Delitto di Garlasco, dalla presunta impronta di Andrea Sempio alle gemelle Cappa: le rivelazioni a Le Iene
Le indagini sul delitto di Garlasco s'infiammano, dalla presunta impronta di Sempio alle gemelle Cappa: le rivelazioni in onda a Le Iene
Martedì 20 maggio è stata una giornata campale per la nuova inchiesta sul delitto di Garlasco. A Venezia i carabinieri hanno ricevuto Marco Poggi, fratello di Chiara. A Pavia, in Procura, è andato in scena l’interrogatorio di Alberto Stasi. Si sarebbe dovuto presentare anche Andrea Sempio che però, insieme ai suoi legali, ha deciso di non comparire, sfruttando un “carenza” nel dispositivo. Poi, l’indiscrezione clamorosa del Tg1: vicino al corpo di Chiara Poggi sarebbe stata trovata l’impronta della mano di Sempio.
A Le Iene, in serata, è stato mandato poi in onda il servizio contenente le dichiarazioni del super testimone da cui è nata l’esigenza di dragare il canale a Tromello, alla ricerca della presunta arma del delitto.
Il racconto della giornata
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Perché Andrea Sempio non si è presentato in Procura, parla la legale
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Servizio Le Iene, supertestimone cercò di parlare con avvocato dei Poggi
All’epoca del delitto di Garlasco “dissi all’avvocato della famiglia Poggi che avevo novità sulle gemelle Cappa. Ma l’avvocato mi rispose che c’era già un’indagine in corso su Stasi e che non si poteva sovrapporre un’altra pista”. Lo ha rivelato il cosiddetto supertestimone ascoltato dal programma Le Iene, che hanno mandato in onda questa sera l’audio dell’uomo. Le sue dichiarazioni sono state raccolte qualche tempo fa, ma prima di essere mandate in onda sono state consegnate alla Procura di Pavia. Secondo il testimone, qualcuno avrebbe visto una delle gemelle Cappa, cugine di Chiara Poggi, trasportare una borsa pesante il giorno del delitto di Garlasco e gettarla in un fosso.
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"Sull'impronta di Sempio possibili analisi ematiche"
È possibile che nelle nuove indagini sull’omicidio di Garlasco vengano effettuate anche analisi per individuare eventuali tracce di sangue nell’impronta del palmo di una mano trovata quasi 18 anni fa sulla parete destra delle scale, vicino al corpo di Chiara Poggi, e attribuita con una recente consulenza dattiloscopica ad Andrea Sempio. Da quanto si è saputo, su quell’impronta, che non fa parte degli accertamenti genetici previsti nell’incidente probatorio, gli inquirenti potrebbero disporre ulteriori valutazioni, anche documentali, per stabilire se la mano che l’ha lasciata fosse insanguinata. I carabinieri del Ris all’epoca, in una relazione su tutte le tracce dattiloscopiche scrissero, in sostanza, non solo che quell’impronta non era leggibile né comparabile, ma anche che due accertamenti avevano escluso che ci fosse sangue. L’esito del “combur test” era “dubbio”, mentre quello dell’Obti “negativo”. Dati che potrebbero essere riletti dagli inquirenti sulla base delle nuove tecniche scientifiche. L’elemento dell’impronta a carico di Sempio è stato disvelato oggi nelle testimonianze di Marco Poggi e Alberto Stasi ed è stato messo a disposizione anche della difesa dell’indagato, il quale non si è presentato all’interrogatorio. La Procura non intende riconvocarlo.
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Iniziato Le Iene, attesa per il servizio su Garlasco
Appena iniziata la puntata de Le Iene e cresce l’attesa per il servizio contenente le dichiarazioni del super testimone e l’audio di Paola Cappa. Ma non solo
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La madre di Sempio parla a Le Iene
”In pochi credono davvero che Alberto sia l’assassino”. Così la madre di Andrea Sempio, il 37enne indagato per l’omicidio di Chiara Poggi, in una delle telefonate con l’inviato de Le Iene Alessandro De Giuseppe, che verranno trasmesse nella puntata in onda questa sera su Italia 1. Una conversazione che – precisa la trasmissione Mediaset nel comunicato stampa con le anticipazioni – risale a prima che l’indagine sul figlio diventasse pubblica. La donna avrebbe anche riferito ”di una presunta testimone che, il giorno prima dell’omicidio, avrebbe assistito a un litigio molto sospetto tra Chiara e la cugina (non indagata, ndr), ma che non ne parlò né ai carabinieri né ad altri”.
