Quando è il momento giusto per fare la revisione della moto

La revisione periodica delle moto è un obbligo legale in Italia finalizzato a garantire la sicurezza stradale e il rispetto delle normative ambientali

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Fabio Lepre

giornalista

Appassionato di motori e narratore delle storie dell'industria dell'auto. Sempre alla ricerca di notizie sul mondo delle 4 ruote e delle novità normative.

Pubblicato: 15 Giugno 2021 17:05Aggiornato: 29 Novembre 2024 21:51

La revisione della moto è un obbligo per garantire la sicurezza stradale e il rispetto delle normative ambientali, oltre a essere un requisito legale per i motociclisti. La corretta informazione su scadenze, costi e procedure aiuta a evitare sanzioni e viaggiare in sicurezza.

La revisione della moto non è solo una formalità burocratica, ma un meccanismo per garantire che i veicoli circolanti siano in condizioni di sicurezza ottimali. Un sistema frenante inefficace, pneumatici usurati o problemi di illuminazione possono aumentare il rischio di incidenti, mettendo in pericolo non solo il motociclista, ma anche gli altri utenti della strada.

Scadenze della revisione della moto

Secondo l’articolo 80 del Codice della Strada, la prima revisione di una moto deve essere effettuata entro quattro anni dalla data di prima immatricolazione, e successivamente ogni due anni. Le scadenze sono calcolate in base al mese in cui è stata effettuata l’immatricolazione o l’ultima revisione. Ad esempio, se una moto è stata immatricolata a maggio 2020, dovrà essere sottoposta a revisione entro il 31 maggio 2024 e poi entro il 31 maggio 2026. Rispettare queste tempistiche è cruciale per evitare sanzioni e assicurarsi che il veicolo sia idoneo alla circolazione.

Oltre alla sicurezza stradale, la revisione mira a ridurre l’impatto ambientale delle moto. Il controllo delle emissioni inquinanti è un aspetto centrale, soprattutto in un contesto in cui le politiche di mobilità sostenibile stanno acquisendo sempre maggiore rilevanza. La revisione obbliga i motociclisti a mantenere i loro veicoli conformi ai limiti stabiliti e contribuisce a ridurre l’inquinamento atmosferico.

Costi della revisione moto

Il costo della revisione varia a seconda del luogo in cui viene effettuata. Nelle officine della Motorizzazione Civile, la tariffa è di 45 euro, mentre presso i centri di revisione privati il costo è di 78,75 euro, comprensivo di IVA e dei diritti amministrativi. Nonostante la differenza di prezzo, molti motociclisti preferiscono i centri privati per la loro maggiore flessibilità negli orari e tempi di attesa più brevi.

La scelta del centro di revisione può fare la differenza in termini di comodità e rapidità. I centri autorizzati privati offrono spesso tempi di attesa più brevi rispetto alla Motorizzazione Civile, ma a un costo leggermente superiore. Verificare che il centro sia regolarmente autorizzato garantisce la validità dei controlli effettuati.

Revisione moto, la procedura

La revisione prevede una serie di controlli tecnici per assicurare che il veicolo sia in condizioni di sicurezza. Tra gli elementi verificati ci sono i freni, che devono essere efficienti per garantire una frenata sicura, e le luci, incluse quelle dei fari, degli indicatori di direzione e della targa. Sono inoltre controllati i pneumatici, che devono avere un battistrada adeguato e non presentare danni visibili.

Particolare attenzione è dedicata alle emissioni inquinanti, che devono rispettare i limiti stabiliti dalle normative ambientali in vigore. Per i ciclomotori, è prevista anche una prova di velocità per accertarsi che non superino i 45 km/h consentiti dalla legge. Infine, viene effettuata una verifica amministrativa per controllare che il libretto di circolazione corrisponda alle caratteristiche del veicolo.

Molti centri autorizzati utilizzano strumenti avanzati per monitorare con precisione le prestazioni dei veicoli, dai freni al sistema di illuminazione.

In alcuni casi, una moto potrebbe essere sottoposta a una revisione straordinaria. Accade ad esempio se il veicolo viene coinvolto in un incidente grave che potrebbe aver compromesso la sua sicurezza. La revisione straordinaria serve a verificare che la moto sia idonea a tornare in circolazione.

Cosa fare se la revisione non viene superata

Nel caso in cui la moto non superi la revisione, il proprietario riceve un report con le anomalie riscontrate. È obbligatorio risolvere i problemi indicati e sottoporre il veicolo a una nuova revisione entro un mese. Durante questo periodo, la moto può circolare solo per recarsi al centro di revisione.
Per i veicoli d’epoca o di interesse storico, le regole della revisione possono variare. In molti casi, è prevista una frequenza diversa e controlli dedicati.

Le revisioni e le moto elettriche

Con l’aumento delle moto elettriche sul mercato, anche le revisioni stanno evolvendo per comprendere controlli specifici su batterie, sistemi di ricarica e componenti elettronici. Questi aspetti richiedono attrezzature e competenze particolari e spingono i centri di revisione a specializzarsi per rispondere alle esigenze di questa nuova categoria di veicoli.

Revisione e assicurazione: un legame stretto

Un aspetto poco considerato è il collegamento tra la revisione e l’assicurazione della moto. In caso di incidente, se il veicolo non è in regola con la revisione, l’assicurazione potrebbe rifiutare il risarcimento o rivalersi sul proprietario. Da qui l’importanza di rispettare le scadenze e mantenere il veicolo conforme alle normative.

Sanzioni per mancata revisione

La circolazione con una revisione scaduta comporta sanzioni amministrative che possono variare da 173 a 694 euro. In caso di reiterazione, la multa può raddoppiare e il veicolo viene sottoposto al divieto di circolazione fino all’effettuazione della revisione. Se si viene sorpresi a guidare durante il periodo di sospensione, la multa può arrivare fino a 7.993 euro, con il fermo amministrativo del veicolo per 90 giorni.

Normative e consigli pratici

La normativa italiana sulla revisione si inserisce in un quadro di regole europee che mirano a uniformare gli standard di sicurezza e tutela ambientale tra i diversi Paesi membri. Dal 1997, tutti i veicoli con massa inferiore a 3,5 tonnellate, inclusi motocicli e ciclomotori, devono essere sottoposti a revisione periodica. Questo allineamento alle direttive europee garantisce un livello di controllo uniforme, contribuendo a una maggiore sicurezza sulle strade.

Rispettare le regole sulla revisione della moto è anche un atto di responsabilità verso se stessi e gli altri utenti della strada. Essere informati e preparati permette di viaggiare in serenità, rispettando le normative e contribuendo a un ambiente più sicuro e sostenibile.

L’importanza della manutenzione preventiva

Effettuare regolarmente la manutenzione della moto è il modo migliore per superare la revisione senza problemi. Controlli periodici ai freni, al sistema di illuminazione e agli pneumatici non solo riducono il rischio di sanzioni, ma migliorano anche l’esperienza di guida. Mantenere il motore in buone condizioni e rispettare le normative sulle emissioni contribuisce a ridurre l’impatto ambientale, un aspetto sempre più centrale nelle politiche di mobilità sostenibile.