Andrea Sempio non si presenta in Procura a Pavia, cosa dice l'articolo 375 del Codice di procedura penale
Andrea Sempio e i suoi avvocati si appellano all'articolo 365 del Codice di Procedura Penale e non si presentano in Procura: cosa dice la legge
“Guerra dura senza paura, CPP we love you”, queste le parole che Angela Taccia, avvocata di Andrea Sempio, ha affidato alle sue storie Instagram dopo la decisione di non presentarsi insieme al collega Massimo Lovati e al suo assistito presso la Procura di Pavia in uno dei giorni più attesi dalla riapertura delle indagini sul delitto di Garlasco. A dare una risposta sui tanti interrogativi esplosi dopo la notizia è quel “CPP” che senza ombra di dubbio indica il Codice di Procedura Penale. Secondo fonti giudiziarie il team della difesa dell’indagato si sarebbe appellata all’art. 375 comma 4, che stabilisce le tempistiche con cui la persona sottoposta ad indagini deve presentarsi dopo la ricevuta della notifica della Procura.
- Cosa dice l'art. 375 del Codice di Procedura Penale
- Perché Andrea Sempio non si è presentato in Procura
- Il commento di Angela Taccia e Massimo Lovati
Cosa dice l’art. 375 del Codice di Procedura Penale
L’articolo 375 del Codice di Procedura Penale regolamenta l'”invito a presentarsi” dell’indagato a seguito dell’invito del pubblico ministero.
Nello specifico, il comma 4 stabilisce che tale invito “è notificato almeno tre giorni prima di quello fissato per la comparizione”, ma anche che il pubblico ministero ha facoltà di “abbreviare il termine” per motivi di necessità e urgenza” purché all’indagato e alla sua difesa sia consentito “il tempo necessario per comparire”.
ANSA
Secondo Repubblica, che cita fonti giudiziarie, gli avvocati di Andrea Sempio – Angela Taccia e Massimo Lovati, ricordiamo – avrebbero fatto appello proprio al comma 4 dell’art. 375 del Codice di Procedura Penale. Non solo.
Secondo quanto apprende e riporta Ansa la difesa di Sempio avrebbe inoltre depositato una memoria in cui, oltre al comma 4 del già citato articolo, potrebbe trovarsi un riferimento alla lettera D del comma 2. Andiamo nello specifico.
Perché Andrea Sempio non si è presentato in Procura
Come anticipato, Andrea Sempio e i suoi avvocati erano attesi presso la Procura di Pavia alle 14 di martedì 20 maggio per l’interrogatorio. Alla stessa ora e nello stesso giorno era atteso anche Alberto Stasi insieme ai suoi avvocati Giada Bocellari e Antonio De Rensis. Sempio e la sua difesa, tuttavia, non si sono presentati.
Secondo Ansa il team legale dell’indagato avrebbe depositato una memoria davanti gli stessi pm, appellandosi al già enunciato comma 4 dell’articolo 375 e al punto D del comma 2, che indica che l’invito inoltrato dal pubblico ministero deve contenere un “avvertimento” regolamentato dall’art. 132 dello stesso Codice che prevede “l’accompagnamento coattivo in caso di mancata presentazione senza che sia stato addotto legittimo impedimento”.
Ansa riporta che nell’atto dei pm – secondo gli avvocati di Sempio – mancherebbe il suddetto avvertimento. Brevemente: la difesa di Sempio avrebbe fatto riferimento al comma 4 in cui si dispone che la notifica arrivi all’indagato “tre giorni prima” della data della comparazione. Repubblica scrive che Sempio potrebbe aver ricevuto la notifica giovedì 15 maggio, il giorno in cui è stato convocato a Milano insieme alla madre per ritirare i telefonini sequestrati il giorno 14.
Infine, la mancanza dell'”avvertimento” indicato al punto D del comma 2 potrebbe aver rafforzato la decisione dei legali dell’indagato.
Il commento di Angela Taccia e Massimo Lovati
Come detto in apertura, l’avvocata Angela Taccia ha affidato ai social un commento laconico: “Guerra dura senza paura, CPP we love you”. Letteralmente: “Codice di Procedura Penale, ti amiamo”. Più argomentate, invece, le risposte fornite ai giornalisti dal collega Massimo Lovati.
Adnkronos gli ha chiesto se secondo lui i magistrati potrebbero rinnovare l’invito: “Vediamo”, ha risposto l’avvocato, che ad Ansa ha riferito che la decisione di non presentarsi è stata concordata con l’assistito. “Abbiamo deciso ieri con Andrea di fare così”, ha detto. “Ora ci attendiamo una nuova convocazione”, ha sottolineato. Una nuova notifica che includa “l’avvertimento previsto dal codice e che manca in quello ricevuto”.
