Carta di circolazione auto: guida completa alla lettura

La carta di circolazione certifica l'idoneità del veicolo alla circolazione e fornisce le informazioni per operazioni come la vendita, l'acquisto o la modifica

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Fabio Lepre

giornalista

Appassionato di motori e narratore delle storie dell'industria dell'auto. Sempre alla ricerca di notizie sul mondo delle 4 ruote e delle novità normative.

Pubblicato: 27 Gennaio 2021 13:22Aggiornato: 2 Dicembre 2024 21:58

La carta di circolazione, nota come libretto di circolazione, è uno dei documenti più importanti per chi possiede un veicolo. Si tratta del certificato ufficiale che attesta l’idoneità del mezzo alla circolazione su strada e contiene informazioni tecniche e amministrative fondamentali. Per quanto possa sembrare un documento complesso, la comprensione del contenuto è importante per una gestione consapevole del proprio veicolo, dal rispetto delle normative alle operazioni di manutenzione e compravendita.

Libretto di circolazione dell’auto, a cosa serve

La carta di circolazione è suddivisa in due facciate, ognuna con diverse sezioni e dettagli. Nella facciata anteriore si trovano i dati principali relativi al veicolo e al suo intestatario, mentre la facciata posteriore contiene una legenda esplicativa dei codici utilizzati e spazi per annotazioni importanti come revisioni o trasferimenti di proprietà.

Qual è il significato dei codici sul libretto di circolazione

In alto nella facciata anteriore è riportata la sigla dello Stato che ha emesso il documento, seguita dal nome dell’autorità competente, in Italia rappresentata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Sotto, il documento presenta il numero di immatricolazione del veicolo e la sua targa, identificata dal codice A. La data della prima immatricolazione è indicata con il codice B, mentre i codici C1 e C2 contengono i dati del proprietario e, se diverso, dell’intestatario. Queste informazioni individuano chi è legalmente responsabile del veicolo.

  • A: targa dell’auto;
  • B: data di prima immatricolazione;
  • C: sezione riservata ai dati del proprietario o intestatario;
  • C.1.1 e C.1.2: dati intestatario della carta di circolazione;
  • C.2.1 e C.2.2: nome e cognome del proprietario del veicolo;
  • C.3: persona fisica che può utilizzare il mezzo oltre al proprietario;
  • C.3.1 – C.3.2 – C.3.3: nome, cognome e indirizzo del soggetto;
  • D.1: marca;
  • D.2: modello;
  • D.3: denominazione commerciale;
  • E: numero d’identità del veicolo, numero del telaio;
  • F: massa;
  • F.1: massa massima ammissibile;
  • F.2: massa massima ammissibile del veicolo in servizio nello Stato di immatricolazione;
  • F.3: massa massima ammessa dell’insieme;
  • G: massa del veicolo in servizio carrozzato in kg;
  • H: durata di validità, se non illimitata;
  • I: data di immatricolazione alla quale si riferisce il libretto;
  • J: categoria del veicolo;
  • J.1: destinazione e uso;
  • J.2: carrozzeria;
  • K: numero di omologazione;
  • L: numero di assi;
  • M: interasse;
  • N: per i mezzi di massa superiore alle 3.5 tonnellate, indica la ripartizione della massa sui vari assi, identificati come N.1; N.2; N.3; N.4; N.5;
  • O: massa massima ammessa a rimorchio;
  • O.1: rimorchio frenato (espresso in kg);
  • O.2: rimorchio non frenato (espresso in kg);
  • P: motore;
  • P.1: cilindrata;
  • P.2: potenza massima in kilowatt;
  • P.3: tipo di alimentazione (benzina/diesel);
  • P.4: regime in giri/min al quale è espressa la potenza;
  • P.5: numero di serie del motore;
  • Q: rapporto peso/potenza per i motocicli, riportato in kw/kg;
  • R: colore;
  • S: posti a sedere;
  • S.1: numero di posti a sedere compreso il conducente;
  • S.2: numero di posti in piedi eventualmente disponibili;
  • T: velocità massima;
  • U: rumorosità in decibel;
  • U.1: a veicolo fermo;
  • U.2: regime motore in giri/min;
  • U.3: a veicolo in marcia;
  • V: emissioni inquinanti (espresse in g/km o g/kwh);
  • V.1: CO2;
  • V.2: HC;
  • V.3: NOx;
  • V.4: HC + NOx;
  • V.5: particolato (per motori diesel);
  • V.6: regime di assorbimento per motori diesel (in giri/min);
  • V.7: CO2;
  • V.8: consumo dichiarato in litri/100 km nel ciclo misto;
  • V.9: classe di emissioni inquinanti (Euro 1, Euro 2, Euro 6, …);
  • W: capacità del serbatoio.

