Salvatore Calvaruso resta in carcere per la strage di Monreale, la madre lo difende: "È stato aggredito"

Parla la madre di Salvatore Calvaruso, il 19enne reo confesso della strage di Monreale: "Giusto che paghi, ma è stato aggredito"

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“Anche lui poteva essere ucciso“, è trafitta dal dolore la madre di Salvatore Calvaruso, il killer 19enne reo confesso della strage di Monreale, in provincia di Palermo. La donna ritiene giusto che suo figlio “paghi per ciò che ha commesso”, ma alla stampa locale afferma che “anche gli altri ragazzi hanno segni importanti di violenza sul viso”. Una violenza, quindi, che la madre dell’indagato vede in entrambi i fronti.

Parla la madre di Salvatore Calvaruso

Salvatore Calvaruso, 19 anni, è stato rintracciato e catturato poche ore dopo la strage di Monreale. Ad incastrarlo sono state le immagini di videosorveglianza presenti nell’area del locale Caffetteria 365 e i testimoni. Incalzato dagli inquirenti, il giovane infine è crollato e ha confessato di aver sparato.

Il Giornale di Sicilia ha ascoltato la madre del reo confesso. “È giusto che mio figlio paghi per ciò che ha commesso. Siamo distrutti“, dice la donna.

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Strage di Monreale, parla la madre di Salvatore Calvaruso: “Mio figlio è stato aggredito con caschi e bottiglie”

Poi, però, aggiunge qualche particolare: “Anche Salvo (il figlio, nda) e i suoi amici sono stati pestati: in viso hanno i segni dei colpi di casco ricevuti”. Nello specifico il figlio 19enne “è stato aggredito con caschi e bottiglie e poi è stato tirato giù dalla moto”. Secondo la donna, quindi, anche da parte dei monrealesi non sarebbe mancata la violenza.

Tuttavia sul figlio mantiene il punto: “Mio figlio è giusto che paghi il conto che verrà presentato dalla giustizia, mi dispiace per come è andata, per le persone uccise”.

La confessione del 19enne

Salvatore Calvaruso, ricordiamo, è stato arrestato poche ore dopo la strage di Monreale. A dimostrare il suo ruolo nell’aggressione in cui hanno perso la vita Andrea Miceli, Salvatore TurdoMassimo Pirozzo sono state le telecamere di videosorveglianza posizionate nell’area interessata e alcuni testimoni.

Messo sotto torchio dai carabinieri, il 19enne è infine crollato tra le lacrime. Reo confesso, ha ammesso di aver sparato nella notte tra il 26 e il 27 aprile, quando dopo una rissa di fronte alla Caffetteria 365 sono stati esplosi i colpi di pistola che hanno macchiato di sangue una ordinaria serata del fine settimana.

La strage di Monreale

Le dinamiche della strage di Monreale sono ancora oggetto di indagine da parte degli inquirenti. Martedì 29 aprile, tuttavia, sui social è comparso un audio sul quale gli investigatori si stanno concentrando. Nell’audio si sente la voce di un presunto testimone che ricostruirebbe le fasi della tragedia.

Tutto sarebbe iniziato quando uno del gruppo di Palermo, probabilmente proprio Calvaruso, avrebbe rischiato di investire Salvatore Turdo con lo scooter. Redarguito da Turdo, il giovane sul motorino avrebbe risposto: “Tu chi m*****a sei?”. Da quel momento si sarebbero scaldati gli animi, con il vano tentativo di Andrea Miceli di riportare la calma.

Uno del gruppo di palermitani avrebbe dunque colpito uno dei monrealesi con il casco, alle spalle, quindi sarebbe scoppiata la rissa. Dopo questa prima fase i palermitani si sarebbero allontanati per poi tonare sul posto con le armi e, infine, sparare contro le vittime.

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