Gp Austin, Gara Sprint: Ferrari recupera solo per merito degli altri

Quarto e quinto posto per Hamilton e Leclerc, che hanno beneficiato dell’incidente iniziale: ma il passo per attaccare la Williams non c’era

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Zander Arcari

analista specializzato di Formula 1

In pista per la prima volta all'età di 7 anni, Zander Arcari ha sempre amato la massima categoria del motorsport. Da circa 10 anni è un analista specializzato di Formula 1, per Virgilio Motori racconta le complesse sfide legate al mondo della Formula 1.

Pubblicato: 18 Ottobre 2025 19:50

La prima delle due qualifiche del fine settimana texano non è andata bene per la Ferrari. Sono emersi i soliti limiti di una vettura che la Rossa non vede l’ora di sistemare in soffitta. La mini gara da 100 chilometri, per lo meno, era l’occasione per capire il comportamento della SF-25 sul passo gara. Al termine dei 100 chilometri, Hamilton agguanta la piazza numero quattro, mentre Leclerc taglia il traguardo in quinta posizione.

Ferrari approfitta del caos in partenza

Recupero: è anche questa la finalità della Sprint Race del Gran Premio degli Stati Uniti d’America, tenendo presente che il Cavallino Rampante si sta ancora giocando il secondo posto nella classifica costruttori con Mercedes e Red Bull. Un obiettivo al quale il team di Maranello tiene, al netto del fatto che non arriverà nessun premio. Tutti i piloti sono schierati, pronti per l’installation lap che andrà a comporre la griglia di partenza.

Si accendono i motori e si parte. Le due SF-25 curano in maniera particolare l’attivazione delle coperture Medium per avere la giusta temperatura allo start. Lo scatto frizione per i ferraristi è buono e possono approfittare del contatto tra le due McLaren e Hulkemberg. Come previsto, nessuno dei due alza il piede e l’inevitabile accade. Charles prende il quarto posto, Lewis il quinto. Va detto che c’è stato un contatto con la numero 16.

Entra la Safety Car, momento in cui il monegasco chiede quanti punti di carico abbia perso al posteriore. Il team, almeno per ora, consultando i dati, non vede alcuna perdita. Hamilton si lamenta perché ci sono un sacco di detriti nel primo settore, così come in curva 11. Un contesto che, chiaramente, può essere molto rischioso per le gomme. I commissari stanno poco a poco pulendo la pista, ma non è un lavoro semplice né rapido.

Cinque giri su diciannove sono già stati percorsi, con gli steward ancora al lavoro. I ferraristi stanno cercando di tenere le gomme in temperatura. Finalmente, al giro sei, la corsa riparte. Si imposta la modalità race e tornano le mappature corrette relative ai freni. Il muretto fa sapere che le gomme sono nel range adeguato. Alla ripartenza non succede nulla: Lewis e Charles mantengono le loro posizioni.

Hamilton svernicia Leclerc

Al passaggio seguente si può utilizzare l’ala mobile. Le due Ferrari possono lottare per il podio, in linea teorica, considerando che in terza posizione c’è Carlos Sainz. La Williams dello spagnolo cerca di restare in scia a Russell, che segue da vicino Verstappen. Ci prova, ma non ci riesce. Per questo Leclerc tenta di farsi sotto, mentre il suo compagno di squadra inizia a prendere un po’ di margine per gestire le temperature della SF-25.

Poco dopo le cose cambiano rapidamente: il monegasco commette un errore e l’inglese si fa sotto, superandolo nel lungo tratto ad alta velocità del secondo settore. Charles si apre in radio e si scusa con il muretto. A questo punto tocca al pilota britannico inseguire Sainz e tentare l’attacco. Giunti a metà gara, sembra che Lewis abbia un passo migliore rispetto alla Williams e anche al suo compagno di squadra.

Il bilanciamento delle Ferrari appare piuttosto buono con un certo quantitativo di carburante a bordo. Si nota ancora il sottosterzo che limita le Rosse in entrata, ma non è così marcato come nelle qualifiche di ieri. Si percepisce comunque una certa fatica nel primo settore, dove, nelle curve in rapida successione, Lewis perde qualcosa rispetto a Sainz. Al momento non sembra facile prendere lo spagnolo, che sta dando l’anima.

Ferrari non sa battere una Williams

Quando mancano cinque passaggi alla bandiera a scacchi, la situazione resta invariata. Il passo della vettura numero 55 è molto competitivo e Sainz riesce a gestire senza difficoltà il margine sugli inseguitori. Lewis, nel tentativo di spingere di più, ha già superato due volte i limiti della pista, come il suo ingegnere di pista gli fa notare via radio.

Nulla cambia fino a quando la Aston Martin di Lance Stroll tampona la Alpine di Esteban Ocon: entra nuovamente in pista la Safety Car. Il muretto, prevedibilmente, non richiama ai box i ferraristi. Purtroppo non c’è più tempo per ripartire e la Sprint Race del Gran Premio degli Stati Uniti termina sotto regime di doppia bandiera gialla. Va detto che, nonostante la fortuna abbia aiutato le Rosse con l’incidente iniziale, il Cavallino Rampante non aveva il passo per attaccare Sainz e conquistare il podio.

C’è quindi poco da rallegrarsi, perché la competitività delle vetture italiane è apparsa tutt’altro che buona. Prima della seconda qualifica ci sarà la possibilità di ritoccare la messa a punto della monoposto. Resta da capire se il team di Maranello sarà in grado di intervenire in modo efficace, trovando finalmente un compromesso aeromeccanico più solido ed equilibrato.

 

GP Austin, classifica gara Sprint:

  • Max Verstappen (Red Bull)
  • George Russell (Mercedes)
  • Carlos Sainz (Williams)
  • Lewis Hamilton (Ferrari)
  • Charles Leclerc (Ferrari)
  • Alexander Albon (Williams)
  • Yuki Tsunoda (ReD bull)
  • Oliver Bearman (Hass)
  • Kimi Antonelli (Mercedes)
  • Liam Lawson (Racing Bulls)