Scatta il 1° ottobre il nuovo divieto di circolazione per diesel Euro 5

I mezzi diesel Euro 5 presto non potranno più circolare liberamente in alcune zone: il nuovo divieto ha fatto scatenare dibattiti e la rabbia dei cittadini

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Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Pubblicato: 19 Settembre 2022 09:39

Parte dal primo ottobre il nuovo divieto per una determinata categoria di auto diesel, le Euro 5, nel capoluogo lombardo. È proprio così, nonostante le infinite lamentele da parte dei cittadini e la rabbia dei possessori di questi veicoli, tra poco meno di due settimane non potranno fare più ingresso nell’Area B di Milano. In Lombardia saranno quasi 1,3 milioni in tutto le auto colpite dalla nuova norma che interessa la città, che vieta già ai modelli benzina Euro 2 e diesel Euro 4 la circolazione in Area B.

Diritto alla mobilità a rischio

Il presidente di ACI Milano, Geronimo La Russa, spiega: “Sono numeri che ci preoccupano profondamente. Migliaia di persone vedono messo a rischio il proprio diritto alla mobilità in un periodo già particolarmente difficile dal punto di vista dei bilanci familiari. Tanto più che le limitazioni riguardano anche vetture acquistate con sacrifici pochi anni fa e che, sinceramente, non sono poi così impattanti sull’ambiente”.

In Area B di Milano il divieto vige da lunedì a venerdì dalle 7.30 alle 19.30, tranne nei giorni festivi. Chi non rispetta le regole rischia multe molto elevate, che vanno da un minimo di 163 a un massimo di 658 euro. E non è tutto, perché alla seconda infrazione può scattare il ritiro della patente.

I rischi del nuovo divieto

Sono tanti i cittadini che ogni giorno usano la loro auto per recarsi sul posto di lavoro, lo sappiamo bene, e che in questi mesi stanno soffrendo già parecchio a causa del caro benzina. Questa limitazione li penalizza nuovamente, anche perché comprare una macchina nuova oggi non è una passeggiata, anzi: c’è chi non ha le risorse per farlo, considerando anche i prezzi aumentati parecchio nel 2022.

Il presidente di Asconauto, l’Associazione dei concessionari, Roberto Scarabel, dichiara: “Molti clienti non hanno le risorse per affrontare la transizione. Senza contare che oggi le auto costano di più, soprattutto quelle elettrificate, gli sconti sono stati quasi del tutto aboliti per mancanza di prodotto e non ci sono più i km zero che potevano ridurre il costo del 15-20%”. E continua:

“In vista dei nuovi divieti alla circolazione la domanda per auto nuove in Lombardia è in crescita, il traffico di clienti nei saloni è aumentato. Il problema è che non so se si riuscirà a soddisfare la richiesta, considerando che i tempi di attesa possono arrivare a 250/300 giorni”. Il dramma dei ritardi nella produzione e nella consegna di auto nuove infatti è ancora vivo.

La soluzione

Come sappiamo, gli incentivi auto non sono sufficienti per tutti, anzi. La città di Milano ha messo a disposizione nuovi fondi, ma chi vive appena fuori città, nell’hinterland, resta ovviamente escluso. Ci sono comunque delle alternative che possono aiutare chi presto non potrà più entrare in Area B a Milano.

Prima di tutto parliamo della scatola nera Move In di Regione Lombardia, che dà la possibilità agli automobilisti di percorrere un determinato numero di km in base alla categoria del veicolo: un diesel euro 4 può fare 10mila km all’anno in Regione e 1.800 in Area B. La richiesta è molto alta, secondo quanto dichiarato dalla Regione. La Russa afferma: “Abbiamo chiesto e auspichiamo una maggiore diffusione del servizio Move In, magari con un aumentato di chilometraggio”.