GP Austin, Ferrari senza passo nella qualifica sprint: sottosterzo micidiale

Il setup di base della Rossa non funziona: carenza di rotazione, instabilità e trazione debole in Texas

Foto di Zander Arcari

Zander Arcari

analista specializzato di Formula 1

In pista per la prima volta all'età di 7 anni, Zander Arcari ha sempre amato la massima categoria del motorsport. Da circa 10 anni è un analista specializzato di Formula 1, per Virgilio Motori racconta le complesse sfide legate al mondo della Formula 1.

Pubblicato: 18 Ottobre 2025 00:31

Dopo una prova libera incerta, la Ferrari arrivava alla prima delle due sessioni classificatorie del weekend con molti dubbi. Una SF-25 che ha mostrato i soliti difetti e una coperta di setup troppo corta per gestire al meglio il compromesso aeromeccanico. Restava il dubbio sulla Soft, gomma non testata nelle libere 1. Al termine, Lewis Hamilton conquista l’ottava posizione, mentre Charles Leclerc deve accontentarsi della decima piazza.

GP Austin, SQ1: Leclerc rischia l’eliminazione

Le due Rosse montano la mescola Medium per il primo run come da regolamento. Solite operazioni per scaldare le gomme e si parte. Lewis conferma il suo feeling con la Rossa e si posiziona in seconda piazza, mentre Charles fatica parecchio, beccando più di un secondo dal compagno di squadra. L’inglese mostra una guida abbastanza pulita, sebbene non sia sempre facile avvicinarsi all’apice di alcune curve.

Al contrario, Leclerc soffre nelle fasi di entrata e pure la gestione del posteriore non è ottimale. Secondo e terzo settore pessimi. Va detto che ha pure trovato tanto traffico, situazione disturbante in questi casi. Si procede ora con un passaggio per raffreddare le mescole per poi spingere ancora. La numero 16 fatica parecchio con la rotazione nelle curve lente: un supplizio per il ferrarista.

Per fortuna, il monegasco riesce a marcare un tempo utile per passare il taglio, benché abbia rischiato parecchio: ancora una volta tanto traffico. Più tranquillo Hamilton, che aveva un tempo già sufficiente. Va detto che la Q1 è stata molto caotica e l’evoluzione della pista era parecchio alta. Se Lewis sembra abbastanza comodo con la sua SF-25, Charles deve trovare quel feeling necessario che, per ora, non ha.

GP Austin, SQ2: SF-25 troppo sottosterzante

Una breve pausa e si torna in pista. Il sottosterzo sta limitando, e non poco, le vetture italiane: non riuscire a gestire al meglio la fase di entrata toglie velocità a centro curva e, di riflesso, fa ritardare i ferraristi sul pedale dell’acceleratore nella fase di uscita. Il britannico è meno aggressivo in entrata rispetto a Charles, tattica che gli permette di essere più pulito dall’apice in poi, recuperando prestazione.

Si procede ancora una volta con il warm-up, mode push, e si parte. Il copione non cambia, l’unica nota positiva riguarda Leclerc, che eguaglia il tempo del compagno. In linea generale si nota tanta difficoltà nei cambi di direzione, dove la Rossa è poco agile. Ma il gap più grande si accumula nelle curve 8 e 9: l’asse anteriore non ha direzionalità, patendo una forte carenza di rotazione davvero limitante.

Le vetture italiane tardano nella fase di trazione, non riuscendo a sfruttare il cordolo interno. Anche nel terzo settore le cose non vanno: la carenza di rotazione pesa troppo. Un doppio cool down e via con il secondo tentativo. Il monegasco si migliora e si toglie dai guai. Più in difficoltà Hamilton, che non riesce a ottimizzare la prestazione. Alla fine passa il taglio per soli sei millesimi sulla Mercedes di Antonelli.

GP Austin, SQ3: Ferrari arranca tremendamente

L’ultima fase della qualifica si preannuncia davvero complicata. La messa a punto di base della Ferrari non è buona quanto dovrebbe. Resta la speranza che la Soft possa aiutare con la generazione del grip, anche se, nel corso della stagione, abbiamo visto come le auto modenesi spesso abbiano patito più sottosterzo con la Pirelli cerchiata di rossa rispetto alla mescola Medium. Tutto da scoprire, insomma.

Ambedue le SF-25 sono in pista e la track position pare sia buona. Conclusa l’attivazione, si inserisce la mode race e si parte. Purtroppo dobbiamo ripetere le stesse cose pure con le gomme rosse: i ferraristi hanno dato tutto, ma la monoposto italiana proprio non funziona. Il setup di base è ben lontano dall’ottimo. Se l’obiettivo era quello di ottimizzare il lavoro in pista, ecco che siamo alle solite. Quello che fa male è vedere una Williams, una Aston Martin e soprattutto una Sauber davanti…

GP Austin, Qualifica Sprint:

  • Max Verstappen (Red Bull)
  • Lando Norris (McLaren)
  • Oscar Piastri (McLaren)
  • Nico Hulkenberg (Sauber)
  • George Russell (Mercedes)
  • Fernando Alosno (Aston Martin)
  • Carlos Sainz (Williams)
  • Lewis Hamilton (Ferrari)
  • Alexander Albon (Williams)
  • Charles Leclerc (Ferrari)