Dazi Usa, sospiro di sollievo per le auto storiche

Il mondo dell’automotive è stato travolto dalla guerra dei dazi voluta da Donald Trump. La filiera delle auto classiche e storiche almeno è salva

Foto di Davide Russo

Davide Russo

Giornalista automotive

Napoletano di nascita, laureato in giurisprudenza, è giornalista pubblicista con la passione per il motorsport e l'automotive con un occhio alle innovazioni e alla storia della F1. Il suo motto: ''I believe that everyone has a calling, Motorsport is my true passion!''.

Pubblicato: 8 Aprile 2025 12:06

Il 3 aprile 2025 è una data che riecheggerà a lungo nella mente di tutti i player del mercato automobilistico. Il Presidente degli Usa ha stabilito che tutti i veicoli importati sul suolo americano dovranno pagare un dazio doganale aggiuntivo del 25%, oltre al 2,5% già stabilito da anni. Una presa di posizione estrema in una fase economica già segnata dai difficili anni post pandemici e dall’invasione russa in Ucraina.

Nel mirino è finita l’industria europea che ha sempre trovato una boccata d’ossigeno nel mercato a stelle e strisce. Il Made in Italy, apprezzatissimo in Nord America, potrebbe subire un calo vertiginoso nei prossimi mesi. Salvo ripensamenti, le strategie di Trump rischiano di incrinare i delicati rapporti con le potenze mondiali. Inoltre, decine di migliaia di lavoratori potrebbero ritrovarsi senza occupazione. L’Italia, nel 2023, ha esportato verso gli Stati Uniti 74.731 vetture, in base ai dati Anfia, ovvero il 20,9% del totale di auto italiane esportate in tutto il mondo (358.203 esemplari). Numeri che gettano delle ombre sull’operato di Trump verso Paesi da sempre alleati degli Stati Uniti.

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