Corte dei Conti boccia il Ponte sullo Stretto, Mario Tozzi svela i motivi: "Progetto vecchio, mancano firme"
Mario Tozzi ha commentato la decisione della Corte dei Conti di bloccare il progetto del Ponte sullo Stretto, parlando di un progetto vecchio
Il geologo Mario Tozzi ha parlato della relazione della Corte dei Conti che ha bocciato il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, evidenziando i problemi del progetto dal punto di vista degli studi scientifici. Tozzi ha poi espresso dubbi anche sul dibattito pubblico attorno al progetto e sull’idea di progresso che il Ponte esprime.
- Il commento di Mario Tozzi alla sentenza della Corte dei Conti
- Il parere scientifico di Tozzi sul Ponte sullo Stretto di Messina
- Il dibattito attorno al Ponte
Il commento di Mario Tozzi alla sentenza della Corte dei Conti
Durante la puntata della trasmissione di Rai 3 Agorà, il geologo Mario Tozzi ha commentato la relazione della Corte dei Conti che ha bocciato il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina.
Il divulgatore scientifico ha commentato il testo scritto dai magistrati contabili, dicendo:
ANSA
La documentazione è carente, i pareri chiave sono senza una firma, il progetto è vecchio e mancano atti che definiscano come sono stati quantificati i costi dell’opera, tutti a carico dello Stato. In alcuni casi è insufficiente la delibera, in alcuni casi è errata, ci sono atti importanti che non hanno una firma.
Il parere scientifico di Tozzi sul Ponte sullo Stretto di Messina
Tozzi ha poi proseguito dando il proprio parere scientifico sulla questione:
Sembra che tutto sia stato fatto di fretta. Manca uno studio strutturale alla scala dell’affioramento, un set di centinaia di migliaia di dati presi in tutte e due le provincie raccolte proprio per questo studio. Manca anche una valutazione sismo-tettonica fatta da un organismo terzo, come l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia o il Consiglio nazionale delle ricerche.
Oltre a essere laureato in geologia, Tozzi ha un dottorato in scienze della Terra ed è primo ricercatore dell’Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria del Cnr.
Il dibattito attorno al Ponte
Tozzi ha poi concluso criticando l’idea dietro alla costruzione del Ponte sullo Stretto, cioè quella che le grandi opere portino progresso: “All’inizio del terzo millennio le opere dovrebbero assecondare il progresso, non crearlo. Quello si fa dopo le guerre” ha dichiarato.
Tozzi ha poi concluso criticando il modo in cui il progetto è stato approvato, sostenendo che le occasioni di dibattito pubblico non siano state sufficienti:
Quello che manca ora è un débat public alla francese, un momento in cui si mettono insieme tutti i portatori di interesse, si discute, e una volta che si decide non si torna indietro, anche se si decide una cosa che non piace a qualcuno.
ANSA