Il caso Becciu prima del Conclave travolge Pietro Parolin, le chat su uno dei favoriti del post Papa Francesco

Il caso Angelo Becciu che sta scuotendo il Conclave rischia di travolgere Pietro Parolin, tra i favoriti come successore di Papa Francesco

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Il caso che riguarda il cardinale Angelo Becciu e che ha scosso il Conclave per il successore di Papa Francesco prima ancora del suo inizio potrebbe travolgere anche Pietro Parolin, uno dei favoriti per raccogliere il “testimone” da Bergoglio. Sono emerse alcune chat, infatti, in cui è spuntato proprio il suo nome.

La decisione di Becciu di rinunciare al Conclave

Nella mattinata di martedì 29 aprile, il cardinale Angelo Becciu ha ufficializzato la sua rinuncia a prendere parte al Conclave per l’elezione del nuovo Papa dopo la morte di Bergoglio, motivando la decisione con la volontà di “obbedire come ho sempre fatto alla volontà di Papa Francesco”.

Angelo Becciu, nella nota, ha in ogni caso ribadito di essere “convinto” della sua innocenza.

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L’infografica di ANSA che riassume il caso Becciu.

Il nome di Becciu è al centro del caso degli investimenti finanziari della Segreteria di Stato a Londra. Nel dicembre 2023 è stato condannato in primo grado dal Tribunale del Vaticano a 5 anni e 6 mesi di reclusione per peculato e truffa.

L’incontro “segreto” tra Becciu e Parolin sul Conclave

Angelo Becciu, nonostante la condanna per truffa e peculato in quello che è stato ribattezzato il “processo del secolo” e nonostante due lettere attribuite a Papa Francesco in cui si richiedeva la sua esclusione, avrebbe voluto prendere parte al Conclave per l’elezione del nuovo Papa.

Domani ha rivelato che nella serata di domenica 27 aprile Becciu avrebbe incontrato segretamente il cardinale Pietro Parolin e, nel corso della riunione, il segretario di Stato vaticano avrebbe ribadito al porporato sardo l’autenticità delle missive di Bergoglio e la scelta della Congregazione di cardinali di non autorizzare la sua partecipazione al Conclave.

Il giorno seguente, proprio nel corso della Congregazione, Becciu avrebbe tenuto il punto, scontrandosi però con la volontà della grande maggioranza degli altri cardinali. Da lì, quindi, sarebbe nata la nota con cui Angelo Becciu ha ufficializzato la sua rinuncia.

Che ruolo ha Pietro Parolin nel caso Becciu?

Il quotidiano Domani ha anche rivelato alcune chat tra la lobbista Francesca Immacolata Chaouqui (che è stata anche intervistata da Le Iene) e la sodale del grande accusatore di Angelo Becciu, il monsignor Alberto Perlasca, Genoveffa “Genevieve” Ciferri. Perlasca – come sostengono i fautori della teoria del complotto ai danni del cardinale sardo – sarebbe stato indotto a inchiodare Becciu tramite dettagli e informazioni riservate che al tempo solo gli inquirenti potevano conoscere.

In queste chat sarebbe tirato in ballo proprio Pietro Parolin. “Il cardinale Parolin fa la gatta morta, ma… ovviamente molte cose le sa benissimo e le ha sempre sapute”, avrebbe scritto a gennaio 2021 Ciferri a Chaouqui.

“Becciu è morto ma il processo indebolirà Parolin. Mi devo inventare qualcosa”, avrebbe ribattuto la lobbista.

Il timore di Ciferri: “Becciu cercherà di trascinare dentro (al processo, n.d.r.) Parolin e Parra”. E la replica di Chaouqui: “La linea al momento è di difenderlo, Parolin, purtroppo perché se è colpa di Parolin non è di Becciu”.

In un altro messaggio attribuito a Ciferri e riportato da Domani si legge: “Parolin ha una parte di responsabilità, se non altro morale, su quanto si svolgeva lì, in quanto ha svolto la parte del cieco e del sordo. Perlasca ha la scusante che era Becciu che lo comandava, ma Parolin che era il capo di tutto, che scusante ha per le sue omissioni?“.

Nell’agosto del 2020, Chaouqui avrebbe inoltre scritto alla Ciferri: “Genevieve state tranquilli, ho contezza diretta e certa che il Santo Padre, Parolin, Peña Parra e il promotore sono informati della volontà di Perlasca di collaborare alle indagini e ne sono felicissimi. Per loro è vitale il contributo di Perlasca e dal momento che lui ha offerto il suo aiuto loro lo hanno accolto e lo proteggeranno. Becciu non saprà mai della sua deposizione mai in alcun modo. Il monsignore deve focalizzarsi sulle possibili domande e sull’andazzo generale, oltre che sulle domande tecniche”.

Guarda il servizio de Le Iene sul caso Becciu:

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