Stop agli inseguimenti stradali, la circolare che fa discutere

Una circolare della Polstrada lombarda diramata nel 2022 ha fatto scoppiare un caso a livello nazionale: gli agenti non potranno più inseguire auto in fuga?

Foto di Manuel Magarini

Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Pubblicato: 3 Aprile 2022 09:44Aggiornato: 22 Ottobre 2024 11:25

Dimenticate gli inseguimenti auto in stile Stati Uniti. Non che ce ne siano mai stati di così eclatanti, in Italia, ma da adesso sarà molto difficile (se non proprio impossibile) vederne uno di questo genere. Secondo il Dirigente del Compartimento Polizia Stradale della Regione Lombardia sono infatti troppo pericolosi. E per evitare che gli agenti rischino la propria vita, sconsiglia loro di salire sulle Volanti e inseguire auto in fuga.

Una circolare che, come era semplice prevedere, ha immediatamente scatenato reazioni contrastanti. Le diverse sigle sindacali si sono polarizzate e schierate dall’una e dall’altra parte della barricata: da un lato troviamo chi, come il SAP, critica fortemente la circolare emessa dai vertici lombardi perché sembra voler svilire il ruolo e le attività degli agenti in strada; dall’altra, invece, Usip e Silp-CGIL che non danno una lettura così negativa del provvedimento firmato dal Dirigente del Compartimento.

Cosa dice la circolare della Polstrada lombarda

La “pietra dello scandalo” è la circolare N. 220009900/220.19 firmata nei giorni scorsi dal dirigente di settore Maria Dolores Rucci. Nel documento gli agenti vengono invitati ad agire “col massimo livello di prudenza e di accortezza” nel caso in cui un’auto non dovesse fermarsi all’alt intimato nel corso di un posto di blocco. Anziché salire in auto e gettarsi all’inseguimento, gli agenti devono appuntare tutti i dettagli rilevanti del veicolo (modello, colore, targa) e diramare la segnalazione via radio “a tutte le altre Forze di Polizia presenti sul territorio per il rintraccio dei fuggitivi”. L’obiettivo, spiega il dirigente nella circolare, è quello di salvaguardare la sicurezza di tutte le persone che circolano su strada”.

In chiusura, il dirigente ricorda agli agenti “le possibili responsabilità penali e disciplinari determinate da un comportamento imprudente, evidenziando il profilo etico correlato alle conseguenze di ordine morale che scaturiscono dal ferimento o dal decesso di persone direttamente coinvolte o estranee”.

Le reazioni dei sindacati

Come accennato, le reazioni dei sindacati di Polizia sono state contrastanti. Il SAP, il primo a dare pubblicità alla circolare del Compartimento Polizia Stradale della Regione Lombardia, non utilizza mezzi termini: si tratta di una decisione che mortifica il ruolo degli agenti.

“Vorremmo preoccuparci di assicurare i delinquenti alla giustizia piuttosto che delle conseguenze interne che ne derivano dal farlo – si legge in una nota firmata dal Segretario nazionale SAP Gianpiero Timpano -. Le forze dell’ordine prive di autorevolezza e di serenità operativa non possono assolvere il loro compito istituzionale e non impediranno che taluni soggetti, oltre a fuggire impunemente, compiano reati ben peggiori di quelli previsti dal codice della strada”.

Completamente opposta, invece, la reazione di altre sigle sindacali come Usip e Silp-CGIL. Secondo Daniele Bena, infatti, la circolare “richiama una normativa che già esiste, di buon senso, perché tutela gli operatori: bisogna calibrare ogni intervento, che è ben diverso dal dire di non inseguire. Poteva senz’altro essere scritta in maniera diversa, ma il senso è quello lì”.

La precisazione

A mettere la parola fine sull’intera vicenda ci ha pensato (o, quanto meno, ci ha provato) la stessa Polizia Stradale. In una nota diramata nelle ultime ore, i vertici della Polstrada sottolineano come non è mai stato diramato l’ordine di “non inseguire” auto in fuga, ma si è voluto “garantire la maggiore tutela possibile all’incolumità degli utenti stradali e degli stessi operatori di polizia, raccomandando a questi ultimi di adottare in tali occasioni tutte le opportune cautele”.