A Las Vegas un tombino beffa la Ferrari di Sainz

Il GP di Las Vegas è iniziato nel peggiore dei modi per la Ferrari di Sainz, che cosa sta succedendo in queste ore ai piloti in America

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Matteo Mattei

Esperto di motorsport e automotive

Classe 1982, a Favalanciata cresce con pane e Max Biaggi. Ha collaborato con varie testate online spaziando tra Esports e motori. Il mio motto: ''Per aspera ad astra''.

Venerdì 17 tutto da ricordare per la Ferrari e la F1. Brutte notizie giungono da Las Vegas, la fortuna sembrerebbe aver voltato le spalle alla Scuderia di Maranello. Un tombino si è reso protagonista assoluto del tracciato. Distrutta la monoposto di Carlos Sainz, sessione annullata e non solo. Le conseguenze per il Cavallino sono pesanti e Fred Vasseur non ci sta.

L’incidente

Il GP di Las Vegas è iniziato nel peggiore dei modi. La notte più attesa del circus della Formula 1 ha regalato la sorpresa tombino. Uno scarico dell’acqua allentato nel terzo settore del tracciato ha provocato l’impensabile. Nello specifico, dalle prime dichiarazioni pervenute in rete, ha ceduto la sigillatura con l’asfalto e il risucchio a ventosa provocato dal passaggio in velocità della monoposto, ha facilitato il sollevamento del coperchio.

Un imprevisto che ha causato l’annullamento della prima sessione di prove libere. A rimetterci su tutti, la Ferrari di Carlos Sainz. Lo spagnolo per primo ha danneggiato irrimediabilmente la parte inferiore della sua monoposto. A seguire danni anche sulla Alpine di Esteban Ocon e sull’Aston Martin di Lance Stroll.

Con il fardello del grande rischio per la sicurezza dei piloti e della gara, veniva prontamente presa la decisione dell’organizzazione di sospendere temporaneamente le prove. La FIA ha immediatamente provveduto a controllare tutti i coperchi delle valvole di scarico dell’acqua situati lungo la Strip. Nello specifico 1,3 miglia di circuito, nel quale, quelli presenti, sono stati fissati con del nuovo cemento a presa rapida. Dopo tale intervento la manifestazione ha ripreso il suo decorso naturale, registrando qualche ora di ritardo sul programma generale. Una scena tragicomica che rimarrà a lungo negli annali della storia delle corse a motori.

Stupore nel paddock dove tutti i team hanno atteso le tempistiche e le operazioni di ripristino della sicurezza del tracciato. Ai box dell’Alfa Romeo si è ingannata l’attesa giocando ai dadi, mentre una raffica di pensieri e perplessità hanno inondato l’umore e le strategie dei meccanici Ferrari.

Paura per Sainz

Carlos Sainz è stato costretto a lasciare la sua SF-23 lungo la pista. Il tombino che si è scoperchiato al suo passaggio ha compromesso irrimediabilmente la sua vettura e probabilmente la sua intera gara. Indirettamente viene compromessa anche la rincorsa al secondo posto della Ferrari nel Mondiale Costruttori.

Fino a quel momento, precisamente nove minuti dall’inizio della prima sessione di prove libere, Carlos aveva registrato come suo miglior tempo sul giro: 1’45”824. Un risultato quasi 5″ dietro al compagno Charles che al momento dell’incidente era il più veloce di tutti con 1’40”909.

Vasseur non ci sta

Le prime dichiarazioni di Frederick Vasseur, infastidito e quasi incredulo del danno subito, sono quelle rilasciate a Sky Sport F1: “Siamo sorpresi, inizio difficile del weekend. La prima reazione è stata di paura per Carlos, quando abbiamo visto la macchina il danno è stato enorme. Abbiamo smontato auto, scocca, motore, batteria. Per Carlos è tutto compromesso. Questo è inaccettabile per la F1“.

Oltre la beffa il danno

Il danno provocato dal tombino, ha costretto la Ferrari a cambiare la cellula di sopravvivenza, il motore, il pacco batterie e la centralina della SF-23 di Carlos Sainz. Operazioni che causeranno al pilota spagnolo l’arretramento in griglia di ben 10 posizioni. Penalizzazione da regolamento che influenzerà sicuramente l’intera strategia di gara e la rincorsa della Ferrari alla Mercedes per il secondo posto sul Mondiale Costruttori.

Sainz continuerà normalmente a disputare l’intero GP. Il proseguo era stato messo in dubbio dopo i dolori alla schiena registrati a seguito dell’impatto con il tombino. Non da meno le prime impressioni dello stato emotivo mostrato dal pilota una volta capito l’incidente e quello che aveva appena affrontato. Oltre a tutto ciò vanno considerati anche i notevoli danni economici che vanno oltre il milione di dollari nelle casse della Ferrari.

Delusione tifosi

Grande il senso di sfiducia anche nei tifosi e non solo quelli della Ferrari. A disagio tutto il popolo di appassionati della F1. Un imprevisto impensabile su di un nuovo circuito, una pista che ha registrato un notevole investimento di risorse.

Infastiditi anche i tifosi sugli spalti del tracciato cittadino di Las Vegas. All’1:30, dopo quattro ore e mezza di attesa a temperature fredde, sono stati invitati a lasciare il circuito per le locali leggi sul lavoro. Anche le aree riservate, quelle sopra il rettilineo dei box, dove gli abbonamenti del fine settimana erano stati venduti per $ 50.000 prima dell’evento, sono state svuotate. Le luci spente prima dell’inizio della sessione hanno segnato il cuore di molti appassionati.

I precedenti

Non è la prima volta che in F1 si registra un incidente del genere. Un episodio simile si verificò prima del Gran Premio dell’Azerbaigian a Baku nel 2019. In quel caso la Williams di George Russell fu ugualmente danneggiata da un tombino allentato. Tre anni prima invece, nel 2016, lo stesso fatto aveva coinvolto Jenson Button nelle libere del GP di Monaco con la McLaren.