Mark Samson scrive in una lettera cos'ha fatto dopo il femminicidio di Ilaria Sula, dal trolley alle sigarette
In una lettera inviata ai pm Mark Samson racconta le fasi che hanno preceduto e seguito il femminicidio di Ilaria Sula. Le nuove dichiarazioni
Nuovi dettagli sul femminicidio di Ilaria Sula. Li fornisce lo stesso Mark Samson, l’ex fidanzato 23enne e reo confesso, in una lettera inviata ai pm di Roma in cui racconta tutte le fasi che hanno preceduto e seguito il delitto. Secondo la missiva, la sera precedente la tragedia i due avrebbero parlato della loro relazione: “Mi ero stancato di aspettare e lei nel frattempo cercava altre persone con cui legare“, scrive l’indagato.
- La lettera di Mark Samson
- Cos'è successo dopo l'omicidio di Ilaria Sula
- La sosta per le sigarette
- Il nuovo interrogatorio della madre
La lettera di Mark Samson
In una lettera inviata ai pm di Roma martedì 29 aprile Mark Antony Samson, reo confesso per il femminicidio di Ilaria Sula, ha raccontato cosa sarebbe accaduto la sera del 25 marzo, quando la 22enne lo ha raggiunto nell’abitazione di via Homs.
“Dalle 22.15 a mezzanotte abbiamo parlato della nostra relazione”, scrive il 23enne, che aggiunge che quella sera si sentiva “stanco di aspettare” mentre “lei cercava altre persone con cui legare”.
Fonte foto: ANSA
Quindi si era fatto tardi e Mark Samson, nella lettera, scrive che Ilaria “mi chiese se poteva rimanere a dormire da me”. A quel punto il reo confesso le avrebbe portato “un pigiama con cui potesse dormire comoda”.
I due si sarebbero poi sdraiati sul letto di Samson per “parlare delle cose belle vissute insieme“, citando anche ” i nomignoli che ci siamo dati” da “amore” e “vita” fino ad appellativi in lingua straniera: “shpirt” in albanese (la lingua della vittima) e “bebe ko” in filippino.
Cos’è successo dopo l’omicidio di Ilaria Sula
L’indomani mattina, infine, sarebbe scattata l’aggressione mortale. Dopo averla uccisa, come noto, Mark Samson avrebbe chiesto alla madre di usare una delle valigie presenti in casa. Il cadavere di Ilaria Sula è stato riposto all’interno del trolley. Nella lettera inviata ai pm – come riporta Ansa – il 23enne racconta anche la fase dell’occultamento del cadavere.
“Ho aperto tutti gli sportelli dell’auto per vedere se il trolley entrava sui sedili al posto del portabagagli, ma invano”, scrive il reo confesso, che avrebbe quindi portato il macabro fagotto fuori dal condominio. In questo passaggio del suo atto criminale Mark Samson avrebbe visto “due ragazze che camminavano verso di lui” e si sarebbe scansato per farle passare. Quindi avrebbe sollevato il trolley “senza l’aiuto di nessuno” per poi poi posizionarlo nel portabagagli e partire “senza una direzione precisa”.
La sosta per le sigarette
Durante il percorso verso l’hinterland di Roma Mark Samson si sarebbe inoltre fermato “da un tabacchino” per acquistare “le sigarette e l’accendino”. Il 23enne precisa che erano le 16:30 del 26 marzo.
Gli inquirenti sospettano che la dash cam dell’auto possa aver registrato i movimenti di Samson mentre viaggiava verso il monte Guadagnolo con il cadavere di Ilaria Sula nascosto nel bagagliaio. Gli accertamenti in tal senso sono ancora in corso.
Il nuovo interrogatorio della madre
Martedì 29 aprile gli inquirenti hanno nuovamente ascoltato Nors Manlapaz, la madre di Mark Samson indagata per occultamento di cadavere. Come precisa all’Adnkronos Paolo Foti, avvocato della donna, la sua assistita è stata interrogata per “un’integrazione delle dichiarazioni già rese lo scorso 7 aprile”.
“L’impianto accusatorio rimane immodificato”, precisa il legale, che precisa: “Ribadisco la totale estraneità del padre di Mark alla vicenda”. Con la nuova convocazione di Manlapaz in questura gli investigatori intendono “ricostruire nel modo più minuzioso possibile la cronologia dei momenti ante e post delitto”.