Nella seconda sezione, il focus è sulle caratteristiche tecniche del mezzo. Il codice D1 specifica la marca del veicolo, mentre il codice D2 identifica il modello e D3 la denominazione commerciale. Un dettaglio importante è il codice E, che riporta il numero di telaio, ovvero l’identificativo unico del veicolo. Altri codici come F1, F2 e F3 descrivono il peso massimo ammesso rispettivamente per il veicolo e per l’insieme di veicolo e rimorchio. La massa a vuoto del veicolo è indicata dal codice G.

Tra le informazioni tecniche più rilevanti troviamo il codice P1, che specifica la cilindrata, e il codice P2, che riporta la potenza del motore in kilowatt. Questi dati sono fondamentali per determinare aspetti come la tassa di circolazione o l’idoneità del veicolo per determinate categorie di patente. Il codice P3 indica il tipo di alimentazione del veicolo, come benzina, diesel, GPL o elettrico. I codici V1 e V9 descrivono il livello di emissioni inquinanti, dettagli sempre più importanti per accedere a determinate zone a traffico limitato o per beneficiare di incentivi ambientali.

La facciata posteriore

La facciata posteriore è dedicata alla spiegazione dei codici utilizzati nella parte anteriore, rendendo la carta di circolazione più accessibile a chiunque desideri comprenderne i dettagli. Questa sezione include spazi dedicati alle annotazioni amministrative, come i bollini per le revisioni obbligatorie e le registrazioni di eventuali passaggi di proprietà.

Il primo quadrante

Sono scritti tutti i dati che identificano il veicolo e il suo proprietario. In alto troviamo la sigla dello Stato membro che emette il documento, il nome per esteso dello Stato e l’autorità competente. Sotto troviamo invece il numero del libretto di circolazione, in basso il numero d’immatricolazione con un codice alfanumerico che identifica la registrazione alla Motorizzazione Civile.

Il secondo quadrante

Sono inseriti tutti i dati della Casa costruttrice, il nome del modello, il numero di telaio, la massa, la data di immatricolazione, la categoria del mezzo, il numero di omologazione, i dati sul motore, le emissioni e il colore della carrozzeria.

Il terzo quadrante

In questo spazio possiamo trovare tutte le informazioni sulle dimensioni dell’auto, il rapporto potenza/tara, le misure delle gomme e la classe di omologazione per esteso.

L’importanza della carta di circolazione

La carta di circolazione è molto più di un semplice documento: è una vera e propria carta d’identità del veicolo. La sua importanza si estende a molteplici ambiti. In primo luogo, è indispensabile per dimostrare l’idoneità del veicolo alla circolazione, sia durante i controlli su strada che in situazioni amministrative. Le informazioni tecniche riportate influenzano le decisioni di acquisto e vendita, nonché le valutazioni sull’idoneità del mezzo per specifiche attività, come il traino di rimorchi o l’accesso a determinate aree urbane.

La corretta lettura della carta di circolazione è fondamentale anche per garantire la conformità alle normative in evoluzione, soprattutto in un contesto in cui la sostenibilità ambientale gioca un ruolo sempre più rilevante. Ad esempio, i dati relativi alle emissioni e alla classe ambientale del veicolo possono determinare l’ammissibilità a specifici incentivi o il divieto di circolazione in aree particolarmente sensibili.