Antonio Pappalardo e le offese a Papa Francesco definito "antipapa", duro provvedimento disciplinare

Antonio Pappalardo, dirigente della Giustizia minorile, sotto indagine disciplinare per aver definito Papa Francesco “antipapa” in post sui social

Pubblicato:

Il dirigente della Giustizia minorile dell’Emilia-Romagna e delle Marche, Antonio Pappalardo, è finito al centro di un caso istituzionale per una serie di post offensivi contro Papa Francesco pubblicati sul proprio canale Telegram, “Logos e Libertas”. I messaggi sono stati diffusi subito dopo la morte del Pontefice e hanno suscitato forte indignazione politica e sociale.

Antonio Pappalardo contro Papa Francesco

Pappalardo è dirigente ad interim del Centro per la giustizia minorile per le regioni Emilia-Romagna e Marche. È responsabile di strutture delicate come il carcere minorile del Pratello, i servizi sociali per minori e i centri di accoglienza a Bologna.

Il suo ruolo coinvolge la gestione di centinaia di minori, spesso in condizioni di grave vulnerabilità.

carlo nordioFonte foto: ANSA

Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio

Come riporta il Corriere della Sera, il canale Telegram da cui sono partiti gli attacchi al Papa è seguito da poche decine di utenti, ma condivide abitualmente contenuti del sito Codice Ratzinger, ispirato al libro di Andrea Cionci, noto per le sue teorie complottiste su una presunta invalidità dell’elezione di Francesco. Presenti anche posizioni no vax, anti-Ue e anti-migranti.

Tra le frasi più discusse: “Annunciata la morte di antipapa Francesco. Ora fondamentale un conclave pre 2013 per un vero Papa” e “Per la prima volta una Pasqua senza benedizione urbi et orbi: AntiPapa fino alla fine!”.

Il Ministero della Giustizia apre un’indagine interna

La reazione del Ministero della Giustizia guidato da Carlo Nordio non si è fatta attendere. Il capo del Dipartimento della Giustizia minorile e di comunità, Antonio Sangermano, ha annunciato l’apertura di un’indagine disciplinare. “Saranno adottati tutti i provvedimenti ritenuti necessari a preservare e tutelare l’immagine dell’Amministrazione della Giustizia”, ha spiegato il ministero in una nota.

Il canale Telegram è stato disattivato nelle ore successive, ma le dichiarazioni avevano già fatto il giro della rete.

Reazioni politiche e istituzionali

Tra le reazioni più dure, quella della senatrice del Pd Sandra Zampa, che ha definito le parole di Pappalardo “allucinanti”, aggiungendo: “È un’offesa alla memoria del Papa, alla Chiesa e ai cittadini italiani. Presenterò un’interrogazione al ministro Nordio”.

Anche l’Ordine degli Avvocati di Bologna è intervenuto con una nota durissima, parlando di contenuti incompatibili con la funzione pubblica ricoperta, e chiedendo la rimozione immediata di Pappalardo.

Le richieste di dimissioni

Una lettera congiunta firmata da numerosi consiglieri comunali e regionali del centrosinistra – tra cui Simona Lembi, Lorenzo Casadei e Simona Larghetti – chiede le dimissioni immediate del dirigente.

“Non può essere affidato a Pappalardo il futuro di ragazzi spesso stranieri, vittime di esclusione o disagio sociale. I suoi post sono incompatibili con i valori che dovrebbe incarnare”, si legge nel comunicato.

antonio-pappalardo-papa-francesco Fonte foto: Fb Mattioli Corrado / ANSA
,,,,,,,,