Operazione ad alto impatto a Prato, arresti per droga, maltrattamenti in famiglia e estorsione
Tre arresti, denunce e sospensione di una licenza: è il bilancio dell'operazione della Polizia contro la criminalità straniera a Prato.
Tre arresti e numerosi controlli sono il risultato di un’operazione di polizia condotta nei giorni scorsi a Prato, dove le forze dell’ordine hanno intensificato le attività di prevenzione per contrastare la criminalità straniera. L’azione, coordinata a livello nazionale dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, è stata svolta in più giornate e ha visto coinvolti diversi reparti e istituzioni, con l’obiettivo di verificare la regolarità della posizione di cittadini stranieri e la conformità delle attività commerciali alle normative vigenti.
L’operazione: forze dell’ordine in campo per la sicurezza
Stando alle informazioni pubblicate sul sito della Polizia di Stato, l’operazione si è articolata in una serie di servizi ad alto impatto, che hanno coinvolto investigatori della Squadra Mobile della Questura di Prato, operatori della Divisione P.A.S., dell’Ufficio Immigrazione e pattuglie della polizia territoriale. A supporto sono intervenute 5 pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine di Firenze, oltre a personale dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e dell’Ufficio Igiene e Lavoro, ciascuno per le proprie competenze specifiche.
Controlli a tappeto: persone, veicoli ed esercizi commerciali
Durante le giornate dedicate all’operazione, le forze dell’ordine hanno identificato circa 70 persone e controllato decine di veicoli. Particolare attenzione è stata rivolta anche agli esercizi commerciali: tra questi, sono state sottoposte a verifica 4 sale slot e 2 centri massaggi, per accertare la regolarità delle attività e la posizione dei soggetti presenti sul territorio nazionale.
Tre arresti: i dettagli dei provvedimenti
Il bilancio dell’operazione ha visto 3 arresti eseguiti dagli investigatori della Squadra Mobile di Prato. Due delle persone fermate, di cittadinanza nigeriana e marocchina, erano già destinatarie di misure cautelari in carcere. Il cittadino nigeriano, con precedenti per possesso e smercio di sostanze stupefacenti e reati contro il patrimonio, è stato trasferito in carcere in sostituzione dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Il cittadino marocchino, anch’egli con precedenti per possesso e smercio di sostanze stupefacenti e maltrattamenti in famiglia, è stato sottoposto a custodia cautelare in carcere in sostituzione degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, misura cui era già sottoposto.
Il terzo arresto ha riguardato una cittadina cinese, sorpresa in flagranza di tentata estorsione ai danni di una connazionale. L’intervento tempestivo degli agenti ha permesso di bloccare la donna e di procedere al suo arresto.
Denunce e provvedimenti amministrativi
Oltre agli arresti, le forze dell’ordine hanno denunciato 3 persone in stato di libertà ai sensi dell’articolo 10 bis del Decreto Legislativo 286/1998, relativo alla violazione delle norme sull’immigrazione. Un’ulteriore denuncia è stata formalizzata ai sensi dell’articolo 22, comma 12, dello stesso decreto, sempre per irregolarità legate alla permanenza sul territorio nazionale.
Nel corso dei controlli, uno dei centri massaggi ispezionati è stato sottoposto a sospensione della licenza per violazioni in materia di sanità pubblica e sicurezza sugli ambienti di lavoro. Il provvedimento amministrativo è stato adottato per garantire il rispetto delle normative e la tutela della salute dei lavoratori e dei clienti.
Collaborazione tra istituzioni e impatto sul territorio
L’operazione ha visto una stretta collaborazione tra le diverse forze dell’ordine e gli enti preposti ai controlli amministrativi e sanitari. La presenza congiunta di Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Ufficio Igiene e Lavoro ha permesso di effettuare verifiche approfondite sia sotto il profilo della sicurezza pubblica che di quello amministrativo.
Le attività di controllo hanno avuto un impatto significativo sul territorio, contribuendo a rafforzare la percezione di sicurezza tra i cittadini e a contrastare fenomeni di illegalità diffusa, in particolare quelli legati alla criminalità straniera e alle violazioni delle normative su lavoro e sanità.
Presunzione di innocenza e fasi successive
Le forze dell’ordine hanno sottolineato che la responsabilità dei soggetti coinvolti dovrà essere accertata nelle successive fasi del procedimento giudiziario. In virtù della presunzione di innocenza, le persone arrestate o denunciate potranno essere considerate colpevoli solo in presenza di una sentenza definitiva passata in giudicato.
Il contesto: la lotta alla criminalità straniera a Prato
L’operazione si inserisce in un più ampio contesto di iniziative volte a contrastare la criminalità straniera che, secondo le autorità, rappresenta una delle principali criticità per la sicurezza urbana a Prato. Le attività di prevenzione e controllo proseguiranno anche nei prossimi mesi, con l’obiettivo di garantire il rispetto delle leggi e la tutela della convivenza civile.

Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.