MotoGP, la caduta di Bagnaia in India riapre il Mondiale

La corsa al titolo è più aperta che mai: Bagnaia, complice il passo falso in India, ora guida la classifica con soli 13 punti di vantaggio su Martín

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Giorgia Guarnieri

Giornalista di MotoGP

Comunicazione e sport sono da sempre due fedeli compagni di viaggio: dalla scrittura alle immagini, mi piace raccontare storie ed eventi sportivi.

Il tanto atteso debutto della MotoGP in India ha regalato emozioni e spettacolo. Ma non è tutto: il tredicesimo round della stagione ci restituisce anche un Mondiale più aperto che mai a sole sette gare dal termine.

Al Buddh International Circuit, infatti, pesa come un macigno lo zero di Francesco Bagnaia, scivolato in gara a meno di dieci giri dal termine. Una caduta arrivata mentre si trovava in seconda posizione davanti a uno stoico Jorge Martín, giunto poi al traguardo stremato per il caldo. La classifica continua sì a vedere ‘Pecco’ leader, ma con soli 13 punti di vantaggio proprio sullo spagnolo del Prima Pramac, che pur in una giornata difficile riesce a recuperare terreno sul rivale.

Una caduta che fa tornare prepotentemente in corsa per il titolo anche Marco Bezzecchi, che in India è apparso in grande forma (oltre che imprendibile per chiunque). L’alfiere del team Mooney VR46 si trova a 44 punti di distacco da Bagnaia (e 31 da Martín): una sfida difficile, ma non impossibile.

Bagnaia e la caduta: “Errore mio”

Dopo l’impresa di Misano, Francesco Bagnaia è arrivato in India carico e con la voglia di tornare subito a lottare per la vittoria. Il secondo posto nella Sprint Race – alle spalle di Martín – sembrava una buona premessa in vista della gara domenicale, ma così non è stato. Il ducatista si è ritrovato a lungo a duellare con lo spagnolo di Prima Pramac e, poche curve dopo aver sferrato l’attacco decisivo, è incappato in una scivolata.

Una caduta inattesa, che ‘Pecco’ ha analizzato molto lucidamente a fine gara ai microfoni di Sky Sport: “Ho chiesto scusa alla squadra perché obiettivamente ho fatto un errore. È uno sbaglio inevitabile quando si è così al limite: non siamo riusciti a trovare la quadra e in gara ero molto in difficoltà. Abbiamo optato per una gomma un po’ più dura, ma è bastata una piccola sbavatura per rovinare tutto. Stavo spingendo molto forte, ma nel momento in cui si sono riallineate le ruote mi si è chiusa l’anteriore”.

Un errore che pesa, ma di cui Bagnaia si assume tutte le responsabilità: “Oggi è stata assolutamente colpa mia, ma abbiamo accettato il rischio, che fino alla caduta aveva pagato. Sono due weekend che perdiamo punti ed era molto importante trovare una soluzione: abbiamo quindi optato per questa gomma, che a me è piaciuta tutto sommato. Il punto è che eravamo davvero al limite: la temperatura del pneumatico oggi era davvero molto alta, quasi venti gradi in più del previsto.

Zero conseguenze fisiche, per fortuna, ma anche zero punti raccolti. Un duro colpo per Bagnaia, un colpaccio per gli avversari, uno su tutti Jorge Martín che guadagna ancora terreno e passa così da -36 a -13 in un solo weekend.

Ma attenzione anche a Marco Bezzecchi: se prima dell’India il distacco era di 65 punti, ora la classifica dice -44. Ancora tanti, è vero, ma con sette gare da disputare tutto è possibile. Per ‘Pecco’ sarà quindi fondamentale archiviare in fretta quanto accaduto in India per concentrarsi sul prossimo appuntamento, in programma questo weekend a Motegi, in Giappone.

Martín e Bezzecchi sempre più vicini  

Se da un lato Bagnaia appare in difficoltà, dall’altro gli avversari sono più in forma che mai. Uno su tutti Jorge Martín, che torna dal weekend indiano con il morale alle stelle: la vittoria nella Sprint e il secondo posto nella gara domenicale – arrivato dopo non poche difficoltà (fisiche e “tecniche”) – sono l’ennesima prova dello stato di grazia che sta vivendo lo spagnolo, ora sempre più vicino in classifica generale.

In India, ‘Martinator’ è stato bravo nel capitalizzare ogni occasione: dall’incidente di Bezzecchi nella Sprint [che lo ha escluso da ogni possibile lotta per la vittoria, ndr], alla caduta di Bagnaia in gara, il pilota del team Prima Pramac è sempre rimasto lucido e ha portato a casa punti preziosi nella lotta all’iride. Un weekend nel quale non sono mancate anche le difficoltà, dai problemi con la zip della tuta durante la gara al caldo torrido: nonostante tutto, Martín ha portato a termine la corsa, arrivando al traguardo stremato [tanto da aver bisogno di diversi minuti per riprendersi prima della cerimonia del podio, ndr]. Una dimostrazione di carattere importante, che mette in guardia tutti gli avversari.

Sorride anche Marco Bezzecchi, vero protagonista del GP d’India. Il riminese aveva dimostrato di avere un passo nettamente superiore alla concorrenza già nella Sprint, dove è stato autore di una rimonta incredibile dall’ultimo al quinto posto dopo essere stato centrato da Marini al via. E infatti in gara non c’è stata storia: scattato dalla pole, ‘Bez’ ha impiegato pochi giri per prendere la testa della corsa e da lì è iniziata la fuga in solitaria verso la vittoria. Un risultato importante che riapre i giochi e lo rilancia nella lotta Mondiale: ora Bezzecchi è a soli 44 punti di distacco da Bagnaia e le ambizioni iridate sono per lui più vive che mai.

I prossimi appuntamenti: sette gare tutte da vivere

Conclusa la tappa indiana, per la MotoGP è subito tempo di tornare in pista. Nel weekend, infatti, andrà in scena il GP del Giappone, in programma sullo storico circuito Twin Ring Motegi. A metà ottobre il paddock si sposterà a Mandalika, in Indonesia, per poi proseguire in direzione Australia e Thailandia, con tre fine settimana di gare consecutive tutti da vivere.

Il gran finale sarà poi a novembre, con un’altra tripletta che potrebbe essere decisiva nella corsa al titolo. Si inizierà a metà mese a Sepang, in Malesia, e ci si muoverà poi verso ovest, toccando prima il Qatar [il cui circuito è stato totalmente rinnovato, ndr] e poi la Spagna, più nello specifico Valencia, come sempre palcoscenico dell’ultimo atto della stagione.