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Le dichiarazioni del super testimone a Le Iene
Il super testimone intervistato da Le Iene avrebbe incontrato una signora di Tromello in ospedale che gli avrebbe raccontato che, dopo l’omicidio di Chiara Poggi, avrebbe visto Stefania Cappa “nel panico” con “una borsa pesante” entrare nella casa di sua nonna materna dove non andava mai. L’intervista integrale andrà in onda nella puntata di questa sera. La donna, si legge in un comunicato della trasmissione, “gli riferì di aver visto Stefania Cappa agitata, intenta a entrare nella vecchia casa con una borsa pesante” e “gli disse che le gemelle non erano mai state viste lì prima e che l’episodio l’aveva colpita molto“. L’uomo avrebbe sottolineato che le persone che l’avrebbero vista, avrebbero anche sentito il rumore di qualcosa gettato nel fosso, ma erano già anziane all’epoca e oggi sono morte. Nel corso della puntata di questa sera verranno ricordate anche alcune telefonate tra la madre di Andrea Sempio e Alessandro De Giuseppe, giornalista de Le Iene, e verranno trasmessi alcuni messaggi vocali di Paola Cappa, sorella di Stefania: “Guarda io non ho mai aperto bocca, però arriverà il giorno che la apro. Voglio essere pagata fior di milioni…però dirò tutto, tutto, tutto, tutto”, ha detto in uno di questi la cugina di Chiara Poggi.
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L'impronta di Marco Poggi
Ci sono anche un’impronta del pollice destro di Marco Poggi, fratello della vittima, 4 impronte del capitano Gennaro Cassese dei carabinieri di Vigevano, intervenuto nella villetta di via Pascoli, e altre 19 mai attribuite la cui utilità è stata classificata dal Ris di Parma come “nessuna“. La nuova perizia disposta dalla Procura di Pavia è stata effettuata su delle fotografie.
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Le domande a Stasi su Sempio
Alberto Stasi, nel suo interrogatorio, ha ribadito che non conosceva Andrea Sempio, che non l’aveva mai visto e che non sapeva che faccia avesse. A Stasi sarebbe stato fatto presente di quell’impronta palmare che, secondo una consulenza dei pm, è compatibile con Sempio.
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L'impronta numero "33", da ignota a compatibile con Andrea Sempio
Il reperto 33. L’impronta attribuita ad Andrea Sempio è rimasta un numero per quasi 20 anni, ignota. Adesso sarebbe questa, secondo il Corriere della Sera, a collocare l’indagato sulla scena del crimine: “Un elemento che secondo gli inquirenti colloca, oltre al Dna sul quale è ancora in corso un incidente probatorio, Sempio sulla scena del crimine”. L’impronta era stata trovata sul muro delle scale che portano alla cantina dei Poggi, dove è stato gettato il corpo di Chiara dopo l’omicidio.
L’impronta era il reperto 33 nella consulenza tecnica del Ris del 2007: “La parte della traccia completamente priva di creste potenzialmente utili per gli accertamenti dattiloscopici è stata asportata dal muro grattando l’intonaco con un bisturi sterile. La traccia è stata testata con il combur test che ha fornito esito dubbio e con l’Obti test che ha fornito esito negativo”. L’esito quindi sarebbe stato incerto sulla positività al sangue.
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Il teaser de Le Iene, stasera la puntata sul "super testimone"
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La nota dell'avvocato di Marco Poggi
“Con la collaborazione degli inquirenti, Marco Poggi ha potuto essere sentito lontano dai giornalisti ed ha risposto serenamente alle domande che gli sono state rivolte. Ad Andrea Sempio lo lega un’amicizia di lunga data e la convinzione della sua estraneità alla tragica vicenda che ha sconvolto la sua famiglia.”, Così, in una nota, l’avvocato Francesco Compagna, legale della famiglia Poggi, in merito all’audizione odierna del fratello di Chiara, Marco Poggi.
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Non prevista al momento una nuova convocazione per Sempio
Al momento, riferisce ANSA, gli inquirenti riflettono su una eventuale riconvocazione di Andrea Sempio, ma l’atto al momento non viene previsto.
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Terminata l'audizione di Marco Poggi
Terminata l’audizione di Marco Poggi, il fratello di Chiara, sentito in qualità di testimone in una caserma a Venezia. ANSA riferisce che l’interrogatorio serviva a chiarire quanto Sempio fosse davvero di casa nella villetta dei Poggi e quali fossero i suoi rapporti con Chiara..
