documenti d’identità del venditore e dell’acquirente;
  • il libretto di circolazione del veicolo;
  • le copie dei codici fiscali del venditore e dell’acquirente;
  • il modello TT2119 compilato con le specifiche del veicolo e la firma del dichiarante.

Dopo alcuni mesi, l’acquirente può richiedere una visura dell’auto per verificare l’avvenuto passaggio di proprietà. In definitiva, per la vendita dell’auto è indispensabile in possesso il certificato di proprietà.

Come sostituire il Certificato di proprietà

Nel caso di smarrimento, furto, deterioramento o distruzione del Certificato di proprietà bisogna seguire una serie di procedure per ottenere una copia del documento. La prima azione da compiere è la denuncia a una stazione dei Carabinieri o a un comando di Polizia. Anche se la denuncia può essere presentata da una persona diverso dall’intestatario del veicolo, purché identificato nel verbale, la richiesta del duplicato è riservata solo all’intestatario stesso o ai soggetti aventi titolo, quali eredi o acquirenti. In questo caso bisogna richiedere la modifica della registrazione di proprietà a loro favore.

Per ottenere il duplicato del Certificato di proprietà, i punti di riferimento sono le agenzie territoriali dell’Aci, fornendo la denuncia originale o una copia autenticata, un documento d’identità valido e compilare il modulo NP3C. Il costo dell’operazione è di 13,50 euro.

Il Documento unico di circolazione

Nel mese di aprile 2020 è stato introdotto il Documento unico di circolazione che unisce il Certificato di proprietà e la carta di circolazione. Raccoglie i dettagli tecnici del veicolo, come il numero di telaio e la cilindrata, insieme a informazioni burocratiche come il nome del proprietario e il passaggio di proprietà. Per averlo bisogna compilare l’apposito modulo, disponibile per il download sul sito web dell’Aci o negli uffici territoriali competenti. Il Duc può essere utilizzato per l’immatricolazione di auto nuove, il trasferimento di proprietà, l’aggiornamento della carta di circolazione.