Catania, evade col braccialetto elettronico per andare a rubare scarpe: arrestato
Evade dai domiciliari per commettere un furto su un'auto: arrestato a Catania un 35enne grazie al braccialetto elettronico.
È di un arresto e una denuncia per evasione e ricettazione il bilancio di un’operazione della Polizia di Stato avvenuta nelle scorse ore a Catania. Un uomo di 35 anni, già noto alle forze dell’ordine, è stato sorpreso fuori dalla sua abitazione nonostante fosse sottoposto agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. L’intervento è stato reso possibile grazie al sistema di monitoraggio elettronico che ha segnalato movimenti sospetti nei pressi della sua residenza.
La fonte della notizia
Come indicato dal portale ufficiale della Polizia di Stato, l’episodio si è verificato nelle prime ore della giornata in una zona residenziale di Catania. Gli agenti della squadra volanti della Questura hanno individuato il sospetto mentre si aggirava nei pressi della propria abitazione, portando con sé una grossa sacca nera e una busta di plastica. L’uomo, un pluripregiudicato catanese, era sottoposto agli arresti domiciliari e dotato di braccialetto elettronico, ma ciò non gli ha impedito di allontanarsi da casa per mettere a segno un furto ai danni di un’automobile in sosta.
L’intervento della Polizia e la scoperta degli oggetti rubati
Il sistema di controllo elettronico ha permesso agli agenti di rilevare in tempo reale i movimenti anomali dell’uomo. Quando la pattuglia è giunta sul posto, il sospetto ha mostrato segni di nervosismo e insofferenza, cercando di giustificare la propria presenza in strada senza però fornire spiegazioni plausibili riguardo agli oggetti che aveva con sé. All’interno della busta di plastica sono stati trovati due paia di scarpe, una da donna e una da uomo, mentre nella sacca nera, che riportava il logo di una nota casa automobilistica, sono stati rinvenuti diversi attrezzi di assistenza stradale: triangolo di emergenza, scatola con lampadine e fusibili di ricambio, un kit di pronto soccorso e due paia di scarpe nuove ancora nella loro confezione.
La perlustrazione e il collegamento con il furto sull’auto
Considerando i precedenti dell’uomo per reati contro il patrimonio e l’assenza di spiegazioni convincenti sulla provenienza degli oggetti, i poliziotti hanno deciso di effettuare una perlustrazione della zona. In una via adiacente a quella dell’abitazione del sospetto, gli agenti hanno individuato un’auto a noleggio, riconducibile alla stessa casa automobilistica della sacca trovata in possesso dell’uomo. Il veicolo presentava evidenti segni di effrazione sulla portiera del lato passeggero e risultava privo proprio dei kit di assistenza stradale che erano stati rinvenuti poco prima.
L’arresto e le accuse a carico del sospetto
Alla luce degli elementi raccolti, il 35enne è stato arrestato per evasione dagli arresti domiciliari e denunciato per ricettazione in relazione agli oggetti di cui era stato trovato in possesso. La Polizia ha sottolineato che, nonostante le accuse, per l’indagato vale la presunzione di innocenza fino a eventuale condanna definitiva. L’intervento tempestivo degli agenti e l’efficacia del sistema di monitoraggio elettronico hanno permesso di interrompere sul nascere l’azione criminosa e di restituire la refurtiva al legittimo proprietario.
L’arresto del 35enne catanese rappresenta un esempio concreto di come la tecnologia possa supportare le forze dell’ordine nel contrasto alla criminalità diffusa. L’episodio avvenuto a Catania mette in luce sia la determinazione di alcuni soggetti a delinquere nonostante le restrizioni, sia la capacità delle istituzioni di rispondere con prontezza ed efficacia.

Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.