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Dove sarebbe l'impronta di Sempio
Secondo quanto riferito da ANSA, l’impronta sarebbe stata trovata sul muro delle scale che portano in taverna, vicino al luogo dove è stata trovata senza vita Chiara Poggi. Sarebbe compatibile con quella di Andrea Sempio, individuata dalla nuova indagine sul delitto della giovane.
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Svolta clamorosa, lo scoop del Tg1
La clamorosa indiscrezione del Tg1 sull’impronta della mano trovata vicino al cadavere di Chiara Poggi, che apparterebbe ad Andrea Sempio:
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L'avvocato di Stasi non commenta l'assenza di Sempio
“L’assenza di Sempio? La devono giudicare altri, voi fate i giornalisti…”. Così l’avvocato Antonio De Rensis, legale di Alberto Stasi, uscendo dal Tribunale di Pavia.
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Interrogatorio durato oltre due ore
Alberto Stasi è uscito dal passo carraio nell’auto guidata dalla sua avvocata, Giada Bocellari, dopo aver risposto per oltre due ore alle domande dei pm di Pavia. Tra queste, ce ne sarebbero alcune relative alla serata trascorsa dai due fidanzati il 12 agosto 2007 a casa Poggi, il giorno prima del delitto. Le sue risposte potrebbe aver dato elementi utili sullo stato della villetta di via Pascoli.
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Finito l'interrogatorio di Alberto Stasi
“È stata una giornata molto positiva”, ha dichiarato Antonio De Rensis, legale di Alberto Stasi, all’uscita del Tribunale di Pavia dopo ‘interrogatorio del suo assistito. “Siamo molto contenti di essere venuti e aver risposto a tutte le domande – ha aggiunto, citato da ANSA -: noi abbiamo avuto fiducia in questa indagine sin dal primo giorno e continuiamo ad averla, sempre più forte”.
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Sempio ha deciso ieri che non si sarebbe presentato
“Abbiamo deciso ieri con Andrea” di non presentarsi in Procura a Pavia per l’interrogatorio. Così l’avvocato Massimo Lovati, che citato da ANSA ha aggiunto: “Ora ci attendiamo una nuova convocazione con l’avvertimento previsto dal codice e che manca in quello ricevuto. Se poi non dovessimo presentarci ancora” c’è sempre la carta del gip che potrà disporre “l’accompagnamento coattivo”.
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Altro interrogatorio in vista per Sempio? La risposta dell'avvocato
“Vediamo”. Lo ha affermato all’Adnkronos Massimo Lovati, avvocato di Andrea Sempio, alla domanda se dopo il mancato interrogatorio di oggi, il suo assistito possa essere chiamato ancora dai magistrati per un faccia a faccia. Un punto su cui pm e difesa non avrebbero interloquito.
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Cosa può succedere adesso ad Andrea Sempio
Secondo ANSA, adesso i pm potrebbero notificare un nuovo invito a comparire oppure ritenere che il loro atto non fosse affatto nullo e che Sempio, convocato, non si sia presentato. E, nell’eventualità, disporre anche l‘accompagnamento coattivo. Questa mossa della difesa sotto un profilo procedurale e tecnico dà il senso, comunque, della “battaglia” che i legali intendono portare avanti.
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Cosa c'entra l'articolo 375 del Codice di procedura penale
Angela Taccia e Massimo Lovati, avvocati di Sempio, avrebbero depositato una memoria con cui hanno eccepito, davanti agli stessi pm, la “carenza” nell’invito a comparire per l’interrogatorio, notificato nei giorni scorsi, “dell’avvertimento” previsto dall’articolo 375 comma 2 lettera D. Articolo che prevede che “il pubblico ministero potrà disporre a norma dell’articolo 132 l’accompagnamento coattivo in caso di mancata presentazione senza che sia stato addotto legittimo impedimento”. La mancanza di questo “avvertimento” nell’atto dei pm, secondo la difesa, comporta la nullità di quell’invito a comparire, perché è un “avvertimento ritenuto fondamentale” e che va indicato all’indagato.
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Sempio non si presenta: "Atto nullo"
“Atto nullo, lo abbiamo comunicato alla Procura. L’invito non conteneva l’avvertenza alla lettera D dell’articolo 375 del codice di procedura penale“. Lo afferma all’Adnkronos Massimo Lovati, difensore di Andrea Sempio.
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Sempio non va dai pm per una questione "procedurale"
Andrea Sempio non si è presentato all’interrogatorio a Pavia perché i suoi avvocati hanno eccepito, notificando una memoria ai pm, la carenza nell’invito a comparire di un ‘avvertimento‘ ritenuto fondamentale, ossia per una questione procedurale. Neanche gli avvocati si sono presentati in Procura. Lo spiega l’ANSA.
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Andrea Sempio non si è ancora presentato in Procura
Andrea Sempio non si è ancora presentato in Procura. Come riportato da Repubblica, l’avvocata Angela Taccia – legale di Sempio – su Instagram ha scritto “Guerra dura senza paura. CPP we love you”, aggiunge, insieme ad un cuoricino blu. Un annuncio social che allude al Codice di procedura penale. “E proprio appigliandosi all‘articolo 375 comma 4, filtra da fonti giudiziarie, che i legali dell’indagato hanno fatto sapere che oggi non sarebbero comparsi in Tribunale a Pavia”, scrive Repubblica.
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Fabrizio Corona show davanti alla Procura di Pavia
Fabrizio Corona è spuntato a sorpresa davanti alla Procura di Pavia: ha parlato per pochi minuti, accerchiato da decine di telecamere. Come sottolineato da Adnkronos, ha tirato in ballo persone non indagate: poi è andato via. ANSA riporta le sue dichiarazioni: “Gli indizi ci sono da tempo, Stasi non c’entra e i colpevoli sono più di quattro. La Procura sa tutto da tempo, grazie a indagini fatte dalla difesa di Alberto Stasi. Ma non possono usarle al momento perché non utilizzabili“.
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Alberto Stasi arrivato in tribunale
Alberto Stasi è arrivato in Tribunale a Pavia, assediato dalla folla: per sfuggire alle telecamere è entrato da un ingresso secondario. Sarà sentito come testimone assistito nella nuova inchiesta che vede indagato Andrea Sempio per il delitto di Chiara Poggi.
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Legale Stasi: "Pm non lavorano su tesi strampalate"
“Adesso andiamo a spiegare tutto ai magistrati. Vediamo che domande ci fanno e rispondiamo. Non so se la riscriveremo la storia, so che la stiamo ridisegnando. Adesso vediamo questo disegno dove ci porterà, però c’è molta fiducia e molto rispetto per l’operato della magistratura che non credo operi sulla base di un’idea, come ho sentito, né tantomeno su tesi strampalate. Credo che sia un’indagine molto razionale, molto seria”. Così l’avvocato Antonio De Rensis, legale di Alberto Stasi, al suo arrivo al tribunale di Pavia per l’interrogatorio del 41enne nell’ambito della riapertura dell’inchiesta sull’omicidio di Chiara Poggi che vede indagato, Andrea Sempio. “Io rispetto tutte le indagini, quelle del passato e quelle di adesso. Ci sono dei buchi nel passato. Un conto è criticare, un conto è rispettare. L’indagine del passato l’ho criticata, ma la rispetto. Quindi ovviamente uso terminologie rispettose”, ha precisato De Rensis. “Noi stiamo lavorando sperando di poter dimostrare che i fatti sono andati in maniera diversa, ma noi siamo spettatori. Questa è un’indagine della procura e noi la rispettiamo”, ha concluso.
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La posizione di Marco Poggi
Non è chiaro dove sarà ancora ascoltato Marco Poggi, se in tribunale a Venezia o in una caserma dei carabinieri. Secondo Mattino 5, gli verrà chiesto probabilmente quali fossero le dinamiche all’interno della comitiva di amici che frequentavano casa Poggi, ma non solo.
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Il motivo della contemporaneità
La contemporaneità voluta dalla Procura di Pavia si è già verificata la scorsa settimana, in occasione del blitz dei carabinieri a casa di Andrea Sempio, dei suoi genitori e di alcuni amici. Secondo Mattino 5, sentire nello stesso momento Marco Poggi, Alberto Stasi e lo stesso Sempio sarebbe riconducibile alla possibilità che ci siano delle notizie “molto importanti, riservate, che non devono venire fuori”. La sensazione, quindi, è che ci siano elementi nuovi che possano portare Sempio sulla scena del crimine.
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L'ipotesi su Andrea Sempio
Secondo quanto riferito da Mattino 5, Andrea Sempio potrebbe avvalersi della facoltà di non rispondere. La decisione finale dei suoi legali non sarebbe però ancora trapelata, quindi siamo nel campo delle ipotesi. La strategia, però, potrebbe essere quella di restare in silenzio, per poi scoprire le dichiarazioni di Stasi e Poggi.
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Perché Sempio, Stasi e Poggi saranno sentiti in contemporanea
Andrea Sempio e Alberto Stasi saranno sentiti contemporaneamente in Procura a Pavia perché, secondo ANSA, si teme una possibile fuga di notizie. Alla stessa ora, a Mestre, i carabinieri riceveranno invece Marco Poggi.